!OMEGAVERSE AU¡ KV. 18+
| Daegu, 1380.
Jungkook é un semplice Alpha contadino di una fattoria. Taehyung é l'Omega che gli ha ucciso la famiglia.
| dal capitolo:
Non le perse mai di vista con lo sguardo, e Jungkook accanto a sè gli prese la mano del...
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«Buongiorno vostra altezza.»
Una cameriera parlò davanti a Taehyung, l'omega le dava le spalle in quanto era occupato a prepararsi i capelli come ogni mattina. Indossava ancora il pigiama, ovvero la vestaglia di cotone, non sapendo cosa indossare.
«Oggi vorrei indossare qualcosa di diverso.»
Disse ignorando il suo saluto come al solito, infondo la servitrice non si aspettava di certo una risposta. Con passo felpato si avvicinò all'armadio e lo aprì, prendendo un capo.
«Provate questo mio Luna.»
Taehyung smise di guardarsi allo specchio e di lisciarsi la pelle del viso, per poi guardare ciò che aveva preso la beta. Era un vestitino sui colori caldi, in particolare il giallo.
«Mio Luna oggi avrete le lezioni di corte con le altre servitrici.»
Parlò lei, sempre con la testa bassa e gli occhi fissati al pavimento. Taehyung si era di poco avvicinato al vestito e lo aveva preso tra le sue mani, per poi realizzare le parole della donna e il suo buon umore era completamente sparito.
«E perché mai dovrei partecipare a una cosa del genere?!»
Strillò, e la donna cominciò ad rabbrividire. «Perché non può farlo qualcun'altro?!»
«...V-Vostra maestà siete voi q-quello a c-cui dovranno s-servire in f-futuro!»
Disse, e Taehyung sbuffó. «Tutte scuse! dov'é l'insegnante del palazzo?! se pensate che io passi il mio tempo ad insegnare a delle sguattere siete nel libro sbagliato!»
«M-Ma vostra maestà! h-hanno bisogno di i-istruzione!»
«... e per l'insegnante del palazzo, l-lo avete l-licenziato un m-mese fa.»
Taehyung sbuffò per la seconda volta. Non diede risposta alla cameriera e la congedò fuori dalla sua stanza. Taehyung mise il vestitino e quando uscì dalla sua stanza trovò il palazzo indaffarato per, appunto, le lezioni di corte.
Yoongi gli venne incontro con una smorfia.
«Oh ma guarda chi si è fatto vivo stamattina. Devo essere onesto, sono sorpreso che tu sia qui.»
Taehyung mugolò a suo fratello. «No davvero, pensavo che avresti fatto come gli scorsi anni, ti saresti nascosto nella credenza del palazzo fino a che faceva troppo buio e piangevi perché non volevi rifare le scale.»
Taehyung gli diede un pugno sul braccio. Yoongi gli fece la linguaccia. «Cosa ci fai qui? non dovresti controllare le reclute e i servi?» Yoongi alzò le spalle.
«È molto più divertente vederti nervoso sulle lezioni di corte.»
Taehyung si strinse le mani cercando di non strillare per quanto la situazione gli turbasse. Yoongi intanto ridacchiava ai vecchi ricordi.
