heartless | eiji nishimura

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per chi non lo sapesse, eiji è il mio oc di haikyuu!!, trovate tutte le informazioni su di lui sul mio profilo.

❛ benedico quelle volte in cui ho scritto di sentirmi solo , perché stavo preparando me stesso a non esserlo più

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❛ benedico quelle volte in cui ho scritto di sentirmi solo , perché stavo preparando me stesso a non esserlo più .

cadde.

non ricorda dove, ma cadde.

probabilmente era una superficie morbida, ma a lui sembrava l'abisso più profondo.

forse stava cadendo nella sua mente, nei suoi pensieri.

ma era stanco di dargli retta.

i suoi pensieri lo tormentavano, eccome se lo facevano, ma provava a non dargli ascolto.

non voleva avere ragione su niente in quel momento, ma non voleva dare ragione nemmeno alla sua mente.

non voleva che i suoi pensieri fossero giusti.

si mise a sedere.

guardava il vuoto, che in quel momento era diventato davvero di suo interesse. o magari guardava nella sua mente, visualizzandola come la regina degli scacchi faceva con la sua scacchiera, cercando di capirci qualcosa.

era tutto così confuso, come sempre.

maledì tutti quei libri sulla psicologia, non riusciva a capire niente degli umani comunque. ma che vuoi che capisca, un adolescente senza esperienza, solo uno dei tanti.

in effetti lui era uno dei tanti.

non aveva nulla di speciale.

era solo la fotocopia di qualun'altro.

era stanco, ma non stanco nel senso di sonno, stanco di tutto. l'ultima cosa che avrebbe voluto fare era dormire.

in realtà voleva solo fare qualcosa per sentirsi vivo, ma non ne aveva la forza.

o magari non ne aveva la voglia.

magari entrambi, magari nessuno dei due.

stanco del suo corpo, stanco della sua vita, stanco del suo carattere, stanco di arrabbiarsi, stanco di odiare, stanco di odiarsi, stanco del pianeta terra, stanco delle persone, stanco delle parole.

le uniche parole che tollerava erano quelle scritte sulla carta dei libri, dalle quali pendeva letteralmente.

pensava che ogni libro avesse un significato, alcuni erano unici, alcuni solo dei cliché, ma avevano sempre un significato. adorava cercare di capirlo e provare ad inserirlo in qualche modo nella sua vita.

lui era un grande puzzle, le quali tessere erano tutte frasi di libri.

stava cercando di creare il suo personaggio dai libri, perché in realtà non sapeva chi fosse.

voleva solo avere il suo lieto fine come nei libri che aveva smesso di leggere da oramai anni. voleva realizzarsi.

forse in realtà non sapeva nemmeno lui cosa voleva.

voleva qualcosa di mondano, qualcosa di concreto, che non fosse solo un pensiero o un'immagine sullo schermo del suo cellulare.

forse voleva dei sentimenti.

forse voleva provare qualcosa.

voleva essere come gli altri, e non nascondersi mai più.

voleva non essere così freddo.

voleva toccare con mano quei famosi sentimenti, ma allo stesso tempo voleva tenerseli solo per sé, per non farseli "rubare". gli sarebbe bastato solo provarli, per renderlo felice.

voleva dimostrare al mondo che un cuore c'è l'aveva, ma in realtà, alla fine, nemmeno lui credeva più che ci fosse.

a furia di sentirselo dire si era abituato.

si stringeva la maglietta, proprio sul petto, dove avrebbe dovuto sentire dei battiti, quelli che a nessun orecchio sarebbero passati inosservati.

ma non sentiva niente, solo il materiale morbido della sua felpa.

il calore che invadeva la gabbia toracica degli altri nella sua non c'era, o almeno lui non poteva percepirlo.

stava solo stringendo la sua fredda maglietta.

ormai era solo un senzacuore.

「 𝗵𝗲𝗮𝗿𝘁𝗹𝗲𝘀𝘀 | 𝘇𝗲𝗿𝘃𝗮𝘀 」

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❝ 𝐉𝐔𝐋𝐈𝐄𝐓 ❞ , one-shot Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora