Act:48-Insieme

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Ha un'espressione fredda, quasi robotica. I suoi occhi non trasmettono nessuna emozione e questo mi spaventa un po'. George avanza di qualche passo, fermandosi a guardarmi, forse per vedere una mia reazione.

-Non avvicinarti a me... - Mormoro mentre indietreggio nella gabbia abbastanza stretta. Per qualche strano motivo ora ho paura di lui.

Sul suo viso inespressivo compare un leggero sorriso divertito. Il ragazzo cammina lentamente.

-Mi hai sentita, George! Non so cosa ti sia preso, ho visto che hai ucciso quelle persone...-

Non ricevo nessuna risposta, lui impassibile mi prende per i capelli.

-Mi fai male, per favore...-

Con violenza mi trascina fuori dalla gabbia.

Chiudo gli occhi per la luce forte mentre George mi fa strisciare lungo il terreno arido. La mia pelle inizia a sanguinare.

-Smettila George!-

Ma lui non ascolta le mie proteste ed urla.

* Se fossi in te, lo prenderei a calci. Perché stai così calma , sciocca?!

Non vedi che sono legata? Non sono untouchable in questo momento, nemmeno tu potresti sfuggirli. Rispondo all'altra Daisy nella mia mente, mentre guardo il ragazzo attentamente.

Non sento nessuna parola provenire da lui. Non lo riconosco più. Cerco di liberarmi inutilmente. Perché è così forte? George si volta e mi colpisce il viso con un pugno.

Cado sulle ginocchia, non posso nemmeno toccarmi la guancia gonfia con queste mani legate...

Alzo gli occhi verso il mio ''amico'' mentre grido furibonda.

-Perché ti comporti così?-

Osservo il suo sguardo impassibile. Vedo un cerchio color ambra all'interno della sua iride... Nella mente mi ritorna il discorso di Tom e Allen nella Radial City... George è manipolato, non può essere lui!

Non può essere quel dolce ragazzo... che proteggeva la bambina tra le sue braccia, colui che mi ha consolata e mi è stato accanto nei momenti del bisogno.

*Meglio definirlo semplicemente il mio cane!

Hai qualche idea intelligente? Al posto di dire parole a vanvera, aiutami ad uscire da questa situazione!

*E così la nerd ha imparato a rispondere, peccato che con gli altri ti comporti sempre da gatta morta, mi disgusti!

Non ho tempo per rispondere perché George affretta sempre di più il suo passo. Di fronte a noi vedo un ampio palazzo. Cerco di mordere la sua mano , ma lui schiva facilmente.

Mi tira con forza, portandomi all'interno di un corridoio illuminato da diverse lampade neon. Tutto quello che ci circonda è di un bianco candido tranne il marmo verde che ricopre il pavimento.

Lui mi appoggia a terra e poi sposta lo sguardo verso la porta automatica. Forse questo è il momento perfetto per scappare, ora che non è attento. Ma prima di alzarmi, lui mi scaraventa violentemente con la faccia sul pavimento. Il sangue mi ricopre il volto, lo colpisco diverse volte con le gambe, ma sembro una formica contro un rinoceronte. Mi sento impotente , tutto quello che provo a fare è inutile! Mentre lui ha la stessa espressione fredda, senza sentimenti.

Il suono delle risate e dei passi si espandono nel corridoio e dopo qualche minuto intravedo degli untouchable aprire la porta.

George fa un lieve inchino, non alzando la sua testa. Impassibile mi trascina verso di lui , obbligandomi ad imitarlo.

Love RevengeWhere stories live. Discover now