Magic friendship (Parte quattro)

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Lily era rimasta stupefatta quando Severus le aveva parlato per la prima volta del mondo magico e da allora la sua curiosità non aveva fatto altro che crescere sempre di più, con notevole velocità, facendo talvolta prendere forma a quelle descrizioni nella sua mente.  

Credeva di non potersi sorprendere più di quanto già non lo fosse, ma capì di sbagliarsi nel momento in cui dei mattoni rossi di un muro si spostarono autonomamente, aprendole la strada a quel fatidico mondo.

Per tutto il tragitto che l'avrebbe portata nei negozi giusti per comprare il materiale scolastico che le sarebbe servito, la mascella di Lily era rimasta scattata verso il basso e i suoi occhi verdi spalancati: le si era letteralmente aperto un mondo diverso da quello che conosceva e non si avvicinava nemmeno un po' ai racconti babbani a cui era abituata.

Diagon Alley.

I babbani non erano a conoscenza di quel meraviglioso posto ad eccezione dei maghi, ma talvolta, come nel suo caso, con le dovute spiegazioni da parte di un rappresentante della scuola, essi potevano accompagnare i figli.

Tra le folla che le passava accanto di persone di ogni età, oggetti che si muovevano da soli, chiacchiericci che lo trasformavano quasi in un piccolo villaggio incantato... con tutto questo attorno la piccola strega non si sentiva affatto un'estranea come aveva pensato all'inizio, anzi, avvertiva un senso di agiatezza mai provato.

Chissà chi avrebbe incontrato, quali altre amicizie avrebbe fatto, chissà in quale casata sarebbe stata smistata, com'era Hogwarts vista dal vivo... nel porsi queste domande finì per perdere la cognizione del tempo, persino dimenticare le persone che conosceva, tra cui il suo migliore amico...

Già, il suo migliore amico.

Per la prima volta da cui era arrivata a Diagon Alley, Lily si domandò dove fosse Severus: le era dispiaciuto non essersi potuta recare lì insieme e non vedeva l'ora di vederlo per raccontargli lei stavolta di tutto ciò che aveva visto con i propri occhi, benché lui conoscesse già ogni cosa.

Ma più di tutto voleva fargli sapere di non essere mai stata così felice e per questo voleva solo che ringraziarlo.

"Lily" la persona che aveva pronunciato il nome della ragazzina dovette ripeterlo una seconda volta per attirare finalmente la sua attenzione: non si trovava più a Diagon Alley, era alla stazione di King's Cross: viaggiare con la mente l'aveva distratta ancora una volta... Lily si voltò verso l'individuo alla sua sinistra: la foltissima barba scura che gli nascondeva buona parte del viso e la mole da mezzo gigante che lo contraddistingueva, erano in netto contrasto con il caldo sorriso che le stava rivolgendo e la dolcezza con cui l'aveva chiamata; l'uomo le porse un particolare biglietto ferroviario, spiegandole passo per passo tutto quello che doveva fare "Tienilo sempre con te, mi raccomando, d'accordo? I binari tra cui dovrai passare sono il numero nove e numero dieci"

I genitori della rossa non si intromisero nella spiegazione del mezzo gigante, volevano che la loro adorata secondogenita sviluppasse più autonomia da quel momento in poi; tuttavia, non dimenticarono di ringraziarlo per averli aiutati, per poi rivolgersi entrambi a Lily per l'ultimo saluto e le consuete raccomandazioni.

"Sono sicura che sarai la più brava, tesoro! Sento già la tua mancanza" mormorò la madre, commossa, stringendola in un abbraccio; benché fosse orgogliosa, non era nemmeno facile accettare quella particolare situazione: non era come le scuole normali, la sua Lily sarebbe stata via per un'intero inverno, salvo tornare per qualche giorno durante le festività, ma era comunque poco.

"Coraggio, vai, non vogliamo farti perdere il treno" aggiunse il padre con un sorriso, accarezzandole i lunghi capelli rossi "Ti vogliamo un bene immenso"

Severus Snape And The Marauders (IN PAUSA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora