Capitolo 17-Sweet Barcellona

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Quando atterra a Barcellona, la prima cosa che la investe è il profumo della città. Prima ancora dei rumori e dei sapori, prima del caotico viavai del traffico, dei colorati vicoli che la attraversano, del sole che le scalda la pelle.

L'odore è quella cosa che le scatena i ricordi di quando era piccola e giocava per le strade della città, o di quando mamma e papà la portavano in giro per i mercati e si perdeva in quel dedalo di bancarelle colorate piene di misteriosi oggetti o delle più svariate cose da mangiare ed il profumo del cibo investiva le sue narici e scendeva giù fino allo stomaco, solleticando il suo appetito.

L'odore è il profumo della salsedine delle domeniche passate in spiaggia, con i capelli impiastricciati di sabbia e la pelle ambrata che scotta per il troppo sole, quando ci si tuffava per togliere quella sensazione di andare a fuoco e si giocava a schizzarsi l'acqua adosso.

Adesso il suo umore è ben diverso da allora, non ha più la stessa spensieratezza ed il dolore le opprime ancora il petto impedendole di respirare bene.

La investe il desiderio fortissimo di averlo accanto: si erano salutati il giorno dopo quella giornata passata a casa di Leda, ed era stato un congedarsi diverso dal solito, pieno di lacrime trattenute e di malinconia.

Le era incominciato a mancare l'attimo esatto in cui l'ultima carrozza del treno era sparita alla sua vista, il bacio di commiato che si erano scambiati le era sembrato struggente e troppo breve, avrebbe voluto che lui la tenesse stretta per un tempo indefinito ed ora sentiva che le mancava il calore del suo corpo, il tocco delicato della mano quando si intrecciava con la sua, il sapore delle sue labbra.

Le mancava il modo in cui la guardava, catturando i suoi occhi per raccontarle storie bellissime, il modo in cui le accarezzava dolcemente il viso, il modo in cui la faceva ridere fino a farsi dolere la pancia.

Ogni cosa che vedeva in quel viaggio in taxi verso la casa di sua nonna, la guardava con gli occhi fino a riempirsene, come a volerne fissare i contorni anche per lui. Ogni sguardo celava il desiderio che anche lui potesse godere di quelle bellezze, lei osservava per entrambi.

Quella sensazione la accompagna anche nei giorni seguenti, è come se dovesse regalargli una sorta di diario di viaggio e fotografare e filmare tutto ciò che colpisce il suo sguardo per poi inviargli questi reperti tramite chat, perché anche lui possa esserne partecipe.

A colpirlo in modo particolare sono le luminarie sparse in giro per Barcellona per la ricorrenza delle feste, tantissime farfalle colorate e luminose, tipiche per la città catalana ma sorprendenti per lui.

A Sangio piace quel reportage giornaliero, la sera si fa raccontare e spiegare i vari posti immortalati nelle immagini e rimangono ore a parlare fino all'alba, in quel mondo solo per loro, che accompagna le loro notti.

Anche rimettere piede nella casa paterna, dopo quasi due anni e rivedere sua nonna ed i suoi zii, è stata inizialmente una sensazione strana, di estraneità, anche se ad ogni passo i ricordi l'hanno avvolta riportandola indietro, bambina, mentre correva per quei corridoi e la sua risata felice risuonava per tutta la casa.

Entrando nella sua cameretta, rimasta intatta con ancora le foto di quando era una bimba in bella mostra nelle cornici sugli scaffali, mille sensazioni diverse erano affiorate sulla sua pelle, un misto di dolce nostalgia e di tristezza, perché lei non era più quella bimba innocente e non le erano stati risparmiati dolori e difficoltà, in quell'ultimo anno.

Dà uno sguardo in giro, c'è ancora sul letto la coperta con i cagnolini, come l'ultima volta che l'aveva lasciata, quella che sua nonna non ha voluto mai sostituire perché lei è sempre la sua piccola e questo non cambierà mai. I pupazzi sono ancora in giro, posizionati in fila sugli scaffali sopra al letto, accanto alle fotografie e aprendo l'armadio si accorge che anche alcuni vestiti sono ancora lì, piegati in ordine per colore, una mania cromatica di sua nonna.

IL GIARDINO DI LEDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora