Capitolo 32

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Ora che sapevo la verità, stava solo a me decidere.
Per quanto tempo avrei continuato ancora a stare male?
-Prendi un bicchiere d'acqua, e stenditi sul divano. Tieni...- mi disse Dylan tendendomi un bicchiere colmo d'acqua.
-Ho bisogno di qualcosa di forte. Hai qualcosa da bere?
-Kate, ma cosa dici! E poi sono solo le due del pomeriggio. Non dire queste scemenze!
Sbuffai. Non era giusto! Dovevo pur non pensarci in qualche modo.
-Perfetto vorrà dire che non ho bisogno di te allora...- mi alzai per andarmene, ma la testa cominciò a girarmi all'improvviso
-Invece rimarrai qui, finché non ti sarai ripresa un po' .
Dylan mi aiutò a rimettermi seduta sul divano- È meglio se dormi, io rimango qui a farti compagnia.
-Grazie... Quello che è successo, me lo aspettavo. Sapevo che qualcosa stava per accadere- gli dissi, mentre mi sistemavo sotto la coperta
-Spero di poterti aiutare a star meglio Kate.

Mi svegliai quando era ormai ora di cena.
-Dylan!- lo chiamai ad alta voce
-Arrivo!- mi rispose lui in lontananza.
Si precipitò in un batter d'occhio, nonostante la gamba ancora non perfettamente funzionante.
-Tranquillo, volevo solo sapere dove eri. Perché non mi hai svegliata prima? Guarda che ora è ...
-Kate, mentre dormivi ho pensato ad una cosa.
Se Harry vuole davvero sposare quella tizia, perché non lo ha già fatto?
-Spiegati meglio... - gli dissi io incuriosita
-Come mai è arrivato fino a qui per dirtelo? Il suo arrivo a Los Angeles non è stato paparazzato... Non è mai successa una cosa del genere.
Rimasi in silenzio a pensare, poi qualcosa venne a galla tra i miei pensieri.
-Voleva vedermi...- dissi io sottovoce
-Esatto, anzi per me voleva vedere se eri andata avanti senza di lui.
-Sei un genio.
-Insomma, diciamo che mi rode abbastanza dopo aver pensato a tutto ciò.
Non si sposeranno Kate, ne sono sicuro. È tutta una trovata pubblicitaria...
-Anche io ho questa impressione, ma nessuno me lo può confermare.
-Secondo me si. Perché non vai da lui a parlargli? In un modo o nell'altro devi sentirtelo dire che è finita.

Presi per buono quel consiglio.

Quella stessa sera provai a mettermi in contatto con lui, ma non mi rispose.
Karl però, mi mandò un messaggio
'Kate, domani torniamo Londra. Ma fino a domani mattina siamo in hotel.'
Quell'uomo non mi aveva mai dato una buona impressione, ma in quel momento il messaggio sembrava essere stato scritto da una persona amica.
Presi coraggio, e cercai di non pensare che il momento in cui l'avrei rivisto sarebbe stato quello decisivo.

Anchor ⚓️ 2 // with Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora