778 La Mosca Spaziale

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- La mosca spaziale lo sa che l'umano l'ha presa per una mosca qualunque, e sa anche che ha intenzione di ucciderla.

Ma lo lascia fare, si sofferma su una parete e si lascia osservare, per volare via giusto un attimo prima di ricevere una ciabattata.

Fatto questo decide che il tempo degli scherzi è finito, e approfitta del momento irrazionale dell'umano per volargli in bocca e farsi inghiottire.

E mentre l'umano tossisce schifato la mosca si apre come un uovo di Fabergé, rivelandosi per quello che è: una minuscola astronave.

L'alieno al suo interno esce armato di corda e di piccone e comincia a farsi strada attraverso le carni dell'umano.

L'astronave intanto rilascia le sue sottili propagini, che percorrono febbrilmente l'adipe dell'umano, lo scuotono fino ad impossessarsi dei suoi nervi.

L'umano prova freddo, vomita, si sdraia sul letto, rantola, muore.

L'alieno giunge al cervello e sfonda a picconate la cavità frontale, ed osservando da quella minuscola breccia comincia a premere e strizzare parti di cervello per fare alzare l'umano, che infila la giacca come un automa e dirige sbavando verso il bar più vicino.

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