Desenrascanςo

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L'arte della risoluzione

Quella notte, alla discarica.


«Merda.»

Bertolt trasalisce, quando Porco impreca. Il compagno è stato l'unico che si è infilato di sua spontanea volontà all'interno del recinto. Ha indossato delle galosce che lo coprono fino al polpaccio, affinché il sangue non gli rovini anche le scarpe, i soli indumenti che non hanno addosso tracce di quell'omicidio, e si è fatto avanti. Tramite un bastone, Porco rovista in mezzo alla spazzatura e, grazie ai guanti che gli ha fornito Bertolt, raccoglie all'interno di un sacco nero i resti di Marco.

Quando trova l'intero avambraccio, a cui è ancora attaccata la mano, il ragazzo si volta verso Annie, Pieck, Reiner e Bertolt che, al di fuori della rete, lo scrutano in silenzio.

«C'è un problema. I cani lo hanno lasciato quasi intero. Cosa facciamo?» annuncia Porco e con veemenza getta un brandello di carne dentro il sacco nero, da cui ormai proviene il tanfo di carne cruda tipico di una macelleria.

Bertolt distoglie lo sguardo e deglutisce, quando il compagno compie quel gesto. Quelle parole aggravano la loro condizione e mantiene vivida la loro colpa, che è il tarlo a cui dà retta da quando si è accasciato sul tappeto di cartacce, lattine e varie cianfrusaglie che ricopre il terreno. C'è anche qualche frammento di vetro, ma Bertolt non vi fa caso: se si tagliasse e morisse dissanguato, almeno potrebbe supplicare il perdono di Marco nell'aldilà. Annie è seduta su uno pneumatico accanto a lui, ha le palpebre abbassate e, di tanto in tanto, un brivido le scuote le spalle esili.

Pieck è in piedi, dietro la maglia di ferro e scruta il lavoro di Porco, indicandogli dove sono i brandelli della loro vittima qualora lui se ne faccia sfuggire uno. Poco più distante da lei, Reiner è aggrappato alla rete e vi tiene premuto contro il viso, con gli occhi ancora sgranati.

«Quindi? Che facciamo?»

«Tagliamo i pezzi troppo grossi e nascondiamoli. Per sicurezza rimuoviamo i denti. Li nasconderò io in un posto sicuro» suggerisce Pieck.

È laconica nel fornire il suggerimento, come se stesse parlando del cadavere di un animale, piuttosto di un ragazzo che prima aveva un nome, un cognome e persino un legame affettivo con alcuni dei presenti.

«Pieck, ma come partorisci queste schifezze?» sibila Annie, i cui pugni sono stretti e riposti sulle cosce.

Bertolt si tira a sedere, sentendola reagire così bruscamente, e Porco si è avvicinato al recinto quel tanto che basta per mostrare ad Annie il suo cipiglio irritato.

«Almeno lei sta avendo idee utili. Tu e questi due idioti state risolvendo qualcosa, per caso? Non mi sembra. A parte frignare per questo disgraziato, non fate niente, anzi, peggiorate le cose. Siete utili come la carta vetrata per pulirsi il culo.»

Anche Porco pare indifferente alla morte di Marco, anzi, pare persino irritato per quel contrattempo. Possibile che non provi rimorso?

Bertolt non vorrebbe infierire ancora sul cadavere martoriato di Marco, eppure pare che sia l'unico a preoccuparsi di ciò.

«Invece di rompere i coglioni, trova un'idea migliore, altrimenti vieni qui e aiutami a staccargli questi dannati denti» continua Porco.

«A proposito di ci, ho bisogno di una tenaglia e di qualcuno che gli tenga ferma la testa.»

Annie non replica, si alza stizzita e va nella direzione dove si trova l'uscita. Una mano grande, tuttavia, le cinge il polso e la strattona come se fosse una bambola. Bertolt vede Annie girare come una trottola, poi Reiner piazzare il viso ad un palmo da quello di lei. La ragazza senza esitare solleva un pugno in aria, ma l'amico è abbastanza veloce da stritolarle anche l'altro avambraccio e strattonarla ancora. È sicuro che i due respirino a vicenda i loro aliti, tanto sono vicini.

Come i Ratti nelle Fogne [Attack On Titan]Where stories live. Discover now