Just let me adore you like it's
only thing I'll ever do.×
×
×Il sole che brilla a Miami è spettacolare, la movida che c'è rende il tutto ancora più bello per non parlare del bellissimo sole che illumina le strade.
-Che bello!- esulta Lia, scattando una foto al panorama che si vede dal balcone della casa che hanno affittato.
-Lì c'è anche un campo da calcio.- commenta Paulo.
-Ci vuoi andare?-
-Non adesso, mi piacerebbe più andare alla piscina qui sotto.- sorride.
Lei non se lo fa ripetere due volte, indossa subito il costume e scendono per nuotare un po' nella loro piscina privata. Per ora che sono un po' stanchi dal viaggio andrà benissimo, da domani, però, vogliono assolutamente andare in spiaggia.
-È fredda?- domanda la Zanetti, infilando in piede.
-Si sta bene, dai.- la incita Paulo che è già in acqua.
-Ho bisogno dei miei tempi.- ma lui li accelera quando la afferra dalla gamba e la fa cedere in acqua. -Dai!-
-Scusa amore, ma ci stavi mettendo una vita.- sorride e gli circonda la vita.
-Che bella sensazione.- sospira lei con un sorriso.
-Hai visto?-
-Per la prossima ora non ho intenzione di uscire da qui.-
-Allora spegni il telefono, niña, sta già squillando.- mormora al suo orecchio.
-Guarda che il mio è di sopra, è il tuo.-
-Il mio?- domanda confuso, avvicinandosi al bordo della piscina ed uscendo per rispondere.
Da quello che riesce a capire sta parlando con il suo agente riguardo il lavoro, quindi cerca di restare in silenzio e nel mentre si muove lentamente all'interno della circoscrizione, immergendosi di tanto in tanto.
-È successo qualcosa?- domanda quando lo vede sedersi sul bordo della piscina ed immergere soltanto i piedi.
-No, parlavamo di quel che dovrei fare.- risponde.
Lei nuota fino a là e poggia le braccia sullo spazio che lui lascia quando allarga le gambe.
-E perché hai questa faccia?-
-È la pressione.-
-Devi andare dove sai che sarai più felice, amore. Mica devi sentirti sotto pressione, è una tua libera scelta.-
-Lo so, lo so.- sospira. -Qualche volta vorrei che fossero gli altri a decidere per me.-
-Non sarebbe giusto.- bacia il suo petto.
-Fanculo, non è il momento di pensarci.- torna a galleggiare nell'acqua e stringe di nuovo a sé la ragazza che sorride, dandogli poi un bacio.
-Sei stupendo.- mormora mentre stringe le sue guance. -Sembri un bimbo.-
-Un bimbo?- ride confuso.
-Si perché sei tenero.- spiega con un tono di voce molto acuto. -A proposito di bimbi, sai che forse Vic è incinta?-
-Victoria?- è visibilmente confuso, non si aspettava una cosa del genere. -Da Caleb?-
-Eh già.- ride lei.
-Da quando stanno insieme?-
-Non stanno insieme.-
-Oooohhh.- scoppia a ridere.
-Che bel tempismo, eh?-
-Ed è sicuro?-
-No, deve fare ancora il test. Si preoccupa di più se lo verrebbe a sapere suo padre.-
-Però non sarebbero male come genitori.-
-Anche Camila è incinta.-
-Dici sul serio? Camila?-
-Pare che si sia rimessa con Julio.- spiega. -Pensavo avessi visto le sue storie.-
-No, non le ho viste. Cazzo buon per loro, spero che le cose vadano meglio adesso.- si limita a dire.
-In realtà non lo so, mi sembra affrettato dato che fino a qualche mese fa veniva dietro a te.- sospira lei.
-Questo è vero, ma non si sa mai quanto può cambiare una persona.-
-Lo spero per lui, è davvero buono ed era innamorato perso di lei.-
-Se lei è tornata da lui un motivo buono ci sarà, almeno la voglio pensare così.-
-Già, hai ragione.-
-Magari anche per loro è stato doloroso restare separati.- ridacchia contro la sua spalla. -Un anno fa non ci parlavamo neanche.-
-Non ricordarmelo, è stato terribile.-
-Però guarda quanto siamo belli adesso.- le accarezza il viso.
-Mi sembra di vivere il sogno che facevo ogni notte un anno fa.- risponde lei.
-Di essere con me a Miami?-
-Di essere con te e basta, felici e sereni.- intreccia le braccia intorno al suo collo.
-Volevi già tornare con me?-
-Mi sono pentita terribilmente di quella scelta, Paulo.-
-Me ne sono pentito anche io, non passava giorno senza che io provassi rimorso.-
-E adesso siamo qui.- sorride raggiante lei, facendo paura al sole.
-Siamo qui.- ripete lui, baciandola.
-Ti amo, ti amo, ti amo.-
-Anche io ti amo, niña.-
-Hai già pensato a cosa vuoi fare domani?- domanda la mora.
-Non lo so, ci sarebbero tante cose da fare una volta qui.- alza le spalle.
-Prima andiamo al mare?- propone.
-Indubbiamente, poi la sera ti porto fuori a cena e.. non lo so, faremo qualsiasi cosa tu vorrai.-
-Una passeggiata sulla spiaggia?-
-E sia, una passeggiata sulla spiaggia.- sussurra mentre si avvicina ancora di più a lei, avvertendo il suo corpo come se fosse fuoco. -E so anche cosa potremmo fare ora.-
La afferra dai fianchi e la fa sedere sul bordo della piscina, facendo poi forza con le braccia per alzarsi e baciandola passionalmente: i loro corpi si stanno cercando disperatamente.
-Non qui.- mormora Lia tra un bacio e l'altro.
-Non ci vedrà nessuno, il muro è alto.- slaccia il pezzo di sopra del suo costume, ma lei lo ferma e si allontana, guardandolo negli occhi e facendogli capire che non le va di rischiare.
Lui sospira, esce dall'acqua, la prende in braccio e risale velocemente le scale con lei che ride e bacia il suo collo. Si siede sul letto e lei gli sta sopra, finisce di toglierle il reggiseno dal tessuto roseo e massaggia il suo petto mentre lei muove la mano sul basso ventre di lui.
-Qui è perfetto.- mormora lei, prendendo tra i denti il suo labbro inferiore mentre muove il bacino, facendo sospirare entrambi.
-Allora non fermarmi.- scioglie anche i nodi laterali del pezzo di sotto e fa in modo che non possa più rappresentare un ostacolo, inizia poi a massaggiare la sua intimità e, quando sente che è abbastanza pronta, le da il libero arbitrio che lei aspetta.
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Una vita non basta // Paulo Dybala
Fanfiction"Una vita non basta, non per viverti come vorrei" Sono parole perse tra le stelle, parole pesanti, piene di significati. Lia non si sarebbe mai aspettata di riavvolgere il nastro, di fare un passo indietro per capire cosa aveva lasciato indietro e c...