48- appuntamento!

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Draco Malfoy

Intrecciai le mie dita con quelle di Alora, tenendola al mio fianco mentre camminavamo lungo il sentiero di ghiaia verso Hogsmeade. "Draco", Alora digrignò i denti, inclinando leggermente la testa verso di me. "Perché ci teniamo per mano? La gente ci vedrà".

"Allora?" Scrollai le spalle, fissando con lo sguardo alcuni Tassorosso del quarto anno che ci stavano fissando in uno stato di disorientamento.

"Stiamo insieme da qualche mese. Era ora che ti portassi fuori per un vero appuntamento, no?"

"Pensavo che volessi mantenere il segreto", ha parlato, la sua voce appena sopra un sussurro.

Mi sono fermato sui miei passi, mettendomi di fronte a lei e mettendo le mie mani sulla sua vita. Mi sono chinato e ho sfiorato la punta del mio naso contro il suo: "Sono stanco di tenere il nostro segreto. Voglio che tutti sappiano che sei la mia ragazza".

Sbatté rapidamente le palpebre, lasciando che un rosa intenso le dipingesse le guance mentre deviava lo sguardo verso il terreno.

"Ehi", ho sorriso, sollevandole il mento. "Non fare la timida con me". Ho premuto le mie labbra contro le sue, tenendole più a lungo del solito per assicurarmi che quelli intorno a noi vedessero.

Volevo che tutti sapessero che Alora era mia. Qualsiasi stronzo che pensa di avere una possibilità con lei deve ripensarci.

"Vieni, amore", feci un cenno, prendendole la mano nella mia. "Voglio portarti in un posto".

Passeggiammo per il villaggio di Hogsmeade, ricevendo frequenti sguardi e mormorii dai compagni. Si zittivano rapidamente quando alzavo gli occhi al cielo o lanciavo loro uno sguardo di morte.

Notai le spalle di Alora che si incurvavano leggermente, quasi come se stesse cercando di nascondersi da tutta questa nuova attenzione. Ha premuto il suo corpo vicino al mio, sentendosi a disagio con tutti gli sguardi che stavamo ricevendo.

"Non preoccuparti di quello che pensano, amore", ridacchiai, abbassando lo sguardo su di lei e stringendo rassicurante la mia presa sulla sua mano. "Perché non ha importanza".

Lei mi scrutò con i suoi occhi ipnotizzanti, sfoggiando un sorriso dolce prima di annuire in segno di assenso. Le ho stretto la guancia nella mia mano, chinandomi a baciarle la sommità della testa prima di condurci più avanti lungo il sentiero.

"Siamo già arrivati?" piagnucolava una volta che ci eravamo fermati.

"Sì", ho sorriso con orgoglio, indicando il negozio alla mia sinistra.

Alora arricciò il naso prima di lasciar uscire una risata adorabile: "Il negozio di tè di Madam Puddifoot? Non pensavo che tu fossi una persona da tè ricoperta di fiocchi pacchiani e tovaglioli di pizzo".

Ridacchiai nervosamente, grattandomi la nuca mentre mi rendevo conto che questa era probabilmente un'idea ridicola. "Scusa, non sono molto bravo", ho ammesso. "Volevo solo renderlo perfetto per te, e questo era il meglio che potevo fare".

Lei sorrise, facendo un passo più vicino in modo che il suo petto fosse premuto contro il mio, "Lo adoro".

Feci un sospiro di sollievo, mettendo le mie mani sulla sua parte bassa della schiena mentre baciavo le sue labbra carnose. Ho lavorato febbrilmente le mie labbra contro le sue, approfondendo il bacio mentre facevo scorrere la mia lingua contro il suo labbro inferiore.

Ha canticchiato, staccandosi dal bacio e graffiando leggermente il mio petto duro, "Conserviamolo per la camera da letto, amore".

Mi sono morso il labbro, ridacchiando mentre annuivo con la testa: "Bene. Andiamo allora".

𝗠𝘂𝗳𝗳𝗹𝗶𝗮𝘁𝗼 // 𝗱𝗿𝗮𝗰𝗼𝗺𝗮𝗹𝗳𝗼𝘆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora