Savannah

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L'unica cosa che mi trattiene da commettere un omicidio è solo perché finirei in prigione.
Perché se no Trent Raddox sarebbe già su un letto dell obitorio.
Mi ha spinta e sono caduta in braccio a lui, in aula davanti a un professore questo mi dovrebbe bastare a convincermi a smettere di respirare anche solo la sua stessa aria.

Ma è bastata un'ora insieme a lui che sono di nuovo confusa. Come ci siamo fissati le labbra, non ho fatto  altro che pensare a quel maledetto bacio.
È quando mi ha ricordato di essere "come tutte" che mi sono ricordata dei mille motivi per cui non è sicuramente lui la persona con cui devo iniziare a sbottonarmi ', forse ha solo ragione Dixi devo conoscere qualcuno e provare a lasciarmi andare.
E sono sicura che Trent finirà nel cassetto del dimenticatoio.
Io posso controllare anche questo!

Raggiungo la mensa del campus per pranzo.
Riempio il piatto con la pietanza del giorno e cerco un posto per sedermi, occupo il più isolato e solitario infondo all'angolo.
Come sempre in pochi minuti il mio piatto è vuoto e sono quasi triste che non ci sia Dixi per poter finire anche quello che lei di solito lascia.

Ho 20 minuti prima che la lezione inizi così mi riguardo gli appunti di economia.
Mentre addento una mela alzo gli occhi verso l'entrata della mensa, come se fossero attirati come una calamita Trent fa il suo ingresso con Oustin.
Si spintonano come due ragazzini, noto il sorriso rilassato dello stronzo e non posso fare a meno di constatare che sono rarissimi i momenti da quando ci siamo incontrati in cui è rilassato o semplicemente di buon umore.

Come se ci fosse una connessione tra noi, mi trova e come sempre i miei occhi si intrecciano ai suoi.
Quando mi vede il suo volto da rilassato si tende e diventa serio.
Distolgo lo sguardo per prima e raccimolo le mie cose prima che gli venga in mente di infastidirmi o iniziare con le sue battute a doppio senso, mi alzo e faccio per andarmene quando qualcuno mi picchietta sulla spalla.
Mi volto e mi trovo davanti un ragazzo alto e massiccio, capelli biondi e occhi azzurri.
Indossa una t-shirt bianca che sta benissimo con la pelle un po' dorata classico di uno di qua, i bicipiti però come il resto della pelle in vista non è ricoperta di tatuaggi e ...
No aspetta. Perché diavolo sto pensando a bicipiti tatuati proprio ora?

<<Ciao io sono Matt>> il biondo allunga una mano verso di me , la fisso qualche istante di troppo.
<<Savannah>> e finalmente la stringo.
Ora che il nervoso per aver paragonato una persona di sesso maschile a quell'idiota di Trent sta passando, mi rendo conto che è davvero bellissimo.

<<So che sei nuova>> continua Matt <<ti trovi bene?>> era molto gentile.
<<Mmmh si diciamo che devo ancora adattarmi>> sorrido in imbarazzo, non mi sono resa conto che avevamo incominciato a camminare per la mesa.
Ma mi ero resa conto subito dello sguardo di Trent che era seduto al suo solito tavolo con il suo gregge. Mi stava fissando e io non riuscivo a non lanciare qualche occhiata nella sua direzione. Maledetta me.

<<Non so se lo sai già, ma mercoledì si parte per il Have Fun Brake mi chiedevo se ti avrei trovata li>> non avevo idea di cosa stesse parlando quindi non credo che si sarei andata.
<<Il realtà non ne so niente, quindi credo che salto>> dico gentile.
Mi incammino verso l'uscita, lui accelera il passo per camminare al mio fianco e insiste.
<<Oh andiamo oltre che essere una delle feste più fighe è anche un posto da sogno in cui accamparsi, gli studenti passano metà settimana fino al weekand li.>> sorride ma capendo che non avrei comunque accettato continua <<senti facciamo così, ti lascio il mio numero se cambi idea scrivimi. Io parto mercoledì mattina>>.
<<Non ci rimanere male però se non lo faccio>>. Alza un sopracciglio per la mia risposta <<niente che mi uccida tesoro>> mi fa un occhiolino e se ne va.
Mi rigiro tra le mani il bigliettino con il suo numero e raggiungo l'aula di economia.

Come uno specchio rottoWhere stories live. Discover now