Capitolo 21.

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-Forza Lou!-

Urlo portando le mani attorno alla bocca e scoppiando a ridere subito dopo. Louis mi manda un bacio quando entra di nuovo sul campetto, dopo aver preso un lungo sorso di acqua. Ha il volto sudato e i capelli tirati indietro da una fascetta grigia, in modo che non gli ricadano davanti agli occhi.

-Dai Harry!-

Esclama Liz dall'altro lato degli spalti, tifando per la squadra avversaria, ovvero Harry e Niall. Scuoto la testa quando lei mi fa il dito medio e ricambio. Continuo ad osservare i ragazzi in campo prima di voltare lo sguardo verso Holly che sta guardando Liam pensierosa.

-Avete parlato?-

Chiedo io pizzicandomi le pellicine delle dita. Lei scuote la testa senza smettere di guardarlo.

-Cosa? Quando avete intenzione di parlare e risolvere questa situazione?-

Chiedo io confusa e alzando un sopracciglio. Lei sorride leggermente, come immersa tra le nuvole.

-Hai capito che ti ho detto?-

Chiedo dopo un po' scoppiando a ridere. Lei scuote la testa con il solito sorriso da ebete sul viso.

-Mi ha baciata.-

Espira prima che possa dire qualcosa. Spalanco gli occhi e sbatto leggermente le palpebre, sorpresa.

-Cosa?-

Chiedo incredula.

-Stavamo discutendo, di nuovo, e mi ha zittita con un bacio. Un semplice bacio a stampo, ma mi è bastato.-

Mormora lei poggiando le spalle contro uno degli spalti. Scuoto la testa e le alzo il pollice prima che lei mi faccia la linguaccia. Continuo a guardare la partita prima che una chioma bionda attiri la mia attenzione. Stringo gli occhi, furiosa, e mi alzo di scatto, raggiungendo l'entrata del campetto mentre un po' di vento mi scompiglia i capelli. Mi fermo accanto a Sunny, incrociando le braccia al petto ed iniziando a guardarla male fino a che, accorgendosi di me, si volta con un sorriso finto.

-Madison, che piacere rivederti.-

Mormora antipatica, facendomi sorridere falsamente.

-Peccato che io non possa dire lo stesso.-

Ghignai notandola infurarsi e fare una smorfia con le labbra.

-Dov'è Erik mh?-

Chiedo io alzando un sopracciglio e lei sorride, quasi come se fosse soddisfatta. Troia.

-Con un'amica.-

Dice scrollando le spalle prima di voltarsi ed allontanarsi da me, lasciandomi ribollente di rabbia. Esce fuori dall'area del campo e porta il cellulare all'orecchio, sedendosi su di una panchina. Decido di seguirla e sentire qualcosa poiché la vedo guardarsi intorno sospetta.

-Certo che si, John. Sto raccogliendo tutti i soldi con l'aiuto di Louis. Per favore, dammi un altro po' di tempo.-

Sussulto al nome del mio ragazzo e mi nascondo dietro un albero lì vicino, curiosa.

-Lo sai che ce la faremo, piccolo. Lo sai. Erik sta facendo il suo lavoro purché ne sia inconsapevole. Nostro figlio è proprio come deve diventare.-

Mormora lei sorridendo e tenendo stretto il piccolo iPhone tra le mani. Quasi non emetto un urlo al suono di quelle parole.

Nostro figlio.

Nostro figlio.

Sta scherzando vero? Erik quindi non è figlio di Louis? Cosa cazzo vuole questa ragazza da noi? Aguzzo un po' le orecchie, evitando il cuore che sta iniziando a battere più forte, un po' per la felicità, un po' per la preoccupazione.

Wherever you are (Sequel 92 days)Where stories live. Discover now