Nessuna eterna clemenza potrà perdonarciper aver sprecato l'aurora.
Jim Morrison
Zoe
Avevo chiesto a Caym se potessi mettermi dalla parte del finestrino.
Amavo vedere le nuvole sotto di me.
Mi sembrava di volare.
Mi sentivo libera e senza costrizioni.
Per tutto il viaggio in aereo non avevo fatto altro che stritolare emozionata la mano di Caym.
Ogni tanto lo sentivo ridere della mia euforia.
Sarei andata a vedere le stelle.
Non le avrei viste solo tramite una foto.
No, sarei stata ad osservarle dal basso con gli occhi di chi le aveva sempre sognate ma mai vissute.
Fremevo dalla voglia di scoprire cosa ci fosse davvero in cielo.
Caym mi aveva spiegato che saremmo stati con un'agenzia che si occupava esclusivamente di far viaggiare i ragazzi della nostra età.
Però una volta giunti in albergo saremmo stati completamente indipendenti e avremmo potuto fare qualsiasi cosa volessimo.
Saremmo rimasti lì per una settimana ed io ancora stentavo a crederci.
Giungemmo finalmente a terra e la voce del pilota ci annunciò di poterci alzare e dirigerci verso l'uscita dell'aereo.
Mi alzai sulle punte per prendere la valigia riposta sull'apposito davanzale ma Caym mi precedette e la prese al posto mio senza darmi il tempo di replicare.
Quando scesi dall'aereo l'aria fredda mi investì.
Eravamo in Alaska e percepii all'istante il cambio di temperatura.
Mi guardai intorno, specialmente in alto, ma notai che in cielo ci fosse ancora il riflesso del fievole sole che stava pian piano calando.
Mossi nervosamente le dita e sentii il cuore battere a mille.
«Abbi pazienza, mia Alice.» mi sussurrò Caym all'orecchio.
Mi girai verso di lui con un sorriso a trentadue denti e non resistetti dal mettergli le braccia al collo e stringerlo a me.
Lasciò per un attimo le valige e mi sollevò da terra facendo in modo che non toccassi con i piedi al suolo.
Annodai poi le gambe attorno al suo busto e lo guardai dall'alto con un sorriso che persisteva a non andarsene.
Si soffermò con gli occhi su di me e in un riflesso involontario schiuse le labbra.
Con una mano mi portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
«Grazie, grazie, grazie!» esclamai entusiasta.
Il suo sguardo si addolcì ma nei suoi occhi notai un velo di tristezza.
Una sfumatura di un colore a me ignota.
«Volevo vedere il tuo sorriso. Volevo vederlo il più possibile e volevo vederlo in tutta la tua felicità.» ammise.
Accennò un sorriso con l'angolo della bocca ed io aggrottai la fronte.
«Ma con te sorrido.» ribattei.

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Lo sbiadito
RomanceTra demoni di ogni tempo. Caym e Zoe due ragazzi uniti da un passato e legati dal futuro. La storia di una leggenda lasciata a metà. Un mondo in bianco e nero dove solo chi possiede un nastro rosso può aspirare ad avere un po' di speranza. Dovranno...