18- Incertezze.

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Era finalmente sera ed eravamo tutti quanti nel capannone per fare i festeggiamenti, fin'ora era andato tutto bene, Marilla mi ha perdonato e ci ha fatto fare un giro in mongolfiera per far rallegrare Anna a causa della sua perdita alla gara di torte.

"Pronta per ballare ?"mi domandò Gilbert ma io non lo ascoltai.

"Ehy? Sarah ci sei?" Io uscì dal mio stato di trans e lo guardai.

"Oh si si, sono pronta..." lui mi accarezzò la guancia e io mi persi in quel tocco così delicato.

"Sei strana, che hai?" Io posai la mia mano sulla sua.

"Sto bene tranquillo" lui mi prese la mano e iniziammo a ballare insieme agli altri, io non staccai nemmeno un secondo gli occhi da Gilbert, appena finì il ballo stavo per dare un bacio sulla guancia a Gil ma ruby mi prese il braccio trascinandomi via con lei.

"Ehy ruby, che ti prende?" Lei mi portò dalle altre che mi sorrisero.

"Ma quanto eravate carini tu e Gilbert? "Io alzai gli occhi al cielo a quella affermazione.

"Goditelo finché dura" io non capì a cosa si stesse riferendo Josie.

"Che intendi?" Josie guardò prima le ragazze e poi me.

"Beh, lui ha detto che vuole andare alla Sorbonne mentre tu alla Queen's, sappiamo tutti che le relazioni a distanza non esistono" io guardai Gilbert dietro di me che parlava con Matthew, lui si girò a guardarmi e mi fece un occhiolino, io in risposta sorrisi falsamente.

"Dite davvero?" Tutte annuirono a parte Ruby, Diana e Anna, io abbassai lo sguardo.

"Io vado a prendere un po d'aria" Josie uscì seguita da Billy, poi rientrò ma era strana, non era come prima. Subito dopo inziarono tutti a ballare ma nell'aria iniziò a espandersi voci su Josie e Billy che si sono visti fuori da soli, mi ritornarono in mente i momenti che ho passato nella famiglia precedente in cui sono stata, mi scese una lacrima che asciugai subito prima di uscire, mi appoggiai a un albero e inziai a piangere in silenzio.

"Sarah...."io mi girai di scatto e vidi Gil.

"Voglio stare da sola Gil....vattene" lui si mise anccanto a me e mi asciugò le lacrime.

"Perché piangi?" Io mi soffiai il naso.

"Le ragazze hanno detto che le relazioni a distanza non esistano..." lui alzò le sopracciglia.

"Che centrano le relazioni a distanza adesso?" Io mi alzai e lo guardai.

"Ma è ovvio Gilbert! Tra poco ci saranno l'esami e tu vuoi andare alla Sorbonne e io alla Queen's, non ci vedremo mai e non resisteremo mai tanto a lungo anche se ci amiamo con tutto il cuore" lui si alzò e mi prese per i fianchi.

"Non succederà mai, nessuno ci può separare, nemmeno la distanza ok?"

"Ma-" lui mi fermò baciandomi.

"Questo ti basta per farti capire che non ti lascerò mai andare?" Io lo guardai e sorrisi.

"No, forse devi riprovare" lui rise prendendomi il viso con le sue mani e mi baciò, strinsi tra la mia mano i riccioli di Gil mentre lui mi appoggiò con la schiena al muro, continuò a baciarmi fino a che io mi staccai e iniziai a ridere come una pazza insieme a Gil.

***
Questa mattina sono dovuta andare con Marilla in chiesa, Anna non sarebbe venuta a causa che era molto stanca, eravamo appena entrate e io cercai Gilbert tra le persone appena lo vidi guardai Marilla.

Light of my eyes.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora