Diritto al trono

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Cammino verso la mia stanza con un milione di cose che mi farfugliano in testa.
Non so se ho fatto la scelta giusta a rimanere a polis ma so solo che qualcosa mi lega a questo posto più di quanto lo faccia Arkadia.

Oltre a questo, ho una strana sensazione come se domani mattina quando il consiglio di guerra si riunirà per giudicare la Regina Nia, qualcosa di strano succederà.
E se dovessero ostacolare la nostra coalizione con il comandante sarebbe un grosso problema, poiché porterebbe alla morte di tutta la mia gente, compreso Bellamy...

E il fatto che io e mia sorella siamo state prede della nazione del ghiaccio non mi rassicura affatto.

Nel buio che mi accompagna apro la porta di legno e appena entrata mi giro per richiuderla lentamente dato l'orario.

Mi immobilizzo quando inizio a sentire dei movimenti nella stanza.

Un respiro profondo.

Il pavimento inizia a scricchiolare sotto un passo pesante.

Essendo coperta dal vestito non riesco ad impugnare la pistola.
Giro di poco la testa e noto la spada di fianco al letto, troppo lontana da me.

Sono in trappola!

Quando sento un respiro caldo sulla mia spalla inizio ad allarmarmi.
Con un movimento meccanico intreccio il suo piede nel mio ma prima di strattonarlo e farlo cadere inizia a baciarmi la spalla scoperta dal vestito.

Dei morbidi capelli apparentemente mossi mi sfiorarono la pelle, mentre le sue mani mi accarezzano le braccia.

Il suo petto ricoperto da un giubbino antiproiettile si poggia contro di me schiaccandomi tra il suo corpo e la porta.

«Bellamy?» sussurro

Potrebbe essere chiunque e dovrei ucciderlo all'istante, ma qualcosa mi ferma dall'avere qualsiasi reazione affrettata.

Fa scendere le sue braccia sulla mia vita e mi abbraccia dolcemente baciandomi la guancia.

Strizzo gli occhi per scorgere la giacca che indossa data la scarsa luce.
Appena noto quella giacca, riconoscibile tra tutte quelle delle altre guardie, caratterizzata da una striscia bianca che tutte le altre non hanno.

Sospiro e mi lascio andare, l'ansia abbandona definitivamente la mia mente e appoggio la mia testa sulla sua spalla.

Porta la sua mano dietro la mia schiena a e delicatamente lascia scendere la cerniera

Lascia che i suoi polpastrelli accarezzino docilmente la mia spina dorsale provocandomi diversi brividi.

Riporta le mani sulle spalline del mio vestito e me le abbassa, lasciando che il vestito si afflosci a terra

Insinua la sua mano tra le mie gambe, mi sfiora gli slip però prima che riuscissi a farmi qualsiasi film la allontana facendola scivolare sulle mie cosce togliendomi la pistola e il coltello dalla cintura che avevo stretto alla gamba

Si allontana leggermente permettendomi di girarmi verso di lui.

Incontro il suo sguardo attento sul mio corpo, poi lo porta sulle mie labbra e in poco siamo avvinghiati l'uno all'altra.

Poso le mie labbra sulle sue e le trovo più morbide che mai, sorpreso dalla mia iniziativa sorride sulle mie labbra.

Quando mi prende per la vita e fà allacciare le mie gambe al suo busto un senso di leggerezza mi pervade completamente.

Mentre le nostre labbra danzano insieme senza fermarsi, mi poggia sul letto e inizio a sbottonare la sua giacca, la lancio via e poi sfilo la sua cintura.
Estrae la pistola e la poggia sul comodino, dopodiché mi aiuta a sfilargli i pantaloni.
Gli tolgo la maglietta e la lascio cadere di fianco al letto.

The 100 ·Bellamy Blake·Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora