770 Il Navigante

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- Nella vastità dell'oceano una balenottera azzurra, richiamata dal suono dello scandaglio, incrocia la rotta di una barca a vela d'altura con a bordo un navigatore solitario.

La balena affianca la barca e prende ad osservare il navigatore uno dei suoi enormi occhi:

« Vorrei cogliere l'occasione per chiederti scusa a nome dell'umanità, » Comincia questo, « E dirti che noi uomini non siamo tutti uguali. »

Il cetaceo ascolta il tono pacato del navigatore e lo ricambia rassicurato, l'altro rivolto al suo grande occhio continua:

« A beneficio di chi vi uccide va detto che lo fa per soldi, che è quello che noi diamo chi vi caccia in cambio delle vostre carcasse, e con quei soldi mangiano loro e le loro famiglie. »

L'occhio attento del cetaceo segue l'uomo, affascinato dall'eloquio suadente,

« Però non con tutti, » Si interrompe l'uomo riferendosi ai soldi per mangiare, « Io stesso ho speso molto denaro per cose estranee al mio sostentamento, come ad esempio questa barca. »

Prosegue rabbuiandosi, emozione captata subitamente dall'animale,

« Insomma, » Esclama turbato, « Tu fidati soltanto di chi ha a che fare con te senza avere un interesse economico. »

Il cetaceo non comprende l'umano, ma messo in allerta dal suo tono risoluto decide repentinemente di immergersi.

« Anzi, » Rincara l'uomo, « Fai così, evitaci tutti, »

Lo dice con astio, con profondo disprezzo verso la sua intera specie,

« Perché noi siamo bestiacce, » Conclude poi, « Siamo tutti quanti delle bestiacce. »

Prosegue rivolto al gorgogliare d'acqua, nel punto esatto dove fino a un istante prima si trovava la balenottera.

Carver chi? - 4Where stories live. Discover now