❦ ✦: 𝓢𝓱𝓲𝓹—> 𝓚𝓲𝓻𝓲𝓫𝓪𝓴𝓾
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Scritta= 2022
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Cos'è il colore?
Una forma di poesia in realtà.
Ci sono molti modi per spiegarlo.
C'è chi crede sia arte.
E c'è chi crede sia solo per gli occhi e per tenere nitida la vista. Per vedere il mondo per ciò che non è realmente: ho sempre creduto che se non avessi avuto gli occhi, l'avrei immaginato grigio, il mondo.
Le piante sono verdi, non troppo acceso, ma nemmeno troppo spento. Indica la vita. Le foglie primaverili, bagnate dalla pioggia di marzo, con le gocce che scendo su di esse, per cadere sul terreno annacquato.
Il mare. Voi direte " è blu come il cielo". No... Non è affatto così. Non c'è cosa più colorata del mare. Dietro a tutta quella colossale massa d'acqua, si nasconde un altro mondo, un'altra vita. Pesci esotici, coralli, persino stelle, come quando alzi il viso la notte. Contiene barriere in profondità, conchiglie sul fondale e delfini alla deriva.
Ma non parliamo solo di cose materiali, anche le emozioni hanno un colore.
Gioia; Giallo, è stata descritta così.
Blu; Come può essere il colore della calma, ma può essere anche quello della tristezza.
Viola come la paura.
Non starò qui a spiegare uno per uno il significato dei colori, o delle emozioni. Ma lasciate che almeno un ultima, io ve la spieghi.
Il rosso, il colore dell'amore, delle rose invernali baciate da dicembre, con un fiore tra le dita e la neve che le sfiora.
Non avevo mai provato cazzate simili.
Certo, come ogni stronzo sulla faccia della terra, provavo le emozioni, ma le esprimevo col colore.
Sono nato con una lieve forma d'autismo. Non è grave, ma mi rende agli occhi degli altri...
Apatico, privo di esprimere le miei emozioni.
Che sia con il volto e le espressioni, o che sia dentro di me.
Per questo facevo l'artista.
Credevo che dipingere mi rendesse... inerme, verso il mio disturbo.
Come Van Gogh e la pittura gialla. Quell'idiota credeva che ingerendone un po', la felicità sarebbe cresciuta in lui.
Ebbe comunque un deterioramento di salute mentale, si fece confinare in un manicomio a sua richiesta, e il destino volle per lui altre sventure saccenti.
Anch'io volevo ingerire la pittura...
Volevo solo per sapere cosa si provasse a provare veramente emozioni. Vivere è un emozione, di per sé; quindi... non stavo vivendo?
Avevo così tante di quelle domande, che non avevo preoccupazione al riguardo... sul non avere alcuna risposta a cui aggrapparmi, a cui atteggiarmi o trovare incoraggiamento o disorientamento. Non m'importava chissà quanto, ad avere risposte, del resto: ne ho mai avute, di risposte?
Apparvi spiccante sul quel colle sfiorito con quell'erbaccia scolorita, accollato a un ceppo, di schiena, con una tela media di bozze in matita. Volevo raffigurare le stelle sopra una pianura, che si trovava sotto un rigonfiamento della terra. Non c'era nulla di speciale. Era vuota, scialba. Ma andava bene così, tutto ciò che bastava, era il blu del cielo, e il verde dell'erba.
