62 - Distante

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DISTANTE

Con passi grandi e veloci cammino per la strada deserta. Folate di vento mi colpiscono mentre cammino nella fredda e ventosa serata d'autunno. Mi bruciano gli occhi, non solo per il vento che soffia sul mio viso, ma anche per i miei tentativi di trattenere le mie lacrime.

La ragione per cui sono in questo stato è ridicola, come la ragione patetica per cui me ne sono andata da casa alcune ore fa. Ma ne avevo bisogno e a volte si può essere egoisti.

Mi sono messa le scarpe e la giacca e ho lasciato l'appartamento che condivido con Harry. Lui non mi ascolta mai comunque. Lui non ha mai tempo per parlare. Mi sto discaricando tra i problemi e ho bisogno di qualcuno ora come ora, ma sembra che Harry non voglia essere quel qualcuno al momento.

E questo va bene. Forse lui ha i suoi problemi e sa gestirli meglio di me.

Entro nel piccolo bistrò e cerco un tavolo. Poi ne trovo uno sulla destra accanto ad una enorme finestra che guarda la strada vuota. Neanche un'anima viva sembra desiderosa di fare una camminata a quest'ora e con questa temperatura.

Il bistrò è abbastanza pieno. Ad ogni tavolo ci sono delle persone sedute. Da sole, delle coppie, amici, ogni gruppo di persone è rappresentato qui.

Una piccola e carina commessa si avvicina al mio tavolo e si segna il mio ordine. Mentre aspetto per la mia bibita fisso fuori dalla finestra e guardo i lampioni e le case ai lati.

Non aspetto molto prima che la mia bibita venga posata davanti a me. Dopo un silenzioso 'grazie', prendo un sorso di tanto in tanto e mi brucio la lingua con il liquido bollente. Queste ultime ore mi sembrano solitarie. La solitudine sembra sopraffare le persone solo di notte, ma non so il perché.

Noi non ci sentiamo mai così soli con la luce del sole come alla notte. Di giorno non perdiamo molto tempo pensando al sentimento di solitudine come facciamo alla sera quando siamo a casa.

Il punto è che non dovrei sentirmi sola. Ho qualcuno che di tanto in tanto mi dice che mi ama. Di tanto in tanto mi dà un bacio. Ma neanche una volta ricevo delle parole affettuose o tocchi da Harry. Di tanto in tanto, mi sento lasciata completamente sola da lui.

"Gesù Cristo, Y/N!" Una voce familiare mi distoglie dai miei pensieri profondi e oscuri. Mi giro e guardo nella direzione del viso di Harry che non avevo mai visto così preoccupato.

"Perché non mi hai detto dov'eri? Perché non mi hai nemmeno detto che uscivi?" Harry dice e attraversa lo spazio tra di noi finché non è accanto al mio tavolo. Delle teste si sono girate verso la mia direzione, guardando la scena curiosamente.

"Io.. non pensavo che te ne fossi accorto." Scrollo le spalle.

"Pensavi che non mi fossi accorto della tua assenza? Di che cosa stai parlando? Certo che me ne sono accorto." Harry dice, visibilmente confuso e ancora preoccupato, ma sento del sollievo nella sua voce.

"Non farmi mai più una cosa del genere. Non uscire senza dirmelo," Harry dice e si accovaccia accanto a me. Le sue calde e grandi mani raccolgono le mie. "Che cosa avevi in mente? Sei stata via per ore."

Ore? Mi sembrava di essere stata fuori per una, massimo due ore. Abbasso lo sguardo e vedo che la tazza è ormai vuota.

"Non lo so, io.. dovevo andarmene per un po'."

"Perché, piccola? Sai che puoi parlare con me." Harry dice e mi bacia il dorso della mano. I miei occhi sfrecciano sull'orologio sopra la porta d'entrata. Sono quasi le 11 di sera. Sono davvero stata fuori per molto tempo.

"Davvero posso, eh?" Mormoro e mi alzo, "Ogni volta che voglio parlare con te, la tua mente è da qualche altra parte. Sento che ti sto perdendo, come se ci stessimo allontanando. "

"No, non è vero. Ti amo, Y/N." Harry dice e l'espressione di prima, che lo faceva sembrare preoccupato, riappare ma ora lo fa sembrare confuso.

"A volte l'amore non è abbastanza." Gli dico e esco dal bistrò perché l'ultima cosa che voglio è che le persone assistano alla nostra conversazione seria, "All'inizio l'amore è abbastanza. L'amore è abbastanza per iniziare una relazione, ma non ho mai avuto una relazione in cui l'amore è stato l'unica cosa che l'ha fatta durare nel tempo. L'amore viene e va."

"Di che cosa stai parlando, Y/N?" Io non.. non capisco."

Harry afferra il mio braccio e ferma il mio tentativo di scappare da lui. La notte diventa silenziosa, non c'è nessun rumore a parte quello del vento che soffia sul mio viso. I suoi occhi verdi sono quasi impossibili da scorgere nella luce fioca.

"Stavi pensando di rompere? Non mi ami più?"

"Certo che ti amo, Harry. Non ho mai desiderato qualcosa nella vita di quanto voglio te e-"

"E tu mi hai." Harry conclude.

"Il fatto è, avevo bisogno di qualcuno. Avevo dei problemi e avevo bisogno di qualcuno che mi ascoltasse, o che semplicemente mi abbracciasse. Ma tu eri impegnato con altre cose, non ti interessavi nemmeno se io stessi bene o meno. Io ti chiedo sempre come è stata la tua giornata, ma tu non lo chiedi mai a me. E mi sento come.. e mi sento stupida per essere l'unica a farlo."

Harry lascia andare il mio braccio e mi fissa esterrefatto. La sua mascella è tesa, poi la rilassa mentre pensa a cosa dire.

"Scusami. La ragione per cui mi sono comportata così è ridicola. Sto esagerando." Dico e scuoto la testa.

"No, no, hai ragione. Avrei dovuto darti più attenzioni e mi dispiace di non averlo fatto," Harry di scusa e fa scorrere le dita tra i suoi capelli, "Quando te me ero andata e io non sapevo dove fossi, ho quasi perso la testa. Ero così preoccupato e dentro di me urlavo e io.. ti amo davvero tanto, Y/N."

"Ti amo anche io, Harry."

"E l'amore può essere abbastanza. Tu non puoi nemmeno immaginare quanto forte può essere l'amore." Harry dice con un sorriso ironico mentre prende la mia mano e incrocia le nostre dita.

"E tu lo sai, eh?"

"In realtà sì," Harry mi dice e ridacchia, "Potrei mostrarti quanto forte è l'amore.. e meraviglioso."

"Ah sì?" Chiedo con voce rauca. Improvvisamente tutta la determinazione ha lasciato la mia voce.

"Certamente posso," Harry dice e mi bacia le labbra diverse volte lasciandomi desiderosa di più di un semplice bacio, "Vuoi che io lo faccia?"

"Sì."

"Ma ad una condizione."

"Quale?"

"Non farmi preoccupare così un'altra volta."

"Promesso." Dico senza respiro e Harry si china per baciarmi, e approfondisce il bacio prima di separare le nostre labbra per riportarmi a casa nostra.

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Scusate per gli eventuali errori!
Un bacio

Harry Styles Imagines // libro due (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora