Alone

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Il bambino dai folti capelli neri assai più del carbone se ne stava appollaiato sui mattoncini impolverati del davanzale della finestra: con la mano destra si sosteneva il piccolo mento, mentre fissava ed aspettava che l'ennesima nuvoletta di vapore generato dal proprio respiro sul vetro si scomparisse, prima di soffiarci nuovamente sopra.

Il suo sguardo basso e silenzioso catturò improvvisamente una rotonda e solitaria gocciolina d'acqua che tentennava a scendere dal bordo superiore della piccola finestra: la strada era spianata, eppure lei restava lì.

Il piccolo si staccò momentaneamente da dov'era appoggiato, inchiodò le iridi profonde quanto l'oscura capigliatura sul proprio obiettivo ed aggrottò leggermente la fronte, racchiudendo le sottili dita diafane all'interno dei palmi delle piccole mani; diverse volte era accaduto che ci riuscisse involontariamente a causa delle emozioni che si ripercuotevano su ciò che lo circondava, stavolta invece decise di provarci di sua spontanea volontà: cominciò con un nulla, ma man mano che i secondi aumentavano iniziò lentamente ad avvertire un lieve brivido attraversargli l'intero esile corpo.

Poteva trattarsi soltanto di una semplice sensazione dettata dalla sua testa, eppure il risultato raccontava tutto il contrario: la goccia d'acqua, suo malgrado, invece di scivolare si dissolse completamente dopo essere stata oggetto di un leggero tremore.

Il bambino deglutì, tirandosi di qualche centimetro indietro con la schiena e sbattendo più volte le palpebre che scivolavano sugli occhi velati da più strati di delusione: non era stato di certo quello il suo intento iniziale, voleva solo che la goccia rotolasse.

Allora perché era sparita? Cosa aveva fatto lui di male?

Ciononostante, l'iniziale rammarico per quanto accaduto alla gocciolina venne presto sostituito da un piccolo lampo di soddisfazione per essere riuscito a fare qualcosa di particolare, qualcosa di straordinario.

Soddisfazione che, però, avrebbe tenuto per sé... anche perché... chi avrebbe avuto tempo di gioire insieme a lui?

Con un veloce battito di palpebre spostò per un momento lo sguardo serio verso la porta di legno scuro chiusa della sua minuscola e logora stanza, oltre cui poteva ancora udire le strilla provenire dalla cucina o dal salotto dove un uomo ed una donna stavano discutendo animatamente da ore incalcolabili; urla che, oltre a provocargli terribili mal di testa, erano interrotte spesso da rumori sordi di oggetti che andavano puntualmente in frantumi.

Non avrebbe avuto l'attenzione né di Tobias né di Eileen.

Da suo padre... c'era da figurarsi, nemmeno lo guardava in faccia... ma neppure sua madre... non riusciva a ricordarsi di un minuscolo gesto d'affetto, sempre se ci fosse stato, probabilmente perché da neonato era ancora troppo piccolo ma adesso aveva compiuto da poco tempo sei anni e non era più così piccolo da non poter avere memoria a sufficienza.

Un abbraccio, un bacio, una bella parola, il semplice fatto che lui esistesse in quel mondo tanto grande ed a lui ancora sconosciuto, tutte queste cose quasi non avevano significato per il piccolo Severus; non c'entrava la sua giovanissima età, semplicemente non le aveva mai provate.

Le ragioni per cui era successo, anzi, niente di quello che desiderava, era successo facevano parte delle coincidenze della vita? Oppure era lui a non essere di interesse per nessuno? Era così in tutte le famiglie? O lui era l'unico?

Tutte domande senza risposta, ma di certo c'era qualcosa che non andava se ne soffriva terribilmente.

Se ciò fosse stato normale, allora avrebbe dovuto star bene.

Benché fosse solo un bambino di sei anni, era molto acuto ed intelligente: aveva compreso in anticipo di doversi arrangiare, di dover colmare quei momenti vuoti con qualcosa e forse un modo lo aveva trovato da tempo e di cui stava usufruendo in quel preciso istante: l'unica cosa di cui forse poteva essere grato alla madre, l'unica cosa di cui aveva frammenti di memoria fino a veri e propri ricordi.

Severus Snape And The Marauders (IN PAUSA)Where stories live. Discover now