Pt.14

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«Stre perché non ci porti a scuola?» Domandò con tono triste Thomas.
«Perché non posso, oggi ho una giornata molto movimentata!» Rispose Strecatto con un leggero sorriso sul volto, intenerito dal bambino.
«Ah per colpa di Roberta» sussurrò il bambino, voltandogli le spalle.
«Come?» Domandò Strecatto.
«Cosa? Io non ho detto nulla!» Si difese Thomas, facendo dileguare Strecatto con una risatina, adorava quel bambino.

Ma Thomas aveva in mente di far cacciare al più presto quella bambina, era stanco delle poche attenzioni che Strecatto stava riservando a lui e Martin per colpa di Roberta.

«Cico! Ho bisogno di dirti una cosa molto importante» Lo richiamò il bambino non appena vide suo fratello maggiore entrare nello studio, per poi entrare a sua volta.
«Thomas sbrigati, o farai tardi a scuola, cos'hai da dirmi?» Domandò Cico esasperato, per poi sedersi sulla sedia della sua scrivania, con davanti il piccolo, in piedi, che gli parlava.
«Bene, volevo dirti che-» Si bloccò al suono della porta che veniva aperta.
«Scusate, sono entrata perché Stre mi ha detto di portare scopa e paletta qui dentro» Avvertì la bambina, Thomas rimase stupido nel vederla con occhi rossi e labbra gonfie, ella aveva da poco finito di piangere.
«Va bene, grazie! C'è qualcosa che non va Robertina?» Domandò subito dopo Cico, accorgendosi a sua volta delle condizioni della piccola.
«No, no no, il fatto è che quando viene il freddo mi vengono dei dolori, ma solo con il freddo!» Rispose la bambina gesticolando.
«Allora dovrò farti visitare! Sarà per tutto quel freddo che hai preso in strada» Rispose con tono dolce Cico, sapeva che molti bambini avevano paura del dottore, Thomas era uno di quelli, per cui non aveva intenzione di parlare del dottore come se fosse una priorità da far paura.
«Va bene, grazie» Rispose la piccola sorridendo lievemente.

A quel punto Thomas si congelò sul posto, non aveva più alcuna intenzione di dire che fosse stata Roberta a creare la vicenda delle piume, si sarebbe sentito tremendamente in colpa al pensiero che avrebbe avuto altri dolori a causa sua e che avrebbe dovuto vivere per strada, con tutti i pericoli che c'erano al mondo.
Cico non avrebbe mai buttato la bambina per strada, l'avrebbe chiusa al massimo in un collegio, ma questo Thomas non poteva saperlo, infondo, aveva solo otto anni.

«No!» Gridò il bambino al solo pensiero.
«Thomas ma che ti succede?» chiese Cico alzandosi dal suo posto.
«Che sta facendo al mio bambino?!» esclamò Strecatto, entrando di corsa per poi prendere il volto di Thomas fra le mani e controllare come stesse.
«No Cico non mi sta facendo niente! Ho avuto un incubo» Ammise il bambino.
«Ora basta Thomas, parla, perché è tardissimo» Lo avvertì il rosso guardando l'orologio, perdendo la pazienza.
«Ecco, volevo dirti che non devi dare la colpa a nessuno per ciò che è accaduto a Delfina, perché-» Iniziò il bambino.
«Perché le hai messe tu quelle piume?» Fece per dire Cico, interrompendo Thomas, alterandosi.
«No!» Esclamarono contemporaneamente Strecatto e Roberta, ricevendo uno sguardo ammonitore da parte di Cico.
«Perché un angioletto come lui avrebbe fatto una cosa simile?» Domandò Strecatto, difendendo il bambino, come al suo solito.
«Per farci tornare a casa prima!» Rispose Cico, continuando a guardare Thomas di traverso.
«Ma per favore! Se fosse per lui vi manderebbe in Giamaica per una sett-» Si interruppe Strecatto nell'istante in cui Cico spostò lo sguardo su di lui, con rabbia.
«Che intendi?» Domandò il rosso.
«Chi?» Chiese innocentemente Strecatto.
«Tu!» Rispose seccato Cico.
«Ho detto qualcosa?» Continuò a domandare innocentemente il violetto.
«Non ne posso più...insomma!» Disse marcando l'ultima parola il rosso, dando un pugno alla scrivania, facendo così saltare dallo spavento i tre presenti nello studio.
«Per quale motivo avete tirato fuori l'argomento? Voglio sapere chi ha fatto quello scherzo! Parlate!» Esclamò arrabbiato Cico, guardando Strecatto.
«Non guardi me! Non ho la sfera di cristallo» Si difese il violetto.
«Andiamo Thomas, sennò Martin mangia tutta la tua insalata» Continuò Strecatto, trovando una scusa per uscire dallo studio, così si dileguarono.

𝓲𝓵 𝓶𝓲𝓸 𝓯𝓻𝓮𝓮𝔃𝓮𝓻Where stories live. Discover now