Act:39- Il passato di ''Allen''

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Mi copro il corpo con un asciugamano. Allen ovvero ''lei'' , cerca di indossare le bende per nascondere le sue parti femminili ma ha dei problemi grazie alle ferite.

-Aspetta un momento, voglio aiutarti.- Le dico avvicinandomi. -Posso sapere il tuo nome?- Le chiedo dopo un piccola pausa.

-Ed io posso fidarmi di te?- Allen alza gli occhi verso di me e noto le sue lunghe ciglia nere.

-Solo se mi racconti la tua storia! Ho finito, ora sei piatta come il tavolo- Le dico strigendo le bende.

-Volevi dire, come te!- Aggiunge maliziosamente Allen. -Ti racconto tutto ma non qui, non mi sembra che il posto sia molto adatto per una storia simile...-

Prima esco io dal bagno, stando attenta che Tom non ci sia nei paraggi.

Non voglio immaginarmi la sua espressione, se verrà a sapere che io ed Allen abbiamo fatto la doccia insieme...

Lo vedo in cucina mentre sta preparando la cena. Sento un profumo veramente invitante...

-Cosa stai preparando zio?- Gli chiedo sedendomi al tavolo circolare.

Tom si gira sorridente, continuando comunque a mescolare.

-Ti piace la carbonara?-

-Non sono viziata quando si tratta del cibo!- Gli rispondo con gli occhi fissi sulla padella.

-Anch'io! Ecco perchè ho deciso di vivere con Tom, cucina benissimo. - Dice Allen asciugandosi i capelli biondi con un asciugamano.

Oddio, non ci posso ancora credere che quel bel ragazzo sia una donna, non so se essere delusa oppure felice perchè ho una nuova amica...

Tom emette un suono strozzato. Si gira all'improvviso verso la padella con lo sguardo abbassato. Respira con affanno, non riuscendo a stare fermo almeno per un attimo.

-Tom?- Chiede Allen mentre tocca la spalla di mio zio leggermente però quest'ultimo si allontana da Allen.

-Mi sono scottato mentre cucinavo, niente di che...- Mormora lui. -Ora con permesso, vado in bagno a cercare un cerotto.

Tom esce in fretta dalla cucina mentre io aiuto Allen ad apparecchiare la tavola.

All'improvviso sento delle urla, Allen non sembra per niente sorpresa.

-NOOO, NON SONO GAY!- Percepisco il suono dei mobili sbattuti. -AMO LE DONNE PERBACCO, QUELLE CON BELLE FORME!- E poi tutto viene accompagnato da diversi rumori strani. Spero che non abbia rotto la porta. Ora capisco perchè Allen non voleva parlarmi nel bagno.

Mi metto le mani tra i capelli per l'imbarazzo, quello è mio zio?

-Non preoccuparti fa sempre così.- Mi dice Allen servendomi la pasta.

Io annuisco mangiando.

-Vivete da molto tempo insieme?- Le chiedo mentre la vedo osservare la porta. Sta aspettando l'arrivo di Tom.

-Da circa cinque anni penso...- Lei sobbalza al suono della porta. Tom rientra bagnato fradicio.

-Ho rotto il lavandino.- Dice lui sedendosi accanto a me, ignorando lo sguardo di Allen.

-Domani richiamo l'idraulico.- pronuncia Allen quasi sibilando.

Nessuno parla, ognuno è concentrato al proprio cibo. Allora da quello che ho capito Allen ama Tom e così viceversa, ma per un strano motivo non sono una coppia, ma solo amici.

E come ha fatto a vivere una ragazza per cinque anni ed a nascondere la sua identità? Quanto può essere stupido mio zio?

Aiuto Tom a lavare i piatti mentre Allen si avvia verso la sua stanza.

Love RevengeWhere stories live. Discover now