Capitolo 34-Bivio

1.3K 89 39
                                    

Sta per fare la scelta che determinerà il suo futuro, ed un po' le tremano le gambe. Aveva chiamato Giorgio rientrata a Roma e lui, senza neanche farla parlare, l'aveva informata che sarebbe passato nella capitale nel giro di pochi giorni, per cui ne avrebbero discusso a quattr'occhi. La cosa un po' l'aveva infastidita, avrebbe preferito comunicarglielo per telefono, anche se sapeva che meritava che gli parlasse faccia a faccia, visto l'impegno che aveva messo nel corteggiarla professionalmente.

Quando arriva al suo albergo si accorge di essere leggermente agitata, manda un messaggio a Sangio, avvisandolo che sta per parlare con Giorgio e, senza aspettare la sua risposta, silenzia il telefono. Dovrebbe aspettarla nell'atrio, ma quando arriva, in perfetto orario, di lui non c'è traccia.
Si avvicina al banco della reception, per chiedere informazioni.

"Mi scusi, avevo appuntamento con il Sig. Marazzi, sa se è in albergo?"

L'addetto alla reception le sorride cortese.

"Lei è Giulia? Il Sig. Marazzi ha lasciato detto se lo può raggiungere in camera, si scusa ma doveva terminare alcune telefonate importanti. Può salire al terzo piano, stanza 315."

Giulia sospira rassegnata, e dopo aver ringraziato per l'informazione, si dirige verso l'ascensore. Mentre sale verso la camera di Giorgio nella sua testa continuano a girare le parole che dovrà usare per rifiutare la sua proposta, senza risultare scortese.
L'accoglie ancora al telefono, chiedendole con un cenno di attenderlo, e le indica una poltrona su cui sedersi.

"Scusa ma il lavoro ha sempre il sopravvento, vuoi qualcosa da bere? Una birra?"

Giulia fa cenno di no con la testa.
"Un bicchiere d'acqua andrà benissimo."

Giorgio le porge l'acqua, prendendo per sé una birra, iniziando a sorseggiarla direttamente dalla bottiglia.

"Non ti farò perdere troppo tempo, in effetti avrei potuto comunicarti la mia decisione per telefono, forse è giusto così. Ho deciso di rifiutare per una serie di motivi, il principale è che ho deciso di intraprendere un altro percorso, maggiormente legato alle mie radici. Ovviamente ti ringrazio molto per aver pensato a me e per la stima che hai dimostrato. La tua proposta mi ha molto tentato e sono rimasta indecisa fino all'ultimo."

Giorgio la guarda senza dire nulla, mentre lei cerca di non far notare il nervosismo che sente, stringendo le mani in grembo per non tormentarle, come vorrebbe il suo corpo.

"Sono molto deluso Giulia, l'opzione del tuo rifiuto l'avevo messa in conto, ma da come stavano procedendo le cose ero sicuro avresti accettato. Non credo che troverai un'offerta altrettanto prestigiosa e mi spiace che ti limiterai a fare la comparsa. Vedi la vita è questione di scelte e tu stai facendo quella sbagliata, stai sicura che ti farò terra bruciata intorno e non lavorerai più qui in Italia e forse neanche all'estero, ho molte conoscenze e le userò. Ho provato a spingerti verso la decisione corretta ma tu hai preferito ascoltare un istinto primordiale, lo sapevo che quel ragazzetto ti avrebbe portato sulla cattiva strada, e tu rinunceresti ad un futuro brillante per uno così? Ti accorgerai presto di quanto poco valga e che tipo di persona sia."

Le sue parole sono molto controllate ma quello che turba maggiormente Giulia è il suo viso, contratto in una smorfia dura e gli occhi, che comunicano una rabbia tenuta a fatica a freno.

" Non so di che parli e non sono tenuta a darti spiegazioni. Ci siamo detti tutto, ora se permetti ti saluto."

Fa per alzarsi per andarsene, ma lui con un cenno della mano la blocca, scattando in piedi e protraendosi verso di lei, fino a trovarselo di fronte a pochi centimetri.

IL GIARDINO DI LEDADove le storie prendono vita. Scoprilo ora