𑁍┊04 ☁︎ˊ˗

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Quando il sole cominció a salire e rispecchiare Daegu, Jungkook non lo notó nemmeno. Presto peró sentí manate forti dall'altra parte della stanza, e qualcuno urlare di svegliarsi. Era Yoongi.

Non sembrava molto felice quella mattina, perché stava bruscamente urlando a tutte le reclute di svegliarsi come un assatanato. Jungkook mugoló e si rigiró nel letto.

«Dio, ma fanno sempre tutto questo rumore?»

borbottó a sé stesso mentre giocava con le coperte, poi ancora piú frastruono incominció ad espamdersi nel cortile reale. Jungkook al rumore del corno si precipitó subito verso la piccola finestra della sua stanzetta.

Si mise in punta di piedi e vide i soldati in armatura rossa perfettamente in fila, spade e archi dietro alle proprie spalle. Quel suono non lo poteva mai dimenticare.

Il suono del corno risuonava nella sua mente a replay, come una specie di playlist di spotify. Il ricordo della sua infanzia gli venne a galla e le divise dei soldati non erano cambiate nemmeno un briciolo.

Solito rosso vivido, spade d'acciaio e urla. Il suono stava a significare l'inizio della guerra, di un attacco che l'esercito Kim avrebbe presto compiuto. Jungkook piú veloce del vento, con gli occhi grandi grandi corse fino alla sala del trono, si scontró con camerieri e altri abitanti del palazzo ma in quel momento non gli importava niente se non raggiungere il cortile.

Jungkook non sa cosa avrebbe fatto una volta arrivato al cortile, ma sapeva che doveva essere lí.

Aprí bruscamente le porte della sala del trono e Jungkook vide Taehyung, vestito in tutta la sua bellezza; veste bianca candida e scarponcini di cristallo. I suoi capelli biondi erano corti con un piccolo mullet, portava sulla testa una fascia azzurro chiaro che agli occhi altrui poteva sembrare carino.

Ma no, non c'era niente di carino.

I suoi occhi erano fissi sulle porte e il suo sguardo era malefico, gelido come il ghiaccio e la postura sempre dritta. Faceva paura come Taehyung fosse sempre cosí composto.

Il generale, Bogum, risuonava il corno per diverse volte, mentre aspettava il consenso della luna per aprire le porte e lasciare andare i soldati a rischiare la propria vita.

Jungkook era rimasto fermo paonazzo con le porte aperte mentre vedeva i soldati non prestargli alcuna intenzione. Poi il corno finalmente smesse di suonare e fú lí che Taehyung parló.

«Guerra a Busan!»

Urló la Luna e le gambe di Jungkook sembravano cedere a quelle parole. Il suo grido paró sembrare inosservato, perché le armature dei soldati erano troppo rumorosi per farsí che la sua voce si sentisse. Il resto avvenne tutto piú lentamente.

Quando le reclute furono fuori dal palazzo, le porte si chiusero con un tonfo. Taehyung si giró, incontrando gli occhi del puro sangue. Il vento spostó i capelli di Jungkook e i suoi stracci vecchi, mentre il vestitino di Taehyung ondeggiava in aria. Ci fú un momento in cui i due si guardarono, uno con shock mentre l'altro con un velo di pentimento.

Luna | TAEKOOK ✓Waar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu