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-Tu lo sapevi? -Domandai.

-Che volessi assaggiare l'idromele?

-Che avrebbe funzionato? Che sarei riuscita a far funzionare i miei poteri?

-Non lo sapevo, la mia era solo una teoria. Un po' come quando ti ho buttata nella fossa coi leoni. Solo un po' meno rischioso.

-Quindi sapevi cosa stavi facendo?

-Vorrei poterti dire di sì, ma la verità era che stavo improvvisando. Sai, so essere molto fantasioso quando mi minacciano di morte. -Rispose con tono ironico.

-Ma sai che lo avevo notato? -Improvvisamente la scena cambiò per l'ennesima volta sfumando via.


-Per la festa di stasera ho pensato di prenderti qualcosa. -Annunciò Loki.

-Festa?

-Be', hai riordinato la sala del trono senza far saltare in aria il castello, direi che è un ottimo motivo per festeggiare!

-E sentiamo, cosa mi avresti portato?

-Un vestito.

-Perché, cos'ha il mio tallieur che non va? -Domandai.

-Sembri un prestigiatore! -Esclamò indicandomi. -Non puoi presentarti ad una festa Asgardiana conciata così!

-E quale sarebbe il modo adatto per presentarmi, sentiamo. -Con un movimento della mano Loki cambiò i miei vestiti senza che nemmeno me ne accorgessi.

-Cecco, ora sì che sei presentabile. -Disse facendo apparire uno specchio davanti a me.

-Stai scherzando?! -Non ero solita portare abiti per vari motivi, primo perché sono scomodi, soprattutto quando devi difenderti da una spia russa che ti prende a calci, secondo, attirano l'attenzione e, quando rischi di far cadere giù un palazzo o incenerire il commesso perché ci impiega troppo a fare i conti a quello davanti a te, essere vestiti in modo appariscente non è contemplato.

-Lo so, è magnifico vero? -La sua era ovviamente una domanda retorica. Dovevo ammettere che si era sforzato parecchio. L'abito arrivava fino a terra, decisamente troppo lungo per la mia altezza, ma immagino fosse fatto apposta. Il corpetto, pieno di pietre luccicanti, aveva una scollatura a cuore e si reggeva sulle mie spalle solo grazie a due bretelle sottilissime che sembrava si stessero per spezzare da un momento all'altro mentre, sulle mie braccia, scendevano delle lunghe maniche di velluto trasparente. La verità era che sarebbe anche stato carino, se non fosse stato per un piccolo particolare.

-Odio il verde.

-Non credo di aver sentito bene.

-Ho detto che detesto il verde. È uno di quei colori che non ho mai sopportato.

-Non puoi averlo detto sul serio. Il verde è un colore magnifico!

-Sembro uno stramaledettissimo arbusto! -Esclamai allargando le braccia e facendo un giro su me stessa.

-Levami questa roba di dosso. Preferisco il prestigiatore.

-Non se ne parla!

-Soltanto perché a te piace vestirti come una piantagione di piselli con le corna non significa che debba farlo anche io! -Protestai.

-Dillo un'altra volta...

-E che fai? Mi accoltelli? Manipolerai la mia mente?

-Non provocarmi.

Strangers - Ricordi perduti Tahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon