𝑪𝒂𝒑𝒊𝒕𝒐𝒍𝒐 𝟏𝟏

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| J |

JAR (barattolo)

/dʒɑː/

sostantivo

Il fragoroso suono del vetro in frantumi risuonò in tutto l'appartamento.

Jimin lasciò cadere la scatola che aveva tra le mani e si precipitò in cucina, verso la fonte del rumore.

Trovò Taehyung inginocchiato sul pavimento che cercava di raccogliere i pezzi del barattolo rotto. C'erano cristalli e polvere sparsi su tutto il pavimento ed era ugualmente bello e dannoso. Il suo migliore amico era circondato da una traccia di vetro luccicante e le sue mani erano piene di piccoli tagli.

"È appena caduto dall'armadio." Esclamò, esausto, mentre Jimin si avvicinava.

"Va tutto bene, Tae. Ripuliremo più tardi." Rimise in piedi Taehyung. "Ora puliamo quei tagli prima che si infettino o qualcosa del genere."

Il bruno annuì e seguì l'esempio del suo amico. La maggior parte delle scatole erano già bloccate vicino alla porta d'ingresso, ne erano rimaste alcune nella sua camera da letto che prima o poi avrebbero dovuto spostare. I mobili erano pronti per essere imballati in un camion e anche lo stupido divano era coperto da una coperta spettrale. Improvvisamente tutto fu reale.

All'improvviso se ne stava andando anche lui.

Se non fosse stato per quell'appartamento vuoto.

"Ecco." Disse Jimin mentre finiva con la mano. "Fatto."

Taehyung non aveva versato nemmeno una lacrima, i suoi occhi erano completamente asciutti.

Rimase seduto sul tappeto che non avevano ancora avuto la possibilità di arrotolare.

"Sono io, non è vero?" Chiese, con un debole mormorio che Jimin udì a malapena.

"Eh? Cosa hai detto?"

"Sono io... il problema sono io."

Il suo migliore amico si accigliò. "No, no...perché dici così? Tae... non c'è niente che non va in te."

"E allora perchè?" La sua voce si spezzò. "Perché succede ogni volta?"

"Taehyung, non fare così... Ascolta, quello che è successo a voi due non è solo colpa vostra. Non c'è davvero nessuno da incolpare."

Taehyung si strinse le gambe al petto e appoggiò il viso sulle ginocchia.

Era esattamente come la loro prima notte lì, quando le cose erano a malapena sistemate.

Se chiudeva gli occhi per un minuto poteva ascoltare nuovamente quella canzone ancora una volta.

Fece un respiro profondo prima di alzarsi.

Doveva finire di preparare le sue cose o non se ne sarebbe andato affatto.

Doveva costringersi a uscire da quel posto o lo avrebbe assorbito completamente.

Il rumore del camion in movimento al piano di sotto lo riportò alla realtà e con gli occhi arrossati e secchi, uscì dalla porta.

JEALOUSY (gelosia)

/ˈdʒɛləsi/

sostantivo

"Te l'avevo detto che era una bella giornata per fare un picnic." Taehyung stese la coperta sull'erba.

"No, l'hai detto la scorsa settimana quando c'era l'allerta meteorologica con grandi possibilità di grandinata."

"Ma guarda l'erba dopo la pioggia; ora è annaffiata e verde."

𝑳𝑶𝑽𝑬 : Glossary Of Associated Terms | TAEKOOK (Traduzione Italiana)Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin