Pt.7

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Era arrivata alla villa la madre di Delfina, Maria Laura, ma si faceva chiamare Malala come diminutivo di entrambi i nomi, era la fotocopia della figlia, capelli neri corti che arrivano alle spalle, una frangia ed aveva un carattere molto forte, in fin dei conti, era diventata vedova da poco.

«Mamma!!» esclamò Delfina, andandole in contro abbracciandola.
«Delfina, piccola mia!! E Cico dov'è?» domandò Malala.
«Sta arrivando, ti devo parlare di alcune cose» rispose Delfina
«Eccomi Malala, benvenuta» disse Cico, incrociando le braccia.
«Oh ciao vita mia!» esclamò Malala, sorridendo.

Malala all apparenza sembrava buona diversamente dalla figlia, ma in realtà era il contrario, era propio come Delfina se non più malvagia, infondo Delfina aveva ereditato la cattiveria propio da lei.

«Ti ho fatto preparare la camera degli ospiti da Strecatto» disse Cico, sorridendo.
«E chi è questo Strecatto?» domandò Malala, sorpresa.
«Niente mamma uno stupido domestico che è arrivato da poco» rispose Delfina, alzando gli occhi al cielo.
«Delfina per favore, ti avrò detto almeno mille volte che mi da fastidio che lo chiami così» disse Cico.
«Va bene ragazzi dai, non discutete, Delfina piccola mia mi conduci nella mia stanza?» domandò Malala, accarezzando le guance di entrambi.
«Si mamma vieni!» rispose Delfina.

Le due donne proseguirono verso la camera assegnata alla più grande, facendo rimanere Cico da solo nel salone, purtroppo per lui, la pace non durò molto. Arrivò Piadina con ulteriori documenti da firmare e visionare.

da Malala e Delfina

«Quindi mi stai dicendo che li hai visti ballare insieme? Sei seria Delfina?» domandò Malala, a bocca aperta
«Si mamma, ho paura che quello stupido me lo porti via! Poi addio ai soldi alla fortuna e-» iniziò a blaterare Delfina, ma venne interrotta da sua madre.
«Ma stai tranquilla stupida, ti pare che Cico è gay? Non essere drammatica, alla fine hanno solo ballato!» disse Malala, continuando a sistemare i suoi vestiti.
«E allora perché mi evita sempre per stare con lui!Poi non mi ha mai guardata in quel modo!» urlò istericamente Delfina.
«Stai tranquilla tesoro, cosa ti ho insegnato? Non devi dimostrare gelosia, o così lo allontani. Devi sposarti il prima possibile e prendere quei soldi!» rispose Malala.
«A questo punto devo proporglielo io! Non mi porta neanche più a cena fuori! Sono invisibile per lui!» disse Delfina.
«Delfina, mi raccomando, ho fatto molti sacrifici per farti mettere con Cico, non buttare tutto all'aria» le raccomandò Malala.
«In realtà io ricordo che Maria mi adorava e desiderava che io e Cico ci mettevamo insieme!» la stuzzicò Delfina.
«È la stessa cosa! Io ero amica con Maria ed era un desiderio comune!» rispose Malala.

da Strecatto e Giorgio
Oggi Strecatto aveva il pomeriggio libero, quindi decise di uscire con Giorgio e andare a trovare sua zia.

«Ti giuro mi guardava con quei occhioni bellissimi...» disse Strecatto, mordendosi il labbro.
«Qui abbiamo un ragazzo innamorato!» esclamò Giorgio, ridendo.
«Ma che dici! Ti pare? Però ti giuro era una sensazione bellissima, avevo uno stormo di farfalle nello stomaco, non ho mai provato tutte queste sensazioni in vita mia!» rispose Strecatto, con aria trasognante
«Ma la smetti di parlare di questo Cico? Piuttosto dove vuoi andare?» domandò Giorgio.
«Non ne ho ide-» rispose Strecatto, ma venne interrotto dalla voce di una bambina.
«Ei voi due, avete qualcosa da mangiare? Ho fame per favore...» pregò una bambina, in pessime condizioni, vestiti sporchi e strappati e una fascia in testa, era bassa con capelli castani e occhi del medesimo colore.

«Non ho niente mi dispiace...Gio tu hai qualcosa?» domandò Strecatto, purgandosi all'altezza della bambina.
«No mi dispiace, Stre però possiamo prenderle qualcosa da mangiare, ho dei soldi!» rispose Giorgio.
«Forse è meglio se andiamo da Titina?» propose Strecatto, mentre accarezzava la bambina.
«Si è una buona idea, così starà anche al caldo!» rispose Giorgio, sorridendo.
«Allora andiamo, e tu piccola, non mi hai ancora detto come ti chiami!» disse Strecatto, prendendole la mano.
«Io sono Roberta» rispose la bambina, balbettando dal freddo.
«Tranquilla Roberta, siamo quasi arrivati» la rassicurò Strecatto, notando che tremava dal freddo.
«Eccoci siamo arrivati!» continuò Strecatto, sorridendo e portando dentro la bambina.

𝓲𝓵 𝓶𝓲𝓸 𝓯𝓻𝓮𝓮𝔃𝓮𝓻Where stories live. Discover now