park jimin, un omega appena trasferitosi in città, porterà alla seoul high school un bel po' di problemi con la propria personalità esuberante e vanitosa, scontrandosi fin da subito con l'alpha a capo della scuola, il tenebroso jeon jungkook, il qua...
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sᴏɴɢ: sʟᴏᴡ ᴅᴏᴡɴ, ᴄʜᴀsᴇ ᴀᴛʟᴀɴᴛɪᴄ
Jimin si mordicchiò il labbro, mentre la lancetta sul comodino della stanza da letto di Jungkook segnava le due di notte. Era seduto sul letto del corvino con solo un accappatoio addosso, di colore nero.
Jungkook, che intanto aveva cambiato vestiti mentre lui era ancora sotto la doccia, cercava ora qualcosa che potesse essere indossato dal rosa per dormire.
«Ho solo vestiti enormi per te, magari potresti metterti una mia felpa ed usarla come vestito. Non credo che un pantalone ti starebbe sù, forse nemmeno i miei boxer.» Mormorò Jungkook, mentre si sforzava di rovistare tra i cassetti.
Jimin, che aveva l'umore che dondolava come un'altalena, annuì, nonostante il corvino fosse di spalle e non potesse vederlo, lasciandosi cadere all'indietro e sdraiandosi sul letto, le palpebre stanche che si chiusero.
La sua testa non girava più, l'alcol ed il suo effetto erano spariti, ed inoltre l'attacco di calore era finalmente finito.
Eppure, i pensieri continuavano a turbinare dentro di lui, ancora Jimin cercava di capire perché Jungkook non potesse semplicemente approfittarsi della sua situazione e dargli quello che voleva.
Una cosa l'ho capita, però.
Se lo supplico come prima non mi sfiorerà nemmeno per sbaglio.
Una teoria, piano piano si era insinuata nella sua testa, non lasciandolo in pace. Al corvino non piacevano le cose che si possono ottenere subito.
Jungkook ha centinaia che gli vanno dietro, se gli faccio capire che lo desidero non sarò diverso da loro.
