The 100 ·Bellamy Blake·

La polveriera

«Schieriamo gli artiglieri lungo le mura così da sfoltire il loro numero prima che la distanza venga coperta.» afferma il padre di Miller spostando il suo dito su una mappa mentre le guardie lo ascoltano.
«E quando si avvicinano?» chiede Harper
«Idrazina! Abbiamo sepolto quella che restava nei motori, la stanno recuperando.
La verseremo lungo la recinzione!Dobbiamo spargerla davanti alla barriera esterna. Quando l'esercito si avvicina-»
«Gli diamo fuoco.» Riley conclude il discorso della guardia Miller.

[Arrivata ad Arkadia il numero di persone mi sembra essere raddoppiato.
Allora prima di presenziare alla riunione dove dobbiamo trovare un piano di difesa chiedo a mia sorella spiegazioni.
«Abbiamo mandato Bellamy, Miller, Bryan, Harper e Monty per recuperare una macchina dissalatore dalla stazione agricola.
-annuisco sedendomi sul divanetto nell'ufficio del cancelliere-
Quella macchina ci sarebbe servita per generare acqua durante il periodo del praimfaya.
Per tutti!» prende un sospiro
«A quanto pare non abbiamo il generatore ma abbiamo più persone.
Cos'è successo?» insisto portando il busto in avanti e i gomiti sulle ginocchia.
«C'erano dei prigionieri.
Gli Azgedakru avevano preso la gente che abitava nella stazione agricola e fatti schiavi.
Bellamy ha deciso di fare scoppiare l'idrazina che si trovava nel generatore per liberarli tutti!» sospiro portandomi le mani tra i capelli.
«Mi stai dicendo che incolperanno lui quando, e se, le porte dell'Arca si chiuderanno?» annuisce lievemente.
«C'è anche Riley» mi informa, sorrido lievemente.
Riley è nato sull'Arca e studiava per essere un membro della Guardia, lo conosciamo da quanto siamo bambine.]

«Volete appiccare un incendio fuori dalla nave che stiamo preparando da un mese?» si intromette Monty
«Infatti non può succedere!
Hanno dei prigionieri, sono in molti, sono assetati di sangue e bramosi di spazzarci via tutti quanti.
Abbiamo fatto un passo falso, ma si può ancora risolvere!
Devo parlare con il Re.» asserisco poggiando le mani sul tavolo
«Madison, se volesse parlare non arriverebbe con l'esercito.» mi ricorda Harper.
«Se non fosse stato per il Re, in questo momento sarei tra i prigionieri!» harper annuisce lievemente tirandosi indietro.
Prendo un respiro e guardo tutte le guardie presenti nella stanza.
«C'è solo una strada che collega Arkadia e Polis. Lo incontrerò lì!»
«Ma sei- no! Assolutamente no.» mi rimprovera David Miller.
«In realtà può funzionare.» mi appoggia Monty
«Ma di che stai parlando?» gli chiede Harper
«Credono di avere l'elemento sorpresa, o almeno l'esercito.
Ma grazie a Madison ce l'abbiamo noi!
Pike ci ha mostrato quando può essere prezioso.» deglutisco alle parole del ragazzo
«Nominiamo Pike?» lo ammonisco
«Per quanto possa sembrare strano... Si.» non faccio in tempo a ribattere che Niylah entra nella stanza ansimante.
«Madison, Octavia è ferita!» sbarro gli occhi.
«Preparate il rover, ci vediamo fuori tra cinque minuti!» e detto questo seguo Niylah di corsa fino all'infermeria.

Trovo Octavia sdraiata su un lettino e mi avvicino velocemente.
«Cos'è successo?» le chiedo prendendole delicatamente il viso.
«Echo... La guerra sta arrivando» annuisco accarezzandole le guance
«Lo sappiamo, lo sappiamo» la conforto stringendo la sua mano nella mia.
«Ha perso molto sangue, le abbiamo fatto una flebo ed inniettato dell'altro.
Le ho ricucito la ferita, è fuori pericolo ormai!» mi tranquillizza Clarke
«Io devo andare incontro all'esercito...» sussurro dispiaciuta guardando Octavia completamente senza forze sul lettino e con il viso ferito.
«Vai tranquilla» sussurra tenendomi la mano
«Rimango io con lei» sorrido a mia sorella
«Fai attenzione Madison!» annuisco.
Poggio un bacio delicato sulla fronte di Octavia e le sorrido.
«Avevo ragione ad avere un brutto presentimento» mormoro scherzando e lei ridacchia per poi portarsi la mano sulla ferita.
«Va tutto bene.» la calma Clarke prima che potesse agitarsi.
«Vai, ora devi andare.» annuisco ed esco dall'infermeria.