Capitolo uno.

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Io, la più sfigata sorella gemella di un figo della madonna di sto mondo.
Stavo aspettando che mio fratello tornasse dal tour, non lo vedevo da un po', e da sorella gemella mi mancava anche tanto, nonostante i litigi e il suo pessimo comportamento nei miei confronti.
Appena Sammy entrò dalla porta seguito dai miei genitori tutti gridarono "sorpresa!", sai che bello....
Lui entrò, salutò tutti i suoi amici e per ultimo arrivò da me e mi riservò il più caldo abbraccio che da parte sua avevo mai avuto. Appena fu assorto abbastanza dai suoi amici andai di sopra, in camera mia, o meglio, nostra. Condividevamo la camera perché la nostra casa era abbastanza piccola anche se i nostri genitori ci avevano riservato la camera più grande del primo piano almeno.
Appena entrai ricordai immediatamente di quando eravamo bambini, eravamo fratelli gemelli felici e con tanti amici anche se lui era sempre stato geloso dei suoi, soprattutto di Nate, il suo migliore amico. Poi iniziarono a passarmi davanti gli anni più recenti, di solito ci si aspetta che con i fratelli si abbia un grande rapporto ma con Sammy non avevo, purtroppo, questo rapporto. Lui era il più geloso di tutto i fratelli, ma ahimè, non di sua sorella.. Non voleva che stessi con i suoi amici più stretti, non voleva che stessi con lui a scuola e iniziò a darmi dei soprannomi solo perché ero abbastanza in carne e non ero come tutte le sue perfette fidanzate e come lui voleva che fossi.
Mi guardai allo specchio poi guardai una delle foto più vecchie appese su di esso e notai il grande cambiamento, ero cambiata molto da quando lui se n'era andato, a partire dalla corporatura.
Lui non sapeva e non doveva sapere che avevo avuto alcuni problemi a causa di quei suoi comportamenti ma con ciò ero comunque felice con lui e non volevo fargli vedere che stavo male.
Appena i suoi amici se ne furono andati mi feci una doccia e scesi in salotto:
- Allora com'è stato il tour? - chiesi interessata, lui rispose con un grande sorriso,
- Bello, ci siamo divertiti un casino e abbiamo anche fatto parecchi casini - finì ridendo, la sua risata era tra le più calorose che io avessi mai sentito, mi piaceva sentirlo ridere.
- Ho visto un po' di foto tra Twitter e Facebook, immagino quanto abbiate fatto casino tra tutti ragazzi.. -, poi mi riabbracciò, wow non lo aveva mai fatto.
- Mi sei mancata maialino - disse forse con dolcezza ma mi dava troppo fastidio quel nomignolo.
- Smettila di chiamarmi così Samuel. - dissi seria, lui si scostò e si sedette sul divano alla quale ero appoggiata.
- Oh ragazzi siete qua - disse mamma entrando nel salotto.
- Dove volevi che fossimo? - chiesi retorica, lei mi lasciò perdere e disse: - Ecco volevo dirvi che quando Sam andrá a Los Angeles tu, Rose, lo seguirai per tutte le vacanze estive - rimasi parecchio sorpresa da quelle parole, ero incredibilmente entusiasta di vedere finalmente LA ma avevo terribilmente paura di ciò che poteva succedere.
- Aspetta cosa? - disse Sam prima di lasciarmi parlare, - Lei non può venire con me, ci sono i miei amici là - disse turbato.
- Sam non fare il bambino, sei ancora geloso di loro? Ti vergogni di tua sorella? - lo rimproverò mamma.
- Si, No, cioè mamma ha diciannove anni potete anche tenervela voi o mandarla da qualche altra parte, tipo dagli zii..- stava parlando di me come se fossi una cosa da portare di qua e di là...
- Anche tu hai diciannove anni cretino - gli dissi, - Non mi avvicinerò ai tuoi amichetti - lo rassicurai e lui mi fulminò.
- È già deciso Sam, dobbiamo fare dei lavori sulla casa, noi staremo dai vicini e voi starete a Los Angeles, non fare storie - disse mamma ritornando il cucina.
- Quando partiamo? - chiesi soddisfatta quando lei se ne andò.
- Tra due giorni Rose, non iniziare a pressare..- disse, poi accese la TV. Simpatico.

Guardai l'orario ed erano le nove, avevamo mangiato, se così si può dire da parte mia. Durante tutta la cena mi sentii gli occhi di mamma perforarmi perché non voleva che mio fratello sapesse, quando finii il primo erano le otto e mezza e presi come scusa che dovevi uscire con la mia amica Lucy quindi dovevo prepararmi, appena scesi Sam mi venne in contro.

- La Rose di quando sono partito non avrebbe mangiato solo il primo - sussurrò,
- La Rose di quando sei partito è stata seppellita mentre eri tra Los Angeles e il tour - dissi, poi uscii.

Andai dritta da Lucy, una delle mie amiche di infanzia, -Ho visto che è tornato quel...- la fulminai all'istante, -... Simpaticissimo ragazzo di tuo fratello - Risi e lei fece lo stesso,
- Si è tornato e volevo dirti che tra due giorni parto con lui per Los Angeles - dissi,
- E me lo dici così? Se non vuoi andare mi offro al posto tuo - disse seria ma poi scoppiò di nuovo a ridere.
- Non è che non mi va di andare ma sai come stanno le cose con mio fratello Lucy - le risposi, non ritornammo più sull'argomento perciò andammo avanti a parlare di Los Angeles e di quanto sarebbe stato bello andarci insieme.

Tornai a casa verso mezzanotte ma vidi già tutte le luci spente, cercai di fare meno rumore possibile ed entrai in camera, presi il pigiama e mi cambiai li, non curante se ci fosse anche mio fratello, entrando in bagno andai a sbattere contro il letto di Sam
-Porca di quella puttana che male - urlai, Sam disse qualcosa prima di accendere la luce.
- Cosa stai facendo? - chiese,
- Il tuo letto è in mezzo alle palle -
- Se sei stupida non è colpa mia, fortunatamente che ho già detto agli altri che sei un disastro e stiamo in due stanze separate - disse per poi rimettersi sotto le coperte, entrai in bagno, mi lavai i denti e tornai in camera, prima di addormentarmi spensi la luce e sussurrai:
- Sammy? -
- Che vuoi?- rispose acido
- Non mi vuoi con te vero? -
- Ti sbagli, sono felice di passare un po' di tempo con te, buonanotte -

Evidentemente non voleva dilungarsi sull'argomento e mi addormentai con il sorriso stampato in faccia.

Best Mistake (n.m.)Onde histórias criam vida. Descubra agora