Chapter 7: Body, Mind and Soul

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In tutta la mia vita, ogni persona che conosco e che ho conosciuto mi ha fatto soffrire in qualche modo.
Si, perfino i miei fratelli.

Ma loro, dato che sono sangue del mio sangue sono riuscita a capirli e a perdonarli.
In qualche modo sono riuscita a superare il mio caratteraccio e la mia incapacità di dare una seconda possibilità a chiunque mi deluda con loro.

Ma solo con loro.
Eppure, quando guardo Dylan sento che potrei farlo anche con lui, anche se probabilmente sarà l'errore più grande della mia vita. E io ne ho fatti tanti, di errori.

E visto che questa mia voglia di riaverlo con me sale ogni secondo in più che rimango a fissarlo dritto in quegli occhi nocciola che amo tanto, decido di fare la cosa che mi riesce meglio quando sono in estrema difficoltà: attaccare.

«Chiarire che? Chiarire cosa, Dylan? Non c'è niente da chiarire» lo fronteggio, mi alzo gli occhiali così da posarlo sopra la mia fronte, incrociando le braccia al petto, e divaricando un po' le gambe per avere una posizione stabile e decisa.
«Non c'è niente da chiarire dici te, huh? Beh io non sono d'accordo» si avvicina, ancora di più, anche se non lo credevo possibile, e faccio di tutto per di non far trasparire sulla mia espressione cosa il suo profumo e la sua vicinanza mi stanno in realtà provocando.

«Prego, ti ascolto» lo sfido, non abbassando nemmeno un secondo lo sguardo dal suo per guardare i suoi addominali di ferro quasi a contatto con il mio ventre.
Dio è così alto che devo piegare la testa all'indietro per guardarlo, mi verrà il torcicollo.

«Non usare quel tono di sfida con me, Iris» mi punta un dito al petto e io mi innervosisco ancora di più.
«Ho detto: ti ascolto» dico, quasi ringhiando. Lui, abbassa, per un millisecondo lo sguardo sulle mie labbra, ma penso di averlo immaginato dato che è stato un momento fulmineo.

«Mi ami ancora?» chiede, come se mi avesse chiesto che cosa ho mangiato stamattina, con tono calmo e pacato, ma il suo sguardo è ancora più intenso di prima.
Io socchiudo le labbra, sorpresa da queste sua domanda così inaspettata.

Di la verità. Dì di sì.

«Senti, mi sono già rotta le palle» giro per aprire la porta e afferro la maniglia «Devo andare dai..» quando la apro di pochi centimetri questa si richiude con un forte tonfo, e mi ritrovo la sua mano appoggiata sul legno a pochi centimetri dal mio viso.

«Se non vuoi rispondere a quella domanda, rispondi a questa: lo ami?» chiudo gli occhi, tirando un profondo sospiro di sconsolazione.
«Non ti deve interessare» rispondo, dopo pochi secondi, non volendo rispondere nemmeno a quella domanda.

Lui si fa ancora più vicino, tanto che gli addominali mi premono su tutta la schiena, e sento il suo petto sfiorarmi i capelli, dato che il cappello che indossavo è volato via non so quando, durante il tempo in cui mi ha tenuta in braccio. Il suo respiro caldo mi colpisce il capo, e improvvisamente un caldo innaturale si impossessa del mio corpo.

«Ho bisogno di sapere, Iris, per favore» il suo tono supplichevole è ancora uno strazio per il mio povero cuore. E quindi la mia bocca parla prima che il mio cervello possa fermarla.
«No, non lo amo e non l'ho mai amato» dico, con un po' di voce tremante, e credo di aver sentito un leggero sospiro di sollievo uscire da dietro di me.

«Ma è il padre dei miei figli» o almeno loro credono che sia così «E mi ha assicurato la vita che ho sempre voluto. Ma soprattutto ha assicurato una vita e un futuro meravigliosi e promettenti ai gemelli.» dico, tutto d'un fiato, deglutendo poi a vuoto.
La sua vicinanza mi sta facendo un'effetto troppo arduo da superare per me.

«Sai benissimo che potrei fare lo stesso» mi dice, e nel mentre abbassa la testa in basso, tra la mia spalla destra e il mio collo scoperto dai capelli legati in uno chignon, mentre la sua mano sinistra si posa delicatamente, dopo aver scostato la seta nera della vestaglia, sul mio fianco. Trattengo il fiato a quel contatto così diretto e intimo, e il mio cuore comincia a battere a profusione dentro la mia cassa toracica.

||There is a caos inside us||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora