Evoluzione

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Darwin, nel 1859, formulò la teoria dell'evoluzione delle specie, secondo la quale gli esseri viventi sono in grado di mutare parti del loro aspetto e delle loro caratteristiche per rispondere alle esigenze che richiede l'ambiente circostante, in modo da sopravvivere.

Durante tutta la sua giovane vita, Oikawa era stato preso di mira da numerosi individui, solo a causa della sua corporatura esile e dei suoi lineamenti delicati. Era sempre stato capace di tenere testa a quei codardi, eppure Iwaizumi sapeva che stava male per quei commenti, ne era certo perché lo vedeva: scorgeva, in quei suoi occhietti vispi, un ombra oscurare il suo sguardo, come la tetra e costante presenza di insoddisfazione, delusione per ciò che era e ciò che sembrava.

Con l'arrivo dell'adolescenza, Hajime ne era certo, Tooru era entrato nella sua fase di evoluzione: la sua corporatura, per quanto ancora snella e slanciata, si era fatta più robusta, i muscoli pronunciati e i tratti del suo dolce visino più marcati. Assistendo a questa trasformazione giorno per giorno, non sapeva come altro descrivere quei cambiamenti se non con la teoria che a scuola gli avevano fatto imparare a memoria: il castano, per rispondere alle esigenze dell'ambiente circostante e non essere mangiato dai predatori, era riuscito, con tanto allenamento, a dare al proprio fisico quelle fattezze che gli permisero di diventare il ragazzo bello e popolare che avrebbe segretamente voluto essere.

Alle scuole medie, decisero, senza nemmeno aver bisogno di discuterne, di iscriversi al club di pallavolo. Quello sport, col passare degli anni, era diventato sempre più importante per i due, che trascorrevano buona parte del loro tempo libero ad esercitarsi in alzate, schiacciate e ricezioni nel solito parco accanto alla casa di Iwaizumi.

Amarono il tempo alla Kitagawa, che fu il loro campo di addestramento per prepararsi alla vera battaglia, lì forgiarono quel talento innato che permise alla loro futura scuola superiore di diventare tanto rinomata per quello sport. In quel club conobbero Kageyama Tobio, il giovane per ancora poco inesperto alzatore che sarebbe diventato il più grande stimolo per Oikawa per migliorarsi sempre di più.

In seguito si iscrissero all'Aoba Josai, detta anche Seijo, principalmente perché aveva già una buona squadra di pallavolo e siccome, a detta di Tooru, "il colore delle divise era magnifico".

Durante l'estate del loro secondo anno, Hajime si annoiò a morte. Tutti i suoi amici erano andati via, il caldo asfissiante lo rendeva nervoso ed irritabile, sua madre lavorava tutto il giorno e suo zio era fuori città. Stette solo la maggior parte del tempo, girò in bicicletta, si allenò contro il muro di casa sua e comprò un sacco da boxe. In pratica, tentò di rendere quelle giornate di solitudine il meno monotone possibile.

Grazie ai moti celesti, per fortuna, anche quel tedioso periodo trascorse ed arrivò, finalmente, il primo giorno di scuola dopo quelle tremende vacanze. Ok, probabilmente era l'unico in tutta la scuola ad essere così entusiasta dell'evento, ma nessuno di loro era stato costretto a dare un nome alle macchie sul soffitto per non annoiarsi!

Appena giunto davanti all'edificio, in anticipo come sempre, si diresse senza alcuna esitazione verso i suoi compagni: Hanamaki e Matsukawa o, come li aveva soprannominati il loro alzatore, Makki e Mattsun.

Erano due ragazzi tranquilli, nonostante spesso si divertissero a sbeffeggiare i loro amici. Lui e il castano li avevano conosciuti al club di pallavolo, solo in seguito si erano resi conto di frequentare il loro stesso anno. Subito erano andati d'accordo: la loro era un'amicizia semplice, spontanea, di quelle in cui si sa di voler bene agli altri ma non si ha bisogno di esprimerlo a voce.

Stavano discutendo degli assurdi compiti che aveva assegnato loro l'insegnate di giapponese, quando Takahiro smise immediatamente di parlare, fissando qualcosa oltre la spalla di Iwaizumi. -Guarda! C'è il tuo caro Shittykawa!- Esclamò, accostandosi a lui e indicandogli la direzione da cui ancora non aveva distolto lo sguardo.

~❀ «Baciami ancora» Iwaoi ❀~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora