777 All'Attacco

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- Il salto oltre il portellone dell'aereo, il paracadute che si spalanca, i fumi di guerra, attraversati dall'alto, lo sfrigolare delle pallottole della contraerea che risalgono l'aria.

L'atterraggio, sfortunato, sfortunatissimo, sul tetto di un capanno, che cede, frana sotto al tuo peso, e uno schiocco, il tuo femore che si spezza sull'impiantito sottostante.

Resti così, attonito e dolorante nel buio.

Il paracadute, rimasto a svolazzare sul tetto, segnala la tua presenza, è strattonato dal vento, appeso all'imbracatura.

Sei un soldato che ha paura, che non vuole essere ucciso. Ti dibatti cercando di liberarti dall'imbracatura.

Vedi aprirsi la porta del capanno, preferisci suicidarti che morire seviziato, una mano corre a prendere la fialetta di cianuro.

Invece è un bambino, vestito come gli usi del posto, varca la porta:

« Basta morti. » Ti dice, e ti abbraccia.

Tu sei un soldato nemico e non capisci le sue parole, ma puoi decifrare il suo gesto.

Cominci a singhiozzare, piangi apertamente davanti a lui, mentre ti aiuta a liberarti dall'imbracatura.

La senti volare via, la vedi sgusciare dal tetto insieme al paracadute, entrambi risucchiati dal vento.

Carver chi? - 4Where stories live. Discover now