Capitolo 69 "Buone e cattive notizie"

968 54 26
                                    

"Harry!" La prima cosa che vide quando rinvenne fu il volto teso di Hermione.
"Ci hai fatto prendere un bell'accidente, amico" disse Ron, rilassandosi sul sedile.
Remus era in piedi vicino a lui e gli tese una mano per aiutarlo a rialzarsi. Sembrava sollevato, ma non commentò.
"Ecco qui, Harry. Mangia, ti farà stare meglio." Gli porse qualcosa avvolto nell'alluminio.
"Di cosa si tratta?"
"Cioccolata"
Ci fu un momento di silenzio.
"Quello era-"
"Sì, lo era" Remus interruppe la domanda di Harry sul nascere.
Dopo aver staccato un morso alla cioccolata che Remus gli aveva dato, si sentì più lucido. Diede un'occhiata ai suoi amici. Neville era particolarmente pallido, mentre Ron ed Hermione sembravano più preoccupati per lui che per loro stessi. Ginny, invece, stava tremando come una foglia in un angolo, terrorizzata, pallida da far paura.
"E-era un buon patronus, Remus" mormorò cercando di farsi forza sulle gambe. Si alzò piano, utilizzando la parete dello scompartimento come appoggio.
Remus le sorrise incoraggiante.
"Grazie, Ginny. Ecco, prendi, prendetene tutti un morso. Io vado a controllare che tutti stiano bene e..."
"Vengo con te"
"No, Harry, non lo farai. Apprezzo il pensiero ma me la caverò, pensa a riprenderti adesso"
Remus fece per uscire dallo scompartimento.
"Aspetta." Harry si fece pietà da solo per quanto la sua voce sembrasse supplicante. "Se dovessero tornare?"
Remus si voltò, sorridendogli incoraggiante.
"Non lo faranno. Va tutto bene, Harry, il tragitto riprenderà presto"

Uscito Remus anche Ginny e Neville se ne andarono, lasciando Harry, Ron ed Hermione a fissarsi.
"Quindi nessuno di voi è svenuto"
"No, ma..."
"Ma qualcuno ha urlato, una donna"
"Nessuno ha urlato, Harry" Lo interruppe Hermione, che sembrava preoccupata.
Ron sembrava troppo perso nei suoi pensieri per prestare attenzione.
"I dissennatori li odio, con tutto me stesso."
"Sarebbe assurdo non farlo"
"Pensate che stessero cercando Sirius Black?"
"Perché venire qui, altrimenti?"
"Avrebbero potuto cercare chissà chi altro"
"Non essere ridicolo, Ronald"
"Non sono ridicolo"
Harry fissò fuori dal finestrino, vedendo l'oscuro essere allontanarsi.
Dovette concordare con Ron, i dissennatori erano piuttosto detestabili.
"Penso che andrò a darmi una sciacquata"
"Sei sicuro di stare bene, Harry?"
"Sì, Hermione, sto bene."

Uscì dallo scompartimento, e con vergogna si accorse che le sue mani stavano tremando. Quel grido continuava a rimbombargli in testa, agghiacciante e soprattutto familiare
Si diresse verso il bagno, desiderando solo un po' di pace.
Il treno riprese a muoversi lentamente e lui si appoggiò alla parete.
"Come stai?"
Remus gli si accostò silenziosamente, appoggiandosi accanto a lui.
"Stanno tutti bene?"
"Sì, nessuno si è fatto del male. Ho incontrato una bambina dai capelli biondi che sembrava piuttosto sconvolta, continuava a ripetere qualcosa su sua madre. Aveva degli orecchini a forma di ravanello, era molto dolce."
"Bene." tagliò corto Harry, desiderando solo un po' di silenzio. Il suo stomaco si accartocciava al pensiero di quell'urlo e tutto ciò che desiderava era silenzio, o la sua testa sarebbe probabilmente esplosa. A quello, andava aggiunta la vergogna di essere stato l'unico a svenire. Evidentemente non era forte come i suoi amici, e la cosa lo metteva piuttosto a disagio. Aveva visto lo sguardo di pietà che si erano scambiati Ron ed Hermione quando lui si era diretto fuori, e non gli era piaciuto per niente. In più, per la prima volta da molto tempo, si sentiva terrorizzato. In genere quando aveva paura era comunque attraversato da una specie di adrenalina, ma in quel momento si sentiva solo svuotato.
"Cosa hai sentito quando loro si sono-"
"Devo usare il bagno"
Remus rimase un attimo in silenzio, evidentemente incerto se insistere o meno.
"Ti conviene prendere la divisa allora, il macchinista ha detto che presto saremo arrivati."

Una folla di ragazzi ridenti scese dall'Hogwarts Express, l'attacco dei dissennatori ormai dimenticato. Hermione prese sotto braccio Ron ed Harry, guardando Remus allontanarsi verso Hagrid per salutarlo e poi dirigersi verso il castello.
"Ma chi si vede! I miei tre studenti preferiti!"
"Hagrid!" Hermione gli corse in contro, ridente, e gli gettò le braccia al collo. Hagrid la sollevò da terra, per poi rivolgersi a Ron ed Harry. Sembrava emozionato.
"Vi aspettano grandi novità quest'anno ragazzi, grandi novità."
"Speriamo siano migliori di un basilisco nelle tubature" borbottò Ron ad Harry, che dovette reprimere una risata.
"Seguitemi, seguitemi, c'è una carrozza proprio qui. Io ora devo occuparmi dei nanetti del primo anno, ma ci vediamo al castello."

Per la prima volta dopo l'attacco dei dissennatori Harry si sentì bene. Era bello stare nella carrozza con Ron ed Hermione, le due persone che più amava. La pioggia inoltre si era calmata e le stelle stavano cominciando a mostrarsi.
Scesi dalla carrozza, i tre si diressero verso la Sala Grande, dove gli alunni del primo anno sarebbero entrati pronti per essere smistati.
"Quanto ci vuole ancora?" si lamentò Ron guardando la fila di bambini che scorreva lentamente. Fissava il suo piatto vuoto con tristezza, ed Hermione lo rimproverò.
"Non ricordate come è stato emozionante quando è toccato a noi?" chiese, con sguardo perso.
"Io ricordo bene che siamo stati molto più veloci"
"Zitto, Ronald!"
Finalmente, una certa Christine Zhang venne smistata in Tassorosso e Silente si alzò in piedi.
"Non voglio rubare molto tempo al vostro banchetto, ma ci sono alcuni annunci che sento di dover fare prima dell'inizio dell'anno scolastico" disse, sorridendo incoraggiante come sempre.
"Maledizione!" si lamentò Ron mentre Silente elencava la lista di regole della scuola, come faceva ogni anno. Harry, tuttavia, non poteva non sorridere guardando Remus che cercava di fingersi distratto. Stava arrossendo a testa basta nascosto dietro al calice e, prima che Silente annunciasse i nuovi insegnanti spostò in modo spontaneo lo sguardo per il tavolo di grifondoro, percorrendolo fino a che i suoi occhi non si posarono su Harry. Harry alzò la testa e gli fece un cenno di incoraggiamento con entrambi i pollici alzati.
"Alla cattedra di difesa contro le arti oscure, salutate il professor Lupin." Il tavolo dei grifondoro, istruito attentamente da Fred e George, si alzò trionfante battendo le mani. Remus si limitò ad un breve inchino e poi si rimise a sedere accanto a Piton, che sembrava avesse appena ricevuto la peggiore notizia del mondo. "E alla cattedra di cura delle creature magiche, quest'anno avremo il buon Rubeus Hagrid."
Ci fu un istante di silenzio nella sala grande, e Hagrid, che si era alzato, parve molto a disagio. Poi, dai tavoli di grifondoro, corvonero e tassorosso si alzò il più grande fragore che Harry ebbe mai sentito in quella stanza. Tutti erano in piedi e battevano le mani, al settimo cielo, perché tutti sapevano che Hagrid dava anima e corpo a quella scuola e dunque se lo meritava. Certo, tutti tranne il tavolo dei serpeverde, dove però qualcuno si era messo ad applaudire, solo in modo più composto.
"Ma ora, passiamo ad annunci meno piacevoli."
E a smorzare l'atmosfera che si era creata, Silente annunciò che quell'anno i dissennatori si sarebbero aggirati per il castello per dare la caccia a Sirius Black, affiancati dagli auror. Ad Harry era improvvisamente scomparso l'appetito.

La famiglia PotterWhere stories live. Discover now