CHAPTER THIRTEEN

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"Legends never die, when the world is callin' you. Can you hear  them screaming out your name?Legends never die, they became a part of you, every time you bleed for reaching greatness. Relentless you survive"

~Legends Never Die/ Ft.Againts The Current~

ERA SUCCESSO, E NESSUNO SI ERA ACCORTO DI NIENTE

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ERA SUCCESSO, E NESSUNO SI ERA ACCORTO DI NIENTE. IL SOTTOSOPRA AVEVA ACCOLTO HARRY POTTER.

I loro sguardi avevano creato qualcosa di unico, il loro legame era riuscito a rompere qualunque legge della fisica e del soprannaturale.

Insieme erano il legame più pericoloso e magnifico che l'universo avesse mai visto. Uno sguardo, creava vita, ogni sorriso, creava felicità. Loro due erano vere anime gemelle.

I loro sorrisi si incrociarono alla vista di Malfoy che scappava come un codardo, i loro occhi brillavano pieni di amore, i loro cuori battevano perchè il loro amore teneva costantemente unite le loro anime. Il loro legame...era la cosa più giusta e semplice da creare.

Proprio quel legame si ruppe quando Moody si iniziò ad avvicinare a Harry bruscamente, tenendo fermamente il bastone con una mano.

"Tu, vieni con me."- disse freddamente ad Harry, avanzando. Il ragazzo la guardò confusa, arrossendo quando le dolci labbra della ragazza gli lasciarono un casto bacio sulla guancia -"buona fortuna, mio campione"- ridacchiò la ragazza.

Harry le sorrise follemente innamorato, e sistemandosi la borsa sulla spalla, seguì il professore con passo svelto, ma confuso..

Il rumore dell'erba si infrangeva sotto i suoi piedi, tranquillizzando un pò il ragazzo. Infine il ragazzo sorrise al ricordo delle parole di Sofia "mio campione", fece un piccolo sorrisetto soddisfatto, rischiando quasi di cadere.

Oltrepassarono l'arcata del corridoio, e infine, l'irritante cigolio della porta, fece capire ad Harry che era arrivato nell'ufficio di Moody.

Il profumo di cioccolato lasciato da Lupin, era svanito completamente, e con se, anche tutti i suoi oggetti.

Moody fece un verso dolorante, camminando nel suo ufficio, mentre Harry si guardava intorno. Seduto su una sedia, Moody si tolse la protesi della gamba.

Harry si avvicinò cautamente a lui, affianco il muro, per poi osservare la scena con sguardo schifato. Moody appoggiò la protesi, per poi accasciarsi rilassato sulla sedia.

Harry guardò confuso gli oggetti che arredavano la stanza -"Questo è un'avversa specchio"- gli rispose Moody.

"Mi permette di tenere d'occhio i miei nemici...se vedo il bianco nei loro occhi... vuol dire che sono dietro di me"- esclamò, per poi ridere a gran voce. 

Lo sguardo di Harry si posò su un vecchi baule. Grandi colpi si sentivano in tutta la stanza, un'urlo furioso squarciò il silenzio della stanza.

"Nemmeno te lo dico cosa c'è lì dentro.."- disse Moody distratto -"Non mi crederesti tanto.."- concluse, mentre gli occhi verdi del corvino si spalancarono.

𝐆𝐫𝐞𝐞𝐧 𝐄𝐲𝐞𝐬||𝐇𝐚𝐫𝐫𝐲 𝐏𝐨𝐭𝐭𝐞𝐫||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora