61 - Beccati

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BECCATI

Harry ferma la sua macchina quando arriviamo davanti a casa mia. È già buono fuori, i lampioni e le lampade appese fuori da casa mia sono le uniche cosa che illuminano la notte. C'è ancora la luce accesa nel soggiorno di casa mia, facendomi capire che o mia mamma o mia papà sono ancora sveglia, aspettando che io torni a casa.

"Mi sono divertita molto questa sera." Dico ad Harry e giro lentamente il mio corpo verso di lui così lo posso vedere completamente. La testa di Harry si abbassa leggermente e si guarda il grembo, un piccolo sorriso è sulle sue labbra carnose. La fossetta sulla guancia destra appare.

"Sono contento ti sia divertita," Harry dice e gira la testa verso di me. Noto che le sue guance stanno diventando di una chiara sfumatura di rosa, "Spero che ci rivedremo, Y/N."

"Mi stai già invitando ad un altro appuntamento? Ugh, sei così appiccicoso, Harry."

La mascella di Harry si spalanca leggermente e si guarda intorno agitato, "Io pensavo- pensavo che-"

"Sto scherzando, Harry." Gli dico, sentendomi un po' imbarazzata per averlo reso così insicuro con uno scherzo innocente, "Amerei rivederti."

"Oh." Borbotta e mi rivolge un piccolo sorriso che ricambio.

"Credo di dover andare ora. Sai cosa ha detto mio padre. E sono due minuti dopo le dieci," Dico e prendo la borsa, "Ci vediamo Lunedì a scuola, credo, oppure puoi scrivermi. Non lo so."

Harry annuisce e i suoi occhi si spostano sull'entrata di casa mia. La luce in soggiorno è ancora accesa. Appoggio la mano sulla manopola e sto per aprire la portiera quando, improvvisamente, Harry ferma i miei movimenti appoggiando la sua grande e morbida mano sul mio ginocchio.

Le mie dita scivolano via dalla manopola e mi giro verso Harry, un cipiglio appare sulla mia fronte. Harry toglie la mano dal mio ginocchio e la posa sotto il mio mento. La tensione in macchina cresce notevolmente

Harry si china in avanti e dopo un breve momento di silenzio e la mia testa piena di pensiero, mi bacia. Le sue labbra morbide si muovono delicate con le mie. La mia mano si tuffa nei suoi capelli ricci e uso l'altra per tirarlo un po' più vicino.

Il modo in cui siamo seduti rende il tutto un po' imbarazzante e scomodo, così Harry fa scendere una mano sulla mia vita e mi incoraggia a sedermi sul suo grembo, cosa che sono contenta di fare. Sto a cavalcioni sul suo grembo e ci fermiamo per un secondo, le nostre labbra restano connesse.

Mentre io sono sul suo grembo, le sue braccia avvolgono il mio corpo e la sua mano destra si muove sulla mia schiena. Il nostro saluto prende una piega completamente differente. Ma il nostro momento privato e acceso non dura molto. Siamo interrotti dalla nostra sessione di baci quando entrambi sentiamo qualcuno bussare sul finestrino della macchina di Harry.

Separiamo quindi le nostre labbra e giriamo la testa verso il finestrino del passeggero dove vediamo mio padre in piedi, il quale non sembra molto contento di averci trovati a fare questo.

"Oh merda," Harry sussurra, "Tuo padre mi odia."

Senza accorgermi del piccolo commento di Harry, apro la portiera del guidatore e scendo dal grembo di Harry per poi uscire dalla macchina. Mi sistemo velocemente i capelli e mi abbasso la maglietta. Anche Harry esci dalla macchina e prendo la sua mano nella mia prima che entrambi camminiamo dall'altro lato della macchina e ci avviciniamo al mio arrabbiato padre.

"Ciao papà." Dico e stringo la presa attorno alla mano calda di Harry.

"Sono le dieci passati, ragazzina. Non mi hai risposto al cellulare e quando esco per ricordarti che è passato il tempo in cui ti ho permesso di restare fuori, ti trovo a pomiciare con questo ragazzo." Dice mio papà e incrocia le braccia al petto. Un cipiglio profondo si forma tra le sue sopracciglia e i suoi occhi scrutano Harry attentamente.

"Mi dispiace. Non succederà di nuovo."

"Dispiace anche a me. È stata colpa mia. Avrei dovuto rispettare le regole che lei ci ha imposto prima." Harry dice imbarazzato e impacciato. Mio papà sbuffa.

"Hai due minuti per salutarlo." Dice e ci lascia mentre un altro sbuffo scappa dalle sue labbra. Una sfumatura di rosa si impossessa del mio viso mentre guardo mio padre.

"Credo che non potremo vederci per un secondo appuntamento." Harry constata.

"No, no, sistemerò le cose. Sono sicura che ci potremo vedere venerdì prossimo."

"Oh, già venerdì prossimo? Dio, non essere appiccicosa, Y/N," Harry dice con un ghigno ovviamente riferendosi alla mia barzelletta di prima. "Sto scherzando, piccola. Amerei vederti sabato prossimo."

"Okay, credo che sia meglio che vada ora." Dico e mi alzo sulle punte dei piedi per dargli un bacio veloce sulla guancia. Sto per andarmene, ma Harry non lascia andare la mia mano.

"Aspetta." Dice e io inciampo indietro finendo contro il suo petto. Finisco talmente vicina che posso allungarmi e baciarlo di nuovo. Il bacio è dolce e breve, e vorrei non finisse mai. Dio, vorrei che non fossimo stati interrotti da mio padre.

"Conto su di te e sul tuo lato convincente, Y/N." Harry dice con un ghigno, la sue mani nascoste nelle tasche dei suoi jeans mentre mi avvicino alla porta di casa. "Suppongo che ci vedremo venerdì prossimo per il nostro secondo appuntamento. Ti scrivo dopo."

Harry fa dei passi indietro finché colpisce la sua macchina. Ridacchio e apro la porta della mia casa, "Dio, smettila di essere così appiccicoso, Harry."

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Amo questa immagina, non vedevo l'ora di tradurla :)

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Un bacio

Harry Styles Imagines // libro due (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora