Capitolo 41

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Preparai per l'ennesima volta la mia valigia viola. Era tutto definitivamente pronto, tranne la mia voglia di partire.
Harry aveva parlato di un probabile pericolo che poteva presentarsi, se avessi continuato ad "ostacolare"la sua "relazione".
Non c'era modo di poter controbattere, così cedetti e me ne andai.
Non lo salutai, non lo rividi e neanche lo sentii.
Presi l'aereo, senza salutare nessuno.

Durante il viaggio, pensai a quanto significava per me salvaguardare la mia relazione con Harry. Come si può chiedere a qualcuno, di allontanarsi dalla persona che ama?
Eppure, dovetti mettermi l'anima in pace. Almeno ci provavo.

Quando l'aereo atterrò, avvisai Dylan del mio arrivo.
Mi venne a prendere puntuale come sempre.
-Ehi!- gridò da lontano per farsi vedere.
Ad un tratto, mentre stavo attraversando la strada, qualcuno non si fermò.
In una frazione di secondo, vidi Dylan precipitarsi verso di me, poi il nulla.
Non so bene quanto tempo dopo mi risvegliai.
-Kate...- fu una voce sconosciuta a svegliarmi
-sono il dottor Jerom! Se riesce a sentire la mia voce, chiuda gli occhi due volte- lo feci, perché riuscivo a sentire perfettamente- perfetto. Ora farò entrare un ragazzo, lei sa dirmi chi è ?
Accanto a lui, riuscivo a vedere perfettamente Dylan, seppure la mia vista era un po' appannata.
-Lo riconosco, ciao Dylan!- gli dissi io con un filo di voce. Avevo qualcosa che mi teneva fermo il collo, e la flebo infilata nel braccio.
-Questo è un buon segno! Vi lascio un po' da soli. Non la faccia sforzare troppo!
-Certo!- rispose Dylan al dottore, che ci lasciò soli.
-Cosa è successo?- gli chiesi io
-Hai avuto un incidente Kate. Un'auto ti ha investita, e purtroppo non sappiamo neanche chi è stato. È successo tutto così in fretta, non ho fatto in tempo ad aiutarti...- si toccava la fronte preoccupato, poi si mise a sedere sul letto dove ero sdraiata
-Io...non ricordo nulla.
-Ora non sforzarti di ricordare, riposati. Rimarrò qui a farti compagnia. Stai tranquilla...
Mi addormentai, con la certezza che lo avrei rivisto appena avessi aperto gli occhi.

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Ero preoccupato, davvero tanto. Avevo la testa che mi pulsava dalla rabbia e dal dispiacere.
-Dottore è così grave?- non potevo crederci, aveva perso gran parte della sua memoria.
-Il trauma cerebrale che ha subito, è grave. È stata incosciente per due settimane...
Ricorderà le cose più importanti della sua vita, quelle che l'hanno segnata... Ma non tutto.
-Perché si ricorda di me?- non ero di certo la persona più importante della sua vita, eppure sapeva benissimo chi era Dylan
-Questo non glielo so dire. Non è facile capire queste cose. Con il tempo scopriremo quali sono stati i veri danni... Ora ha bisogno di riposare, di stare calma. Se deve avvisare qualcuno, lo faccia.
Chi avrei dovuto avvisare? Harry?
Contattai il suo agente, che decise di non rendere pubblico ciò che era successo. Fortunatamente, nella sfortuna, nessuno lo aveva saputo.
Avvisare Harry, era la parte più difficile. In due settimane avevo risposto a tutte le chiamate di Kate , dicendo che aveva avuto un incidente ma non grave.
Ora dovevo fare i conti, per lei, con la realtà.
-Kate, se ti dico il nome 'Harry' ti dice qualcosa?- provai così tanta paura durante quell'attesa. Ci pensò molto, troppo.
-Veramente no... Non ricordo di conoscere qualcuno di nome Harry! Fammi vedere una sua foto...
-Eccola.
Le mostrai una foto in cui era solo. Se fosse stata una con lei, avrebbe iniziato a rendersi conto della gravità del suo stato.
-No...non mi pare di averlo mai visto. Perché?
Era così ingenuo il suo sguardo. Mi piangeva il cuore.
-Ah niente. Ha inciso una bella canzone! Dopo te la faccio ascoltare.
-Va bene!

Non ricordava chi era Harry, Allison, Jenna... Le uniche persone che ricordava eravamo io e Steph.
Così la chiamai, spiegandole la situazione in poche parole. Non doveva dire nulla ad Harry, almeno per il momento.
Intanto, portai Kate a casa mia, il tempo necessario per farla rimettere ancora un po.
-Ho deciso che starai qui, almeno fino a quando ti toglieranno tutta questa ferraglia! Che ne dici?
-Beh, sei troppo gentile. Grazie... Hai avvisato Jack? E Steph?
-Si... Tranquilla. Steph arriverà domani mattina! Vuole venirti a trovare... Sei contenta?
-Certo. Sono fortunata ad avere voi... Grazie.
Le rimboccai le coperte, come un padre fa con sua figlia.
Avrei voluto dirle la verità, ma non potevo farlo.
Non riuscivo ad immaginare come avrebbe potuto reagire.

Anchor ⚓️ 2 // with Harry Styles Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora