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I giorni passano velocemente e siamo arrivati da poco a Monaco.
La partita per i quarti di finale si avvicinava sempre di più.
La nostra nazionale si dovrà sfidare con il Belgio e tutti sono più tesi del solito.
In questi giorni non ho avuto più l'occasione di stare da sola con Pessina.
L'unico momento in qui ci vedevamo era nei soliti punti di raccolta ovvero a cena, a colazione e a pranzo.
Ci siamo scambiati qualche messaggio, ma nulla di serio.
Non sento più quell emozione che provavo poco tempo fa.
Forse le mie teorie sul fatto che per lui non contavo nulla erano vere.
Sembra che tutto d'un tratto abbia completamente perso l'interesse che forse aveva nei miei confronti.
Arriviamo allo stadio e mentre i ragazzi vanno a prepararsi per scendere in campo a fare il riscaldamento io vado a vedere lo stadio.
Si stava già iniziando a riempire e l'atmosfera già si inizia a percepire.
Il mister mi fa vedere dove sedermi e nel frattempo leggo anche la formazione.
Mio fratello non avrebbe giocato oggi, quindi mi metto ad aspettarlo.
Dopo una mezz'oretta abbondante la partita inizia ed ero tranquilla sapendo che mio fratello era vicino a me, ma mentre i ragazzi che stavano in panchina arrivano Pessina si siede al posto di mio fratello.

Sara: è occupato
Matteo: questo è il mio posto

Mi dice con un tono strano, quasi come se fosse arrabbiato con me.
Non avevo per niente voglia di rovinarmi la serata, quindi mi alzo e vado a sedermi vicino a mio fratello.

Sara: che scorbutico
Alessandro: con chi celai ora?
Sara: Pessina
Alessandro: che ti ha fatto?
Sara: nulla tranquillo

Mi dice di seguire la partita e così faccio.
Nicolò segna e tutti esultiamo.
Dopo qualche minuto anche Lorenzo segna, la gioia è immensa.
Finché non danno un rigore e Lukaku segna, ma alla fine vinciamo noi per un goal di vantaggio.
Tutti si abbraccione ed esultano correndo per il campo.
Io inizio ad andare sul bus insieme allo staff del mister ed aspetto mio fratello.
Arriva Matteo e nuovamente si siede accanto a me.

Sara: ma lo fai apposta?
Matteo: a fare che
Sara: a sederti sempre al posto di mio fratello
Matteo: perché sei così acida con me?
Sara: ah io, che coraggio!
Matteo: okay okay, penso sia il momento di parlare
Sara: con te ora non ci voglio parlare

Dico mentre mi alzo e vado a sedermi da un'altra parte.
Mi appoggio al finestrino e mi addormento.
Mi sveglio perché mio fratello mi stava chiamando a bassa voce, sentivo che mi diceva che eravamo arrivati.
Apro gli occhi e sbadigliando cerco di scendere dal bus.
Salgo in stanza e mentre mi metto il pigiama, mio fratello va ancora in stanza con i suo compagni.
Sembra un déjà-vu, ma non lo è tutte le sere va dai suoi compagni e mi lascia da sola.
Non posso di certo fargliene una colpa, io dormo!
Mi sistemo tra le coperte e sento bussare alla porta.
Mi alzo e chiedendo chi è sento rispondere "io" ed al riconoscimento di quella voce alcuni brividi mi attraversano il corpo.
Apro la porta e lui rimane fermo a guardarmi.

Sara: beh?
Matteo: posso?

Annuisco e lui entra in camera, lasciando chiudere la porta alle sue spalle.

Matteo: dobbiamo parlare...
Sara: parla allora
Matteo: penso che tra di noi non possa funzionare
Sara: beh lo hai capito solo ora?
Matteo: si... Tu dopo quel pomeriggio non mi hai cercato più
Sara: ah perché tu a me si..

Mi prende per la mano e mi fa sedere sul letto, mi alza le gambe e me le fa appoggiare sulle sue e mi guarda intensamente negli occhi.

Matteo: lo vedo dai tuoi occhi che provi qualcosa per me
Sara: smettila
Matteo: no, non mi arrenderò finché tu non sarai mia
Sara: ma non hai appena detto che tra noi non funziona?
Matteo: tu mi fai impazzire il cervello

Si avvicina al mio viso e mentre cercava di baciarmi, io lo fermo.

Sara: fermo
Matteo: cosa c'è?
Sara: non voglio che facciamo come l'altra volta, voglio solo che tu sia sincero
Matteo: mi piaci tanto, che altro devo dirti..
Che mi attrai? Che quando ti guardo faccio pensieri strani?
Sara: ehm, okay piantala
Matteo: rilassati, lo so che lo vuoi anche tu
Sara: no Matteo, forse non vogliamo le stesse cose
Matteo: invece mi sa di sì

Appoggia la sua mano sul mio viso e sta volta non riesco a fermarlo, mi bacia.
Ovviamente le sue labbra mi sono mancate, ma non glielo avrei mai confessato.

Matteo: mi piaci davvero tanto...

Mi dice con le nostre fronti che si toccano.

Sara: anche tu...
Matteo: davvero?

Annuisco e lui sorride.

Sara: aspetta però...
Matteo: che c'è ora?
Sara: non può funzionare però...
Matteo: se ti piaccio funzionerà eccome, sono un bravissimo corteggiatore lo sai?
Sara: ora lo so

Lui ride e dicendomi che non dovevo preoccuparmi a tutto ciò che ci circondava e che dovevo lasciarmi andare.
Mi bacia nuovamente.

Matteo: voglio che tu sia solo mia...
Sara: come?
Matteo: hai capito..

Sorrido e lui ricambia.

Sara: mio fratello si infurierà con te.. lo sai vero?
Matteo: non mi importa di tuo fratello, se io voglio te farò di tutto per averti
Sara: Matteo....
Matteo: smettila di chiamarmi così
Sara: ma è il tuo nome
Matteo: okay, sforzati e chiamami Teo
Sara: va bene Teo..
Matteo: uhm ridillo, per favore
Sara: va bene Teo...
Matteo: questo è già un primo passo per la nostra relazione..
Sara: come scusa?
Matteo: allora non mi ascolti quando parlo!
Sara: si si... che ti ascolto.. ma mi sembra tutto surreale..
Matteo: piccola, stai tranquilla

Mi sussurra sfiorandomi il fianco e abbracciandomi.
Ho dei brividi per tutta la schiena che mi fanno completamente perdere il sennò.
Lui mi guarda in un modo che non mi era mai capitato prima.
Si avvicina e mi bacia ancora.

Sara: Teo...
Matteo: si piccola?

Lo bacio io, sta volta.
Era irresistibile...
Mi fa andare gli ormoni a mille..

Sara: non andartene...
Matteo: vuoi che stia qui con te?

Annuisco.
Lui sorridente manda un messaggio a mio fratello che subito corre qui.
Sento aprire la porta e Matteo mi sussurra di far finta di dormire.
Lo ascolto e mio fratello non sbraita.

Alessandro: che cazzo ci fai li?
Matteo: stavamo parlando e si è addormentata
Alessandro: Pessina se le fai del male io dopo ti faccio il male che le hai fatto provare indietro, sappilo
Matteo: Alessandro mi conosci... Nessun'altra mi guarda come fa tua sorella, voglio lei..
Alessandro: vacci piano
Matteo: ci sono già andato piano...
Alessandro: cosa stai dicendo?
Matteo: che penso di amare tua sorella
Alessandro: pensi?
Matteo: si, beh.. ci siamo baciati
Alessandro: lo sapevo, tu quella sera eri qui con lei..
Matteo: si
Alessandro: che nervi, odio le bugie, meglio che me ne vado

Matteo si alza e va da mio fratello per farlo calmare.

Matteo: non arrabbiarti con lei, non centre nulla lei... All'amore non si comanda, no?
Alessandro: si, ma non avevate motivo di nascondermelo
Matteo: aveva paura che tu ti arrabbiassi, ed io le ho detto di non dirti nulla..
Sta sera mi ha chiesto di restare con lei.. non ho potuto dirle di no..
Alessandro: okay, sappi che lei è una delle persone a cui tengo di più al mondo e sei la fai stare male giuro che
Matteo: non c'è bisogno Alessandro, voglio solo che lei stia bene

Facendo finta di dormire mi addormento veramente.
Finché non sento Matteo tornare sul letto.

Quando meno te lo aspettiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora