Capitolo trentadue.

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Appena aprii la porta non riuscii a pronunciare parola, avevo la mano intrecciata in quella di Nate e sapevo che sarebbe andata male perché già subito mio fratello era davanti al divano che fissava le nostre mani, non volevo lasciarlo.

- Ciao - dissi abbozzando un sorriso, abbassai lo sguardo perché non riuscivo a guardarlo negli occhi
- Ciao - disse lui con voce turbata
- Oh ciao ragazzi!- disse felice Mahogany guardandoci
- Dove siete stati?- chiese Sam continuando a guardarci, mi stava mettendo a disagio, troppo disagio.

In poco tempo anche Shawn, Johnson, Taylor e Matthew vennero ad assistere alla nostra scena, sapevo che Sam ne stava per fare una, attorno a lui era come se ci fosse un vortice di rabbia e varie altre emozioni

- Siamo stati in giro - dissi alzando le spalle
- Tu non capisci Sam - disse Nate alle mie spalle, forse anche lui voleva cercare di spiegargli la situazione ma era ormai un duello tra me e lui, era con me che lui ce l'aveva veramente perché gli avevo rubato il suo migliore amico
- Tu stai zitto che in questo momento non ti do un pugno per principio. - disse indicandolo, lui alzó le mani in segno di arresa
- Stamattina quando non ti ho trovata in casa al mio risveglio non ci ho dato molto peso ma appena ho visto che nemmeno Nate c'era e che non rispondevate al cellulare ho capito, stavate insieme veramente. Un po' me n'ero accorto perché non ho gli occhi nel culo, sparivate sempre in qualsiasi momento ma la cosa che mi ha dato più fastidio forse è che tu prima di stare con lui ti sei fatta passare Kenny e Liam e mi fai veramente schifo. - disse guardandomi negli occhi e avvicinandosi a me, le nostre mani si erano staccate ed io ero rimasta impietrita, lui aveva capito tutto forse dall'inizio ed io ad impulso gli diedi una sberla
- Sei un tale stronzo, non sei proprio cambiato, è da sempre che mi allontani da tutti i tuoi amici, è da sempre che mi allontani anche dai miei amici. È da quando ho tredici anni che provo qualcosa per Nate e sai perché sono stata con Kenny e Liam? Perché amavo Nate e cercavo di dimenticarlo e loro lo sanno. - dissi
- Io non ti allontano da nessuno proprio! -
- Ah no? Quando avevo tre anni? Quando hai allontanato Nate da me perché stavo piangendo? Dove li hai lasciati quei momenti? Dimenticati? - lui non disse niente non feci in tempo a girarmi che avevo la sua mano sulla faccia e bruciava, eccome se bruciava.
- Mavvafanculo!- urlai.

Dopodichè aprii un varco tra i ragazzi e me ne andai in camera, la chiusi alle mie spalle e regnó il silenzio, mi buttai sul letto e restai lì, ferma, per forse troppo tempo prima che le mie lacrime scendessero.
Mi sentivo male, ero incompresa dal mio fratello gemello la persone che forse doveva capirmi più di qualsiasi altro.

- Posso?- chiese qualcuno
- Vieni Nate.- dissi asciugandomi le lacrime e sedendomi sul letto
- Che ti ha detto giù? - chiesi curiosa, intanto lui si sedette vicino a me
- Che non dovevo mettermi con te, che l'ho tradito e ha iniziato ad insultarmi - disse, intrecció le nostre mani e mi sentii viva di nuovo
- Non piangere dai. - disse per poi darmi un piccolo bacio sulle labbra per poi essere interrotti da Sam.

- Posso parlarle? Solo? - chiese poi, Nate si alzó e andó fuori,
- Da quanto state insieme?- chiese sedendosi sul letto, io mi allontanai
- Da due settimane o di più - dissi, lui mi stava osservando, forse voleva capire qualcosa o forse no, sta di fatto che mi stava guardando come se ad un tratto dovessi digli qualcosa ma non avevo niente da dirgli.

- Non voglio che stiate insieme. - disse
- Troppo tardi. -
- Sai com'è lui, è il tipo da una botta e via non è uno da relazioni stabili, non voglio che ti faccia del male. - disse
- Non è lui che mi sta facendo del male ora, poi a me piace e so che è molto di più che una cotta perché lo amo veramente e credo che la cosa sia proprio ricambiata. Non so perché tu non vuoi che stiamo insieme ma fattene una ragione. - dissi guardandolo negli occhi
- Tu non sai quanto possa essere difficile con le fan dopo, ti insulteranno e non credo che per te sia semplice - disse
- Se credi veramente di farmi paura così ti sbagli Sam e non fare come se fossi quello che c'è stato sempre per me soprattutto in quel periodo. - gli dissi per poi alzarmi
- Puoi andartene ora?- chiesi gentilmente, lui si alzó, cercó di dire qualcosa ma lasció perdere e se ne andó.

Nate entró e io accesi il ventilatore della camera, faceva troppo caldo e me n'ero accorta solo ora.

- Si sistemerà tutto stai tranquilla. - disse abbracciandomi
- Non è quello che mi preoccupa, è Sam.- dissi restando tra le sue braccia nonostante il caldo
- Oh lui si convicerà che ci amiamo stai tranquilla-
- E con le fan?- chiesi
- Io sono pronto a dirglelo, tu dimmi quando vorrai farlo - disse.

Ci pensai, quando volevo farlo? Forse anche subito o forse no, d'impulso gli presi il cellulare dalla tasca dei pantaloni, lo sbloccai e aprii snapchat. Gli presi la mano e lo portai allo specchio del bagno

- Cosa vuoi fare?- chiese
- Voglio dirglielo.- dissi sorridendo così scattai la foto.

Io davanti e lui dietro di me che mi abbracciava e appoggiava la sua testa sul tra la spalle e il collo, gli misi l'effetto in bianco e nero e la postai dopo averci scritto: "Ti amo❤️"

Best Mistake (n.m.)Where stories live. Discover now