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Richiesta di xokotly_
Non ho ancora incontrato questo personaggio nella lettura del manga ma spero di essere riuscita comunque a fare un buon lavoro.

ReaderFem x Souya Kawata
Genere: Soft

Fem

Paura

T/N POV
Lo stavo evitando da tre giorni ormai, se all'inizio poteva sembrare una cosa non voluta ora era palese che lo stavo tenendo lontano. Non lo facevo perché non volessi vederlo o per chissà quale ragione semplicemente mi veniva estremamente difficile guardarlo negli occhi. Sapevo che non avrei potuto tenerlo a distanza di sicurezza per sempre ma volevo come rallentare quel momento che tanto mi terrorizzava. Tutte le volte che mi balenava in testa l'idea di dirglielo il mio corpo aveva come un cedimento dato da tremori e da una sudorazione molto accentuata. Così dopo aver passato l'ennesima giornata a tormentarmi coricata nel letto avevo deciso che ci avrei pensato da sola che non ne avrei fatto parola con lui e che probabilmente sarei diventata un eremita. Non volevo neppure dare un impiccio così grande alla mia famiglia e non volevo sentire i loro rimproveri nei miei confronti. Mi rigirai tra le mani quel astina chiara seppellendo maggiormente la testa sotto le coperte. Due linee. Sapevo che nonostante la mia giovane età non sarei riuscita a rinunciare a quel piccolo feto che cresceva incontrollato dentro di me ma non volevo nemmeno che quello che ora avevo in pancia bloccasse in qualche modo le ambizioni e il futuro del mio amato. La soluzione più facile sarebbe stata quella di sbarazzarsi di quel inghippo ma nonostante la mia mente ne fosse a conoscenza non riuscivo a credere che quella sarebbe stata la mia unica opzione. Anzi non volevo nemmeno vederla, volevo bendarmi gli occhi e continuare per la mia strada nonostante le grandi difficoltà che sapevo attendermi. D'altronde ero ancora una ragazzina e anche lui lo era. Non lo avrei caricato di questo fardello e quindi la mia unica scelta era quella di allontanarlo il più possibile di ferirlo e lasciare che mi odiasse. Strinsi contro al petto il cuscino lasciando che il silenzio mi avvolgesse tenendomi compagnia. La casa vuota era così priva di vita che sembrava abitata da anni e le pareti parevano essere più sfoglie e decadenti. Anche il tepore pareva aver abbandonato quell'abitazione, era tutto così freddo che a stento riuscivo a riconoscere quel posto come casa mia. Erano passati quasi due mesi, due mesi di gravidanza prima che mi rendessi effettivamente conto che qualcosa non andasse. Inizialmente pensavo di avere un semplice ritardo nulla di insolito ma poi i giorni si erano trasformati in dubbi e a mettere un freno a quelle paure era stata la prova schiacciante di quello che ora cresceva dentro di me. Posai la mano sopra al mio ventre coperto, per poi sospirare. Non mi importa se tutti mi andranno contro, non mi importa che Angry non capirà...non avrei rinunciato a lui/lei. A risvegliarmi dai miei pensieri era stato il campanello che aveva preso a risuonare per tutta la struttura in modo ripetitivo e frenetico. Alcuni pugni ben assestati si erano abbattuti sulla superficie ruvida della porta creando un gran frastuono che si faceva spazio nell'abitazione. Mi alzai a fatica dal mio letto per poi raggiungere con passi lenti l'ingresso, passai una mano sopra alla fronte cercando di scacciare via il senso di stanchezza che da un paio di giorni mi stava perseguitando. Non mi preoccupai nemmeno di chiedere chi era l'ospite che stava scalpitando per entrare in casa e aprii la porta lasciando che l'aria fresca mi colpisse il viso facendomi stringere nel mio pigiama. Gli occhi azzurro acqua del mio ragazzo si erano incatenati coi miei facendomi tremare sotto quel contatto indiretto. Stava respirando in modo affannato mentre le sue mani erano strette in due morse che facevano risaltare le vene delle sue mani. Deglutii a vuoto cercando di mettere insieme alcune parole sensate ma tutto ciò che uscii fuori dalla mia bocca era stato un sussurro strozzato che assomigliava a un lamento. Poi la paura si era fatta spazio nella mia mente insinuandosi nelle pieghe più strette del mio cranio e facendo tremare il mio corpo sotto a quella pressione indesiderata. I suoi occhi ricolmi di domande mi stavano perseguitando mentre la consapevolezza di volerli vedere ancora e ancora si era stretta a me come una catena.
Angry:"SPIEGAMI COSA STA SUCCEDENDO?! SONO GIORNI CHE MI EVITI E NON MI MENTIRE!"
Abbassai il capo per poi sentire un singhiozzo morirmi in gola, lo amavo, lo amavo con ogni cellula del mio corpo, il suo lato nascosto che talvolta mi permetteva di vedere e quei suoi piccoli gesti che lo rendevano estremamente gentile e dolce ai miei occhi. E quei secondi che spesso passavamo insieme senza spiaccicare parola godendoci soltanto la presenza l'uno dell'altra amavo qualsiasi cosa lo riguardasse. Sentii le guance bagnarsi di densi goccioloni mentre piano le mie lacrime percorrevano il mio viso. Lo sentii ringhiare con forza, mentre quel grido rauco era arrivato alle mie orecchie come una supplica.
Angry:"M-mi vuoi lasciare?"
T/N:"NO!"
Alzai di colpo il viso lasciando che i suoi occhi scrutassero le mie lacrime con prepotenza e rabbia. Avevo paura, paura della sua reazione, paura di perderlo, sapevo che era una situazione difficile e che ad affrontarla eravamo noi due ragazzi ma... Ora che lo vedevo, ora che i suoi occhi azzurro cielo combaciavano coi miei mi ero resa conto che non volevo allontanarlo. Distaccarmi da lui e fuggire era la scelta più facile, avrei sofferto sì ma mai tanto quanto nel sentirmi dire che non la/lo voleva, che non mi voleva.
Angry:"A-allora cosa?"
Poi quell'universo di dubbi e di paure mi era crollata addosso come una valanga, anche lui, anche lui aveva paura, paura di perdermi la stessa paura che mi stava lacerando la pelle da giorni. Le sue parole la lasciavano trasparire in modo chiaro e il leggero tremore che lo muoveva lo accentuava più di quanto non volesse. Le mie gambe si erano mosse da sole e in un gesto quasi disperato mi ero lanciata contro alla sua figura avvolgendo le mie esili braccia intorno al suo collo facendo combaciare le nostre pelli e regalandoci quel calore che tanto ci era mancato negli ultimi giorni.
T/N:"M-mi dispiace"
Il suo profumo simile alle arance mi aveva avvolta come una pesante coperta calda facendomi gemere stanca. Le sue mani si erano posate sul mio corpo con fare insaziabile mentre la stretta sulla mia pelle era salda come a non volermi lasciar andare. Seppellì il viso nell'incavo del suo collo respirando con forza il suo profumo cercando di calmare il respiro e di riprendere finalmente possesso sul mio corpo. I nostri vestiti si univano tra loro scambiandosi i loro profumi e mescolando insieme le nostre paure. Eravamo come il fondo di una pagina di un libro, bisognava soltanto girare quel pezzo di carta poroso e intriso di parole per sapere come sarebbe andata a finire. Eppure sia io che lui stavamo come rallentamento la velocità di lettura di quelle righe per poter allontanare anche di poco quel momento. Riempii i polmoni, nutrendomi di lui con fare affamato per poi lasciar uscire quelle parole che tanto mi avevano circondata in quei giorni.
T/N:"S-sono i-incinta"
Silenzio
Silenzio opprimente di quei silenzi che ti lasciano l'amaro in gola e per quanto tu tenti di mandarlo via lui rimane lì conficcato nella tua ugola. Certo non mi aspettavo dei salti di gioia nel sentire quella notizia ma non potevo nemmeno immaginare che si venisse a formare come un taglio nella nostra relazione.... O meglio speravo che non si formasse quel taglio. Mi lascia andare a un pianto più scoordinato aggrappandomi alla sua maglia con forza per non lasciarlo allontanare da me. Il terrore che provavo e quel senso di nausea dato da quel silenzio, si stavano prendendo possesso del mio corpo lasciandomi in balia di quei sentimenti tanto acidi. Era come sentire lava nelle vene che mi bruciava dall'interno e la cosa peggiore che lo sapevo, sapevo che poteva succedere.
Angry:"D-davvero?"
Annui contro la sua carne cercando di scolpirmi nella mente quel calore che solo lui sapeva emanare.
Angry:"AH! SPERIAMO CHE PRENDA IL TUO CARATTERE! Da quanto lo sa?"
T/N:"Un po' "
Angry:"La Toman ci darà una mano e per il resto c'è la caveremo benissimo anche da soli no?"
Mi staccai leggermente da lui cercando le sue pupille ritrovandole con un'espressione serena dipinta negli occhi, il suo viso era solcato da un leggero sorriso mentre le sue falangi avevano iniziato a disegnare dei cerchi sopra alla mia maglietta.
T/N:"L-lo vuoi?"
Angry:"Mi sembra ovvio! Io e te stiamo insieme no?"
T/N:"Ma è una grande responsabilità e noi siamo ancora dei ragazzi... Non devi sentirti obbligato a-"
Angry:"T/N! Io ti amo... E quello che hai in pancia è una parte di noi"
Posai le mie labbra con forza sulle sue lasciando  che le nostre salive si mischiassero tra loro.
T/N:"Avevo così tanta paura di perderti....i-io"
Le sue labbra si erano posate nuovamente sulle mie zittendo tutti i miei dubbi. La sua mano si era posata sopra al mio ventre mentre una leggera scossa di calore aveva invaso il mio corpo facendomi arrossire. Non sapevo ancora a cosa stavo andando incontro ma se ero con lui andava bene, ci saremmo riusciti.

Parole: 1539

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