Capitolo 7 "Un incontro inaspettato"

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"Piacere, io sono Harry Potter." si presentò stringendole la mano, in modo educato.
"Io sono Hermione Granger." lo salutò lei, facendo un bel sorriso.
"Quanti anni hai?" chiese Harry con un sorriso.
"Dieci." ripose la piccola.
"Anche io." rispose Harry. "Li compio oggi."
"Auguri!" gli disse Hermione ma, dato che si spensero le luci che annunciavano l'inizio del film, smisero di parlare. 

Harry notò, con sorpresa, che più Hermione mangiava i pop-corn più essi crescevano di numero, invece di diminuire. 'E' una strega' si disse ma non essendone sicuro decise che, una volta finito il film, le avrebbe parlato. Cominciò a ragionare... se fosse stata una nata babbana, dato che avevano la stessa età, sarebbero andati insieme ad Hogwarts... Magari sarebbe stato bello provare a fare amicizia con la ragazza.

Lui non trovava il film molto spaventoso ma Sirius e suo padre, non essendo abituati al 3d, si nascondevano dietro e poltrone davanti o infilavano la testa nei pop-corn. Ad una scena particolarmente spaventosa Hermione strinse con uno scatto la mano di Harry.
"Scusa. Non volevo, mi sono spaventata." disse arrossendo. 
"Non preoccuparti. Possiamo andare fuori, c'è un parco qui davanti. Sai... sono davvero imbarazzanti." disse poi facendo un cenno verso Sirius, che aveva i capelli rossi unti di pop corn, e suo padre che ora stavano stringendo uno Remus e l'altro Lily che alzavano gli occhi al cielo.
La bimba scoppiò a ridere.
"Va bene." disse con un gran sorriso.

"Mamma... io ed Hermione andiamo a giocare al parco qua davanti." disse Harry e Lily annuì, guardando ancora male suo marito.
I due bambini uscirono dal cinema e andarono sulle altalene del parco.
"Allora... ti capita mai di far accadere cose strane... magiche, direi... intorno a te?"  le chiese Harry.
"Come fai a saperlo?" gli chiese Hermione, di scatto. Harry le porse un fiore che, nelle mani di Hermione, cominciò ad aprirsi e a chiudersi.
"Sei una strega!" esclamò Harry con un gran sorriso.
"Non è una cosa carina da dire!" protestò lei.
"Oh, no... Non intendevo quello, scusami. Non una strega perchè sei brutta ma perchè puoi fare magie. Anche mia madre è una strega e io sono un mago." disse lui.

"Sei sicuro? Mi stai facendo uno scherzo?" domandò Hermione spalancando gli occhi.
"No! Aspetta dammi quel fiore." disse e nelle sue mani cominciò di nuovo ad aprirsi e chiudersi.
"Andiamo dai miei genitori. Dobbiamo parlare." le disse di nuovo. Hermione lo seguì, con un gran sorriso, e tornarono nel cinema.
"Mamma... dobbiamo andare!" disse Harry.
"Cosa? Il film non è ancora finito!" disse lei lanciando un'altra occhiataccia a Sirius e a James.
"Lo so. Mamma! Lei è una nata babbana." le sussurrò indicando la bambina che osservava ad occhi sgranati i genitori di Harry.
Lily la fissò e poi si rivolse a Sirius e James.
"Andiamo idioti. Harry ha appena conosciuto una nata babbana." disse Lily. I due, seguiti da Remus, si alzarono di scatto. 

"Scusate... signori... dovreste venire a casa nostra per un'oretta. Dobbiamo parlare di una questione importante." disse Lily rivolta ai genitori della ragazza. Loro fissarono Hermione che gli bisbigliò qualcosa all'orecchio e si alzarono. Insieme la famiglia Potter e la famiglia Granger uscirono dal cinema per imboccare la strada che portava a Grimmauld Place ma poco prima dell'ingresso Sirius se ne andò dicendo che aveva un impegno con sua moglie. Quando entrarono in casa però li accolse il grosso cane nero che Harry conosceva bene. 

"Ciao Felpato!" disse facendogli i grattini dietro l'orecchio. Sirius scodinzolò.
"E' davvero enorme! Io invece ho un gattino." disse Hermione. Prese dalla sua borsa un portafoglio con il disegno di vari libri e lo porse a Harry. Nella foto c'era un piccolo gatto soriano. 
"E' davvero adorabile!" disse Harry mostrando la foto alla versione canina di Sirius. Sirius la prese con la bocca e la morse a metà.
"Ma sei scemo o cosa!?" lo sgridò Harry incrociando le braccia al petto. "Scusalo Hermione, sa che non... deve farlo." disse Harry lanciando a Sirius un'occhiata arrabbiata.
"Non ti preoccupare... ne ho altre a casa. Infondo è solo un cane..." disse Hermione. Come no... pensò Harry.
"Mentre i nostri genitori parlano vieni in camera mia... Penso tu abbia qualche domanda." disse Harry con un sorriso. Hermione lo seguì nella sua stanza.

"E' davvero bellissima!" esclamò sedendosi sul letto.
"Felpato... fuori dai piedi." disse Harry. Sirius gli ringhiò.
"Harry fallo restare... è solo un cane." disse lei sorridendogli. Sirius scodinzolò e si sedette accanto ad Hermione sul letto, leccandole le mani. Lei lo accarezzò con dolcezza.
Harry sbuffò. 
"Allora... mi piace l'affresco. Mi immagino che i cervi siate tu e i tuoi genitori. Il cane e il lupo invece chi sono?" domandò lei.
"Allora... il cane rappresenta il nostro Felpato ma anche mio zio." spiegò Harry.
"E quale era degli altri due?" domandò.
"Quello che se la faceva addosso con la faccia nei pop-corn. Dai capelli rossi... Il cugino di mia madre, mio 'zio' John" disse e Hermione scoppiò a ridere. Sirius nel frattempo ringhiò. "E il lupo invece è l'altro ragazzo. Si chiama Remus Lupin e lui vive con noi." continuò.

"Come si è fatto tutte quelle cicatrici?" chiese lei.
"Non me l'ha mai raccontato." rispose Harry distogliendo lo sguardo.
"Raccontami qualcosa del mondo della magia." disse lei.
Harry gli raccontò di Akaban, di Hogwarts e del ministero. Di Diagon Alley, Hogsmade e di tutto ciò che gli veniva in mente. Anche del Quidditch, ovviamente.
"E' fantastico! Ora però devo andare mi dispiace, sento i mie genitori che mi chiamano." disse lei. Lo abbracciò e dopo averlo salutato andò all'uscita. Harry rivolse la sua attenzione al cane che intanto era tornato in forma umana.

"Mi spieghi perchè diavolo lo hai fatto?" domandò arrabbiato.
"Era solo una stupida foto." disse lui scrollando le spalle.
"Sirius." lo richiamò arrabbiato.
"Che c'è?" ringhiò lui.
"Mi fai un favore? Com'è che si dice? Prendi le tue cose e esci da questa stanza!" disse Harry arrabbiato. Sirius parve rifletterci un attimo poi andò da Harry e lo afferrò per le spalle portandolo fuori dalla porta. Harry prese a ridere e a scalciare fino a che Sirius non lo riportò dentro.
"Okay... non ce la faccio ad avercela con te. Comunque accetto le scuse." disse ridendo.
"Io non ti ho chiesto scusa!" esclamò lui.
"A tuo modo sì. Ma non dovevi stracciare quella foto solo perchè ho detto che trovavo adorabile quel gattino! Mica ti sbattiamo fuori dalla porta per comprare un gatto!" esclamò Harry ridendo.

"Io non ero geloso." disse lui imbronciato.
"Certo!" esclamò Harry. 
"Allora... tra solo un anno andrai ad Hogwarts. Sei pronto?" domandò Sirius. Harry annuì con un gran sorriso.
"Staremo sicuramente meglio senza di te!" disse lui.
"Come no! Soprattutto tu!" disse Harry facendolo sorridere.
"Come fai a esserne sicuro?" chiese alzando il sopracciglio.
"A chi non mancherebbe il figlioccio migliore del mondo?" domandò Harry e abbracciò Sirius.
Lui scosse la testa. 
"Torniamo di sotto?" chiese Harry. Sirius sorrise e lo accompagnò giù.


La famiglia PotterWhere stories live. Discover now