𑁍┊05 ☁︎ˊ˗

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Jimin era sempre stato un buon omega

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Jimin era sempre stato un buon omega. Si potrebbe dire che sia quasi un angelo invece di un omega.

La sua vita prima dell'attacco della Luna Kim, era perfetta; Jimin proveniva da una famiglia di nobili, era molto ricco e rispettato dall'intero branco. Jimin viveva con sua sorella Chaeyoung, e anche dopo gli attacchi, aveva implorato Taehyung di salvare la sorella dal suo destino.

Jimin ricordava benissimo lo sguardo gelido del Luna. Sua sorella era terrificata accanto a sé, ma lui di certo lo era di piú.

Percepiva tutto il suo odio da uno sguardo, e senza batter ciglio, divenne il suo servitore personale. All'inizio, Taehyung voleva uccidere Chaeyoung. La ragazza si era salvata solo perché fosse molto brava a cucinare, e quindi poteva servire piatti alla corte di Daegu.

Nonostante agli inizi i piatti finissero nella pattumiera, Taehyung poi aveva comciato ad abituarsene, sopratutto grazie all'aiuto di Yoongi e del suo amato padre.

Jimin era un omega come tutti gli altri - ma c'era qualcosa che attirava tutti gli Alpha verso di sé. I suoi capelli neri lunghi erano sempre cosí attraenti, il suo profumo di caramelle al miele cosí forte da far stonare qualsiasi lupo si ritrovasse davanti. Occhi grandi e innocenti.

Essendo il servitore personale della Luna, vedeva sempre molti Lupi, ma lui continuava a rimanere fedele al suo compagno.

Oh, il suo compagno. Dopo gli attacchi nel branco Park, Jimin aveva smesso di sperare nel suo compagno, perché probabilmente questo fosse morto.

Quando il sole bació l'omega dalla finestra del palazzo, Jimin rilasció un piccolo sbadiglio.

Prese la spazzola e incominció a spazzolarsi i capelli e a legarli in un piccolo codino. Non era ancora del tutto giorno, ma Jimin era sempre il primo lupo a svegliarsi nel palazzo. Era il servitore del Luna, era suo dovere essere primo in ogni cosa.

Quando si mise i vestiti, a passo lento camminó fino alla fine del corridoio. Alla fine del corridoio, risiedeva la stanza di Taehyung. Nessuno osava entrare nella camera del Luna senza il suo permesso. Jimin aveva ottenuto, tuttavia, il consenso fin dall'inizio. Taehyung lasciava sempre un bigliettino sul suo comó personale, in cui c'erano scritte le cose che diesiderava avere come colazione.

Nonostante a mó di minacce di uccidere Chaeyoung se avesse osato sbagliare o se avesse osato toccare qualcosa che fosse del Luna, Jimin non poteva far altro che obbedire.

La stanza di Taehyung non era la preferita di Jimin. Ad occhio nudo pareva una stanza come tutte le altre, con lunghe lunghe tende e una finestra grande, un letto matrimoniale e uno specchietto per i propri piaceri personali. La stanza gli faceva paura perché questa era sempre al buio, e ogni tanto Jimin sentiva cattivi odori, come medicine e altri fetori che non sapeva descrivere.

Deglutí appena quando incontró la schiena del Luna. Ogni tanto, sperava di avere il coraggio e uccidere, lui stesso, Taehyung con un solo colpo. Ma il suo dolce cuore non glielo permetteva, Jimin non era cosí, cosí malvagio. Se Per Taehyung fare una cosa del genere poteva essere da niente, per il nostro Jimin era un trauma.

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