Cap.12

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"When I look into your eyes
then I find that I'll do fine.
When I look into your eyes
then I find that I'll do better.
I was the one who let you know.''

Sorrido  guardando  la prima pagina della Gazzetta del Profeta: una foto ritraente Harry e Ron campeggia in bella vista, mostrando al mondo intero la loro nuova divisa da Auror.

La notizia mi era già arrivata nella notte da un gufo spedito da Harry stesso ma vedere con i miei occhi la gioia nei loro volti è una sensazione ancora più bella.

Alzo lo sguardo verso Ginny seduta accanto a me e la vedo più radiosa che mai, orgogliosa dei due uomini della sua vita.

È mattina, ora di colazione, e il cicaleccio innalzatosi dagli altri tavoli mi fa intuire come la notizia si sia già sparsa velocemente.

Finisco di sorseggiare il mio tè, continuando a lanciare occhiate a quella foto: quei due non se ne stanno fermi neanche là dentro, continuando ad entrare ed uscire dai bordi, facendomi intenerire: dopo tutto quello che hanno passato è giusto che venga riconosciuto il loro valore.

Sto ancora guardando il giornale quando per l'ennesima volta Ron ricompare abbracciato ad una ragazza bionda, leggermente più vecchia di lui, che lo guarda con occhi adoranti e sorriso radioso poco prima di venire travolta da un suo bacio: Verity.

Quella scena mi fa ridere per la gioia: finalmente hanno deciso di rendere pubblica la loro relazione, dichiarando ufficialmente chiusa la storia con me.

Non l'avrei mai pensato, ma questo suo uscire allo scoperto mi ha liberata da un peso: forse perché finalmente ora non c'è più nulla che sia rimasto inalterato dalla battaglia, tutti sono andati avanti.

Ron si è rifatto una vita con un nuovo lavoro ed una donna splendida, Ginny ha riscoperto tutto l'amore per Harry ed è riuscita a superare la morte del fratello, ed io...
Già, ed io?

Non ci sono più quei terribili incubi che mi tormentano tutte le notti, il mio rapporto con Ginny si è  solidificato ancora di più...ma manca qualcosa.

Involontariamente alzo lo sguardo sul tavolo di Serpeverde, alla ricerca di Malfoy e lo trovo intento a leggere il giornale con molta attenzione ed una strana espressione in volto.

Sposto subito lo sguardo altrove: sarebbe troppo imbarazzante farmi trovare a guardarlo dopo quello che ci è successo... a questo pensiero una smorfia di dolore mi deturpa il volto.

Dalla sera dell'arrivo di Ron non ci siamo più parlati.

Non mi ha più guardata, non mi ha più cercata, non mi ha più derisa. Come se non esistessi.

Per sei settimane.

Sei lunghe settimane in cui ho avuto il tempo di riflettere e di capire cosa era stato in grado di farmi: ogni giorno il mio desiderio di parlargli si è fatto sempre più sentire, ho invidiato le persone a cui rivolgeva la parola, ho sperato di potermi scontrare ancora una volta con quei suoi occhi in grado di uccidermi.

Mi sono innamorata? Forse.

Ne sono attratta?

Sospiro lentamente, rivivendo alcuni miei sogni notturni: il suo tocco caldo sul viso, sulle labbra.
La sua voce, bassa e priva del terrore della guerra. Il suo respiro sul collo...

Si, ne sono attratta.

Ma tutto questo non ha ragione di esistere dal momento in cui lui mi ha chiusa fuori dalla sua vita.

Arrabbiata con me stessa prendo la borsa dei libri da sotto la panca e mi alzo dal tavolo per dirigermi a lezione, anche se in anticipo.

Ginny non mi nota neanche, troppo concentrata nel parlare con tutti della sua gioia, ed io mi sento ancora più sola: sono rimasta solo io indietro, ancora infangata nel vano tentativo di ricominciare tutto da capo.

Open your eyes || dramioneWhere stories live. Discover now