Epilogo

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La tremenda battaglia era terminata solo da qualche mese, ma il mondo dei maghi era già tornato alla serena normalità. Anche quando la giornata sembrava insopportabile, ogni mago ripeteva in testa che Voldemort era morto e si dava una ragione per affrontarla.
Non tutti però erano usciti integri da quella battaglia. Alcuni avevano perso i loro amici o i loro familiari, quindi la vittoria non poteva essere chiamata tale perché ne erano usciti senza una parte di loro.

Nemmeno Hermione era contenta della fine della battaglia, e non solo perché aveva perso molti cari amici. Aveva dovuto accettare che Draco andasse dalla parte dei Mangiamorte, nonostante nemmeno lui lo volesse davvero.
Già, proprio Draco. Nè gli anni nè le differenze sociali erano riusciti a spegnere i sentimenti che provavano l'uno per l'altra.
Nonostante questo, la vita aveva sempre cercato di porre degli ostacoli tra le loro vite, ma loro avevano tentato di superarli, la maggior parte delle volte con successo. Draco però non si era più sentito dopo la fine della battaglia. Forse suo padre gli aveva fatto il lavaggio del cervello per l'ennesima volta, o forse Malfoy aveva capito che quella con Hermione sarebbe solo rimasta una storiella scolastica e che doveva trovare una ragazza purosangue e Serpeverde.
Hermione era una ragazza indipendente e autonoma, ma il pensiero di Draco le martellava la testa giorno e notte.
Era ritornata a casa sua e i suoi genitori avevano riacquistato i ricordi, ma una parte di lei non si sentiva più a casa.
Quando si addormentava stringeva le coperte con le bambole che non sentiva più sua.
In realtà molto spesso preferiva non addormentarsi, per fare in modo che gli incubi non arrivassero.
Sia Ron che Harry avevano trovato la felicità, in qualche modo. Harry aveva finalmente capito che Ginny era sempre stata la ragazza amata, e quando lui si dichiarò il nascosto amore di Ginny per lui le ripiombò addosso e non riuscì a fare a meno di ricambiare. La storia precedente con Jamie era stata bella fino a quando Ginny capì che non era il ragazzo per lei e quindi lo lasciò con la sua solita grazia.
Ron invece aveva continuato la sua storia con la ragazza Corvonero, si chiamava Elena. Stavano bene insieme, ormai Hermione non riusciva a pensare a Ron senza pensare ad Elena al suo fianco.
Sia Harry che Ron stavano facendo dei corsi per diventare Auror, lei invece aveva preferito continuare gli studi da sola per ottenere il M.A.G.O. Non sapeva cosa avrebbe fatto dopo.
Studiando a casa da sola, aveva molto tempo per fare qualcosa in casa (utilizzando un po' di magia quando serviva), in modo da lasciare ai suoi genitori un po' di tempo libero da passare insieme.

Quella settimana i suoi genitori erano in viaggio in Australia e molte sere Hermione rimaneva a casa per ripetere e annegare un po' nei ricordi. Era ancora strano per lei avere foto in casa con persone che non si muovevano, ma ogni volta che le vedeva riusciva a sentire un piccolo pezzo di cuore spezzarsi.

Stava studiando come al solito quando rimase a fissare il paesaggio fuori dalla finestra della sua camera.
L'estate stava per finire. Non sentiva più molto calore sulla sua pelle quando era esposta al sole, i temporali erano sempre più frequenti e le foglie dell'albero di fronte alla sua camera stavano iniziando a cadere lentamente.

Ipnotizzata dal paesaggio, venne spaventata dal suono del campanello. A quell'ora veniva sempre il postino, se n'era dimenticata.
Scese le scale velocemente e quando era vicina alla porta sentì un inconfondibile odore. Strano, l'ultima volta che aveva visto la sua Amortentia era sul comodino della sua stanza, come mai la stava sentendo così tanto? Forse era rimasta di sotto. Hermione aprì la porta con noncuranza mentre cercava di trovare la sua Amortentia per la stanza. Non aveva fatto caso a chi stava per entrare.
'È la casa dei Granger?'
Quella voce. Quella voce non era una voce di un postino babbano,no. E quell'odore non era dell'Amortentia perduta. Il suo abile cervello stava connettendo tutto quando lo vide ed ebbe la conferma di quello che aveva pensato.
Pensava che non avrebbe più fatto lo stesso effetto su di lei ma invece le guance di Hermione diventarono rosse come ai vecchi tempi e sentì il suolo sotto i suoi piedi mancare. Draco era una ferita aperta dentro di lei. Di quelle ferite che ci mettono troppo tempo per rimarginarsi e che poi ogni tanto, dopo anni, ancora bruciano.
'Hermione.'
Il volto di Draco era sconsolato, Hermione percepì che nemmeno lui aveva passato bene questi due mesi. Tutto quello che voleva fare era piangere ed essere consolata da lui, ma provò a mantenere una voce ferma.
'Draco. Non ti aspettavo. Dopo due mesi pensavo non contassi più nulla per te.'
'Hermione, sai che non riuscirò a dimenticarti...'
'Se devi fare un discorso di addio risparmiamelo per favore. E mi dispiace che tu voglia prendere un'altra strada ma non posso obbligarti a restare. Sappi che per me rimarrai importante. Ho provato a dimenticarti, ad eliminare dalla mia testa ogni ricordo di te in questi due mesi, ma non è servito a nulla. È come se fossi un tatuaggio, e più provo a cancellarti più entri dentro la pelle. So benissimo che tuo padre non mi accetta e stai iniziando a farlo anche tu, quindi non ti chiedo nulla. So cosa hai fatto per me in questi anni e per questo devo ringraziarti, addio.'
Hermione aprì la porta, rassegnata, ma Draco rimase al suo posto.
Hermione fu sorpresa.
'Che c'è? Ho anticipato il tuo discorso, non hai nemmeno dovuto sprecare la tua fantastica voce.'
'Hermione, tu non hai capito nulla per l'ennesima volta, come sempre quando ci sono incomprensioni d'altronde.'
Draco abbozzò un sorriso.
'Hai detto che sai quello che ho fatto per te in questi anni. In realtà tu non sai tutto. Durante il secondo anno, pensi di aver trovato il foglio con le informazioni sul basilisco in un tuo libro per caso? Avevo ascoltato i discorsi di mio padre e avevo capito chi si celava nella camera dei segreti, e sapevo anche che il tuo trio era in pericolo. Non volevo farvi morire e vi ho aiutati. Durante il terzo anno avevo scoperto del Giratempo, avrei potuto farlo sapere a tutti e invece sono stato zitto perché mi dispiaceva per te. Sai cosa ho fatto per te durante il quarto anno, alla fine dell'anno ho anche detto a Pansy di non cercarmi più perché anche se non lo dicevi non la sopportavi. Negli ultimi anni sono sempre andato contro mio padre perché aveva scoperto il nostro rapporto e voleva vietarmi di incontrarti. Mi ha picchiato e maltrattato, ma i suoi schiaffi non hanno cancellato quello che provo ancora ora per te. Mia madre non poteva fare nulla di fronte a lui, ma quando eravamo soli mi diceva che se la cosa fosse andata avanti l'avrebbe accettata e che quello con cui viveva non era più suo marito perché era stato condizionato da Voldemort ed era pieno di odio. Ho affrontato tantissimi problemi per te, e giuro che li affronterei di nuovo altre mille volte pur di averti al mio fianco. Proprio così, perché dopo anni vissuti costretto a fare ciò che non volevo davvero, ho capito che voglio solo una persona per essere felice: te. So che il nostro amore è una tragedia, ma tu sei sempre il mio rimedio ad ogni delusione, sei ciò che fa chiarezza nella mia vita anche se sembra insano.'
Hermione rimase a bocca aperta dopo aver sentito quelle parole, non le aveva mai fatto un discorso così.
'Ehi, non sto chiedendo di sposarti, abbiamo solo 18 anni. Dobbiamo essere spensierati e passare gli anni più belli della nostra vita. E io voglio passarli con te. Ti prego, dammi un segno di vita che mi faccia capire che questo discorso è servito a qualcosa.'
Hermione riprese la parola.
'Non ho mai immaginato una vita senza di te, e non credo riuscirò mai ad immaginarla. Non so in quante lingue devo dirtelo o in quanti modo devo fartelo capire ma io ti amo, Draco.'
'Anche io ti amo, Hermione. Ti ho amata, ti amo e credo proprio che ti amerò per un lungo tempo.'
'Una vita forse?'
'Sarebbe il mio sogno.'
Hermione pensava di essersi scordata del sapore delle labbra di Draco, ma non era così. Conosceva il suo corpo come nessun'altra e non se ne sarebbe dimenticata facilmente.
Finalmente, anche per Hermione e Draco andava tutto bene.

Questa è la fine della storia, spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta, personalmente mi sono divertita a scrivere qualcosa sulla Dramione, che è una delle coppie che amo di più. Grazie a voi che l'avete letta, votata e commentata perché senza il vostro appoggio non avrei trovato questa passione e la voglia di continuare❤️

From hate to love. |Dramione|Where stories live. Discover now