Limpido

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Da qualche parte in India 1972

Jisung correva, tra la fitta vegetazione.
Se fosse stato umano i rami secchi e taglienti gli avrebbero di certo squartato il viso, ma per sua fortuna non lo era ormai da anni, e poteva permettersi di sfrecciare per quella foresta a grande velocità senza intoppi. Lui, ed i vampiri indiani che gli stavano alle costole.

-Dove scappi... -

Non parlava molto bene l'indi, ma quelle parole furono le uniche che riuscì a comprendere, seguite probabilmente da una qualche imprecazione alla sua persona.
Uno gli era proprio alle calcagna, ma quando si aggrappò al colletto della sua camicia, Jisung si voltò di scatto buttandosi nel dirupo al loro fianco, rotolando con il nemico per due metri di scarpata sassosa.
Il vampiro indiano ebbe la caduta peggiore, schiantandosi con una certa violenza al suolo, permettendo facilmente al coreano di finirlo tranciandogli il collo durante l'atterraggio, ma Jisung non ebbe neanche il tempo di riprendere fiato che, in poco tempo, l'intero dirupo fu gremito da vampiri ostili, pronti a riservargli lo stesso trattamento.

-.. Trappola. -

Sentì venir detto da qualche parte intorno a lui, insieme a ringhi sommessi, e rumori di zanne digrignate.
Era circondato. Venticinque individui, forse di meno; l'inferiorità numerica non era certamente dalla sua parte, eppure manteneva la calma, aspettando perfettamente al centro del crepaccio che Bang Chan desse inizio allo spettacolo.
Un rumore forte scosse entrambe le pareti rocciose, attirando l'attenzione dei vampiri nemici che si accorsero troppo tardi di essere finiti in una ghigliottina. Le rocce iniziarono a franare, ma prima che gli avversari potessero fuggire, Jisung spingeva la loro testa contro di esse, uccidendoli sul colpo. Ovviamente venticinque erano troppi per lui, a coprirgli le spalle ci pensava Hyunjin dall'altra parte, che li eliminava senza nemmeno sporcarsi del loro sangue.
Meno di un' ora dopo i cadaveri dei nemici giacevano a pezzi sotto le macerie.

~°~°~°~

Corea del Sud. Isola di Jeju.
Il giorno dopo.

-E bravo il nostro Jisung. Sei in attività da non appena due anni e sei già in grado di affrontare situazioni di questo calibro, sei un piccolo genio. Non sei d'accordo Hyunjin? -

Bang Chan gli aveva affettuosamente arruffato i capelli ancora bagnati che gocciolavano sul terreno sabbioso della spiaggia su cui, dopo ore, erano finalmente approdati.
Per lui era la prima volta che, conclusasi una missione, tornava alla base via mare; era uno stratagemma per non essere individuati dai nemici, e dagli umani. Grazie alla loro capacità di non respirare, potevano tranquillamente nuotare per un tempo indefinito, senza dare nell'occhio.
Bang Chan e Hyunjin vedevano questo metodo come una seccatura, in quanto sott'acqua era difficile comunicare ed orientarsi, ma complicazioni a parte Jisung aveva vissuto l'esperienza nel migliore dei modi, grato alla sua vista notturna che gli aveva concesso di vedere la bellezza dei fondali marini dell'Asia.
Hyunjin, poco più avanti di loro, si stava legando i capelli in una coda, dopo aver finito di strizzarsi gli indumenti fradici.

-Niente male per un novellino. -

Jisung storse il naso a quel nomignolo.

-La ringrazio vostra altezza. -

Diede un pugno alla spalla del principe, il quale gli rispose con una spinta, facendolo cadere sulla sabbia.

-AH. Che cacchio Hyunjin! -

Il nominato si mise a ridere, allungando una mano verso di lui per aiutarlo ad alzarsi. Una delle varie cose cambiate in quei due anni, oltre il luogo della loro base, e l'entrata di Jisung all'attività, era certamente il loro rapporto.
Dopo che il principe era tornato alla villa, trovando Felix vivo e senza ulteriori ferite, la gioia ed il sollievo gli si erano propagate in tutto il corpo, e quando era venuto a conoscenza che tutto quello era stato possibile grazie al più giovane, il principe, gradualmente, aveva cominciato a trattarlo come avrebbe dovuto fare fin dall'inizio, arrivando perfino ad apprezzarlo, e trattarlo come un suo pari. Non era mai stato detto nulla a proposito di quel cambiamento, ma Jisung aveva capito che quello era solo il modo di Hyunjin di deporre l'ascia di guerra, e lui felicemente aveva accettato.

Ambrosia | minsung |Where stories live. Discover now