Allora resta ancora 5 minuti, tanto
lo sai che poi saranno ore.×
×
×-IL PRIMO TEMPO DEL DERBY D'ITALIA SI CONCLUDE CON L'INTER IN VANTAGGIO DI UN PUNTO, GOAL DI HAKAN CALHANOGLU!-
Vede i ragazzi uscire dal campo mentre applaudono e, in preda alla felicità di questa azione per niente facile, Lia abbraccia Hakan che ricambia con gioia e sorride: è una grande soddisfazione personale segnare contro una squadra così forte.
-Dai che vinciamo questa partita.- esulta, battendo il cinque a Caleb che le sorride.
-Vacci piano con gli abbracci o assisteremo ad un omicidio turco.- scherza, riferendosi a Paulo.
-Non è geloso di queste piccolezze.-
-È per questo che non ti stacca gli occhi di dosso?- si volta e in effetti verifica che è vero, ma non lo vede infastidito, anzi. Sta sorridendo.
-Avanti bella incantata, fai il tuo lavoro.- le da una piccola pacca sulla testa Nicolò.
Lei ricambia ma colpendolo sul braccio mentre ritorna da Inzaghi e spiega lui tutto ciò di cui si accorta, di ogni movimenti e anche del livello di fiacchezza di alcuni dei nostri che sono un po' stanchi.
-Dobbiamo evitare che segnino un altro punto.-
-Sicuramente sarà molto discusso il fallo di Lautaro su Locatelli.- spiega.
-Già, lo penso anche io ma per il momento concentriamoci sul resto.-
Quei minuti passano molto velocemente e, i minuti del secondo passo, sono molto dolorosi: sembra che tutto accada molto lentamente. Quando trova la palla tra i piedi di Paulo sente dei sentimenti contrastanti smuoversi dentro di lei: da un lato vorrebbe che la palla entrasse per un goal ma dall'altro sa che la squadra non può permettersi di perdere questa partita, sia per quanto riguarda il morale e sia per quanto riguarda il punteggio. Ma la palla viene presa da Skriniar e quindi non sembra presentarsi il problema della porta, almeno per adesso. Le occasioni di tutte e due le squadre tengono col fiato sospeso tutta la platea, i tifosi cercano di vedere la vittoria in ogni mossa della propria favorita e urlano quando vengono effettuati i primi cambi.
Quando Lautaro raggiunge la panchina, si siede accanto a Lia e le batte il cinque, afferrando la borraccia e l'asciugamano che gli vengono porte.
-È bello tosto.- osserva.
-Che cosa?-
-Paulo.- risponde. -Mi ha dato da fare.-
-È quello che fanno gli avversari.-
-Si ma lui vuole fare bella figura con te.- risponde ed entrambi ridacchiano.
"Ogni giorno fa una bellissima figura con me, che stia immobile o in silenzio", pensa e si sorprende quando, direttamente dal centrocampo, lui trovi il tempo di alzare lo sguardo e sorriderle leggermente, venendo ricambiato. Poggia una mano sotto il mento ma, per quanto vorrebbe passare ore a guardare Paulo giocare, deve seguire anche tutti gli altri 21 ragazzi che stanno correndo dietro quel pallone e quindi si forza a seguire il gioco per intero. Mancano solo i pochi minuti del recupero e poi sarà tutto finito, a meno che qualcuno non segni adesso, la partita è ufficialmente nelle mani della squadra nerazzurra.
-Ce la facciamo, ce la facciamo.- ripete Edin Dzeko, controllando insistemente l'ora e quanto manca ancora.
-Il secondo derby è nostro.- gli batte il cinque Lautaro e subito dopo, il fischio dell'arbitro dichiara la partita conclusa.
I ragazzi esultano e corrono poi verso la panchina, il Tucu bacia la guancia della ragazza e lo stesso fa Caleb, sorridendo al pubblico che li acclama.
-Bravissimi ragazzi.- si complimenta lei, ricevendo l'abbraccio di Jing che scende dalla tribuna.
I giocatori vengono mandati allo spogliatoi così che possano darsi una rinfrescata prima di partire e lo stesso fa anche Lia che, per un momento, ha iniziato ad andare sul serio nel panico e dunque a sudare. Ritocca anche un po' il trucco, indossa la giacca e prende la borsa, uscendo dal suo.. spogliatoio? Si può chiamare così? Ed ecco che sente di nuovo la stretta di un abbraccio.
-Questa volta non mi spaventi.- ride mentre si volta e sente subito pressare contro le sue labbra. -Ecco qui il mio campione.-
-Che oggi non è riuscito a vincere.- puntualizza.
-Hai fatto una bella partita.- ribatte invece lei. -Quell'azione ancora mi fa male al cuore e poi tu sei sempre un campione.- lo bacia.
-Non vedo l'ora che sia domani.-
-Beh.. sono quasi le 23, alle 7:30 dovrei essere di nuovo qui, sono meno di 8 ore.-
-Alle 7:30 è perfetto, ti porto in un bel posto.-
-Dove?-
-Sarà una sorpresa.- unisce le loro fronti. -Domani non ci sarai per nessun altro.-
-E lo stesso vale per te.-
-È il mio giorno libero, a meno che non accada una catastrofe non dovrei essere disturbato.-
-Menomale, ho bisogno della mia dose di felicità.- sorride lei, incrociando le mani dietro al suo collo. -Ti amo.-
-Ti amo.- ripete lui, poggiando le mani sotto le sue cosce e sollevandola, facendo aderire la sua schiena contro il muro. -Solo 8 ore.-
-Adesso non mi sembrano più poche.- mormora.
-Se ti riposi bene, passeranno in un istante.-
-Ci proverò.-
-Piuttosto, non voglio fare il genitore oppressivo ma dimmi quando arrivi a casa.-
-Che carino, ti preoccupi?-
-Certo che si, mandami un messaggio anche domani.- aggiunge dopo.
-Va bene, me ne ricorderò.-
-Fai buon viaggio, amore.-
-E tu riposati bene.- aggiunge per poi baciarlo.
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Una vita non basta // Paulo Dybala
Fanfiction"Una vita non basta, non per viverti come vorrei" Sono parole perse tra le stelle, parole pesanti, piene di significati. Lia non si sarebbe mai aspettata di riavvolgere il nastro, di fare un passo indietro per capire cosa aveva lasciato indietro e c...