CAPITOLO 6

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Sorpresa, Samaire sentì il cuore perdere qualche colpo.

"Stai dicendo sul serio?"

"Certamente... allora, dov'è il famoso reggiseno push-up in pizzo nero?"

Ma stava flirtando con lei? Non era possibile... non lo aveva mai fatto...

"Primo cassetto del comò..." rispose lei, chiedendosi fino a dove sarebbero arrivati.

"Mi piacerebbe vedertelo addosso, Samie," le disse con voce roca, facendole venire i brividi.

"Io... Ehm... Forse un'altra volta."

Lui la prese per mano.

"È una promessa, piccola?"

Lei lo guardò con occhio critico.

"Riv, ma si può sapere cosa ti prende?"

"È ora di dare una svolta un po' più personale alla nostra relazione. Basta con la storia del capo e dell'assistente."

"E come hai intenzione di fare?"

"Avrei un paio di idee..."

La prese tra le braccia. Cominciò a baciarla dolcemente, con grande sensualità, scaldandole tutto il corpo.

"Durante questi tre anni, iniziando dal nostro primo giorno, ogni volta che ti ho guardata, ho pensato a noi due insieme, persi l'uno nell'altra, e mi sono sempre detto di no. Partendo da adesso non ho più nessuna intenzione di dire di no a noi... a quello che succede tra di noi."

Quelle parole la sorpresero e la eccitarono. Lui era credibile, forte e un vero uomo in tutto e per tutto. Poi la baciò nuovamente, questa volta più profondamente, cercando ed esplorando, seducendola e bevendo dalla sua bocca come se lei fosse la sua bevanda preferita e lui avesse avuto sete da troppo, troppo tempo.

"Samie... Sai di... buono... Sai di... sesso," le sussurrò.

Samaire sentì cedere le gambe. Il desiderio che lui manifestava era addirittura intossicante. Lei gli accarezzò i capelli e si strinse ancora di più a lui, alla ricerca di un contatto più intimo. River le afferrò le natiche e la guidò contro la propria prepotente erezione. Desideri a lungo negati risalirono in superficie e Samaire lottò contro la voglia irrefrenabile di lasciarsi andare.

"Riv... Questo è... Non sono sicura..."

"Sto solo facendo pratica, piccola..." disse lui, accarezzandole il seno.

Quel movimento le strappò un gemito di piacere.

"Pratica?"

"Pratica per quando saremo sposati. Ti piace questo?" le chiese, strofinandole il pollice contro un capezzolo turgido.

Lei chiuse gli occhi e gemette.

"Ho intenzione di scoprire cos'altro ti piace, Samie," le disse e la sospinse verso il divano.

La prese in grembo e le sollevò la maglietta cominciando a succhiare il capezzolo che prima aveva stuzzicato con il pollice. Samaire non riuscì a trattenere un altro gemito. Quando lui le slacciò il primo bottone dei jeans, però, lei gli fermò la mano. Si sentiva come ubriaca.

"Riv... Aspetta... Stai correndo troppo..."

"Potrei correre ancora di più," la provocò lui.

Samaire scosse la testa e deglutì a fatica. Aveva la gola riarsa. Sollevò la mano e si accorse di tremare. River guardò la sua mano e la prese nella sua per fermare il tremolio.

UNA NOTTE NON BASTA (1 LIBRO DELLA SERIE "IL CLUB DEI MILIONARI")Où les histoires vivent. Découvrez maintenant