Chapter 29

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Ho sempre odiato il lunedì mattina, come ogni individuo sano di zucca d'altronde...
Ma quando realizzo essere le dieci del mattino, di non avere l'obbligo di andare a scuola, di trovarmi in Inghilterra, tra le morbide e candide lenzuola di seta, in una suite dell'albergo più lussuoso di Londra, e con la maglia di Harry Styles in dosso, ricoprendomi completamente del suo profumo, sorrido perché non potrei fare altro che questo e- aspetta: perché ho la maglia di Harry addosso?

Mi sollevo dal materasso, notando l'altra parte del letto completamente intatta.

"Harry? "

Alzo la voce, non ricevendo neanche un minimo sussurro da parte sua. Potrebbe essere in doccia e non sentirmi. Pur non sentendo l'acqua scrosciare, controllo il bagno, trovandolo completamente vuoto ed in perfetto ordine.

Harry non c'è.

Eppure ho la sua maglia addosso...

Cerco ovunque una spiegazione, come un biglietto o un messaggio sul cellulare, ma non trovo niente. L'unico segno della sua precedente presenza è la maglia bianca, ormai stropicciata, che indosso.

Sono convinta di essermi addormentata nella sua auto ieri sera, durante il tragitto per accompagnare Niall al suo appartamento, ma non ricordo di essere entrata a letto e di essermi cambiata...
Probabilmente mi avrà sistemata lui prima di andarsene, solo perché non è rimasto?

Il mio stomaco brontolante mi solleva dall'indagine, facendomi ricordare di non aver mangiato poi molto durante la cena di ieri; adesso che non c'è posso dare ragione ad Harry: la cucina di Perrie fa letteralmente schifo. Se ci sarà un prossimo invito da parte sua credo che le regalerò una boccetta di sale o forse un intero ricettario.

Il telefono, fermo sul mio comodino, non squilla affatto, neanche mezza volta, mentre mi vesto volendo scappare da tutto questo lusso ed andarmi a godere l'estraneo sole di Londra, per una colazione che non sia "servizio in camera" . Sto aspettando una chiamata, o almeno un messaggio, da parte di Harry. Forse tornerà tra poco con la colazione ed io non vorrei uscire, facendo sì che possa tornare e non trovarmi dove si aspetterebbe. Fisso il telefono per minuti su minuti, interdetta se chiamarlo oppure no... Sono la sua ragazza, diamine!
Perché non dovrei farlo? Adesso posso.
Ma non vorrei disturbarlo... Insomma, è sempre Harry Styles quello di cui stiamo parlando... Sappiamo bene come funzioni: le celebrità sono piene di impegni.
Però, quanto fastidio e disturbo potrebbe portare una telefonata? Afferro il cellulare, e trovato il suo numero nella rubrica, mi perito ancora qualche secondo prima di toccare lo schermo con il mio polpastrello ed inviare la chiamata. Sono stupidamente nervosa e non dovrei affatto esserlo.
Insomma, ieri mattina ci stavamo rincorrendo nudi, giocando e scherzando, in una camera d'albergo. Devo decisamente smetterla di concedere alla mia insicurezza di venire a farmi visita all'improvviso, così senza un criterio specifico, minacciandomi di rinunciare a qualsiasi cosa.

Gli squilli terminano con quel suono che odio, tanto quanto odierei il lunedì mattina se mi trovassi incastrata nella mia soffocante e noiosa routine. La voce fredda dell'operatrice telefonica mi porta a chiudere la chiamata, ad afferrare la borsa sulla sedia ed a scappare dal Milestone Hotel.

***

"Signorina? "

Proprio mentre sto per superare la reception, sorridendo alla receptionist, vengo fermata proprio da lei.
Quando noto il suo strano sguardo, il mio sorriso cordiale sparisce; sembra preoccupata.

Ho fatto qualcosa di male?

"Si? "

"Non vorrei apparire entrante o scortese nei suoi confronti Miss, ma non so se le converrebbe uscire senza un adeguata sicurezza, questa mattina... "

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