From hate to love. |Dramione|

Sorprese inaspettate

All'ora di cena, Hermione mangiò lontano da Harry e Ron, non le era passata l'arrabbiatura. Si mise vicino a Ginny e le raccontò ciò che era successo.
'Oddio Hermione, non posso credere che si siano comportati in questo modo, dopo tutto quello che hai fatto per loro! Ron si meriterebbe un'altra Strillettera dalla mamma! In realtà nemmeno a me piace molto questa situazione, però posso capirti, se lo ami mi va bene...'
'Ma non lo amo! Io...io non so cosa provo veramente...mi è stato davvero vicino in questo periodo, però anche pensare di avere qualcosa in più rispetto alla semplice amicizia sarebbe uno scandalo sia per i Grifondoro che per i Serpeverde...'
'E a te cosa importa? Poi si abitueranno. Non devi essere condizionata dagli altri! Magari domani sera ballerai con Malfoy e...'
Il giorno dopo ci sarebbe stato il Ballo del Ceppo e lei si sentiva completamente inadatta a ballare con Vicktor.
'Ballare con Malfoy? Dovrò stare con Krum...'
'Ti capirà, tranquilla.'
Ginny doveva volerle davvero bene, per fortuna che aveva lei.
'Grazie, grazie davvero.'

Dopo aver finito di mangiare (in realtà Hermione aveva preso solo un paio di patate al forno), la Granger andò nella sua stanza.
Non c'era nessuno perché aveva finito in anticipo, così si lavò in fretta, cercando di domare quei disordinatissimi capelli per il giorno dopo. Si mise il pigiama e si diresse verso il letto, quasi come uno zombie perché stava morendo di sonno.
Mentre stava per poggiarsi sul letto, sentì un oggetto sulle coperte. Era una scatola. Fece un po' di luce con la bacchetta per vedere meglio e si accorse che c'era un biglietto.
'So di non poter essere il tuo cavaliere domani sera, ma voglio che in qualche modo ti ricordi di me e delle mie lezioni quando ballerai con Krum. Spero ti piaccia, ho pensato che potesse essere perfetto per il tuo viso angelico.
Con affetto
Draco xx'
Hermione non stava capendo più nulla, Draco stava diventando davvero dolce. Senza indugiare aprì la scatola e rimase sorpresa dal contenuto: era un vestito. E non un semplice vestito, il più bello che lei avesse mai visto. Era un abito color blu pervinca, della lunghezza perfetta, con le maniche di un tessuto diverso rispetto al resto del vestito. Sembrava brillare, era fantastico, proprio perfetto per lei. Aveva intenzione di provarlo subito, ma sentì dei passi, così lo rimise accuratamente nella scatola e nascose tutto sotto il letto.
Si mise sotto le coperte e , prima di addormentarsi, pensò che poteva tranquillamente fare a meno del vestito ordinario che i suoi genitori le avevano preso per il Ballo del Ceppo.