37.

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«Che ne dici? Lo mischiamo un po' al tuo?»

«La peggior avance sessuale che mi sia mai stata fatta,» rise stringendosi al suo corpo «ma mille volte sì cazzo.»

Avvolti da un solo asciugamano in vita, i due ragazzi erano corsi nella loro stanza, in quella che finalmente erano riusciti a definire tale. A identificare come il loro nido d'amore, uno dei tanti in cui si mettevano a nudo completamente, degli abiti, dei difetti e delle maschere con cui si erano protetti per mesi.

Jimin si stese sul letto con l'asciugamano bianco in cotone lo stesso che, fino a quel momento, aveva abbracciato il suo corpo tonico, completamente aperto, facendo scontrare l'aria tiepida della stanza con la sua intimità bollente.

Yoongi lo seguì a ruota, spogliandosi di ogni cosa e lo raggiunse portando una gamba in mezzo alle sue, sfiorando con decisone la sua intimità con il ginocchio.

Il rosso inarcò il busto nudo, esponendo i suoi pettorali delineati che il maggiore tanto amava baciare e far suoi.
«Che sexy.» asserì ammirando ogni dettaglio del suo corpo. La sua carnagione rosea rendeva ogni dettaglio, anche il più piccolino e sexy, dolce e invitante per le sue labbra.

La luce dell'abat-jour color ocra, posta sul comodino accanto a letto, illuminava debolmente il corpo di Jimin, mostrandone i dettagli velati e avvolti da una penombra magica e misteriosa.
Tracciò ogni dettaglio del ragazzo con le dita lunghe affusolate. Le vene bluastre del corvino spiccavano con grazia ed eleganza sulla sua mano bianca e candida come la neve, ma bollente come il sole di mezzogiorno.

Jimin tremò ad ogni tocco, come se ogni minimo contatto con Yoongi lo accendesse e lo ricaricasse, come se fosse l'acqua per le piante, il sole che riscalda le mattine invernali o quello tiepido che filtra dai finestrini dell'autobus, riscaldando un ambiente asettico e rendendolo accogliente.

Il corvino continuò a sollecitare con il ginocchio la sua virilità eretta che non faceva altro che lamentarsi per lentezza straziante di quel movimento. Yoongi gli si avvicinò e prese a mordicchiareil contorno del suo orecchio destro, tracciandone tutto il perimetro per poi soffermarsisull'helix che tirò leggermente facendogli chiudere gli occhi e gemere rocamente.

«Ho voglia di sentirti, piccoletto. Fammi sentire ogni centimetro di te. Ovunque.» sussurrò baciandogli poi la pelle del collo appena sotto l'orecchio, ricalcandonei muscoli definiti con la lingua calda e bollente.

Jimin non capì più nulla. Quel tono di voce, quelle parole, la lingua calda e l'uso che ne stava facendo, lo torturavano. Gli avevano tolto la capacità di comprendere ogni cosa, anche la più insignificante. Era completamente inerme sotto alle sue mani, sotto ai suoi tocchi così delicati e, allo stesso tempo, lussuriosi. Sarebbe potuto cadere il mondo da un momento all'altro, eppure, non si sarebbe mai spostato da quel letto.

«Voltati, d.boy.» disse con voce ferma e dominante.

Yoongi rimase piacevolmente sorpreso nel sentire il minore chiamarlo con quel nomignolo che rievocava l'inizio del loro, seppure inconsapevole, rapporto.

«Mmh, giochiamo con i soprannomi stasera.» ammiccò mordendosi il labbro e portando le mani lungo il busto del ragazzo sotto di lui, sfiorandone i capezzoli eccitati, chinandosi su di essi e roteandovi la lingua attorno fino a renderli sempre più carnosi, per poi baciare la pelle rosea attorno ad essi, creando un ponte immaginario di baci collegandovi anche il sinistro, che ricevette subito le attenzioni mancanti.

«Ritorno alle origini, no? A quando mi facevi venire solo scrivendomi dei messaggi. A quando t-trattenevo gli ansiti per non farmi sentire da te.»

Le mani di Jimin vagavano sui fianchi del ragazzo seduto in ginocchio fra le sue gambe. Ne sfiorò l'accenno di muscoli, la leggera peluria sul basso ventre che tanto lo faceva impazzire e toccò il suo membro eretto che svettava fra le sue gambe. Ne osservò le vene imponenti, la punta lucida e arrossata per il piacere di solo pochi minuti prima. Osservò con fame e attenzione tutto ciò che non vedeva l'ora di riavere per sé.

Stuck with you || YoonminWhere stories live. Discover now