Una vita non basta // Paulo Dybala

XLI

Miglioro solo se ti vedo,
se giri l'angolo ricado giù.

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Il suo lavoro e le sue varie esperienze sul campo, le hanno insegnato quanto fosse inutile dedicare la propria vita ad odiare le persone, quanto, in questo modo, si perdesse di vista il reale significato della vita. Ha sempre cercato di rispondere educatamente quando qualcuno magari cercava di farla arrabbiare di proposito e di perdere le staffe pochissime volte, specialmente sul posto di lavoro quando aveva un'integrità da mantenere anche per il bene degli altri.
Ha sempre pensato che la vita fosse troppo breve per focalizzarsi su quello che non ci piace e renderlo un vero e proprio problema per la nostra esistenza.
Ci ha provato con tutto, ma non c'è riuscita completamente.

Che tra Camila e Lia non scorra buon sangue è ormai noto a tutti, persino ai ciechi: i loro caratteri completamente diversi ma allo stesso tempo molto diretti, non hanno permesso loro di andare mai d'accordo e tutto è peggiorato quando Lia si è fidanzata, per la prima volta, con Paulo. Ci provi e cerchi anche di farti piacere a tutti i costi la sorella di uno dei più cari amici del tuo fidanzato, ma quando il tentativo è unilaterale, finisci col mandare a quel paese l'apparenza. Camila, detta Mila, ha sempre avuto un forte interessa in Paulo, ma non una di quella semplice simpatia che si può provare quando passi del tempo con un amico di tuo fratello maggiore: era innamorata di lui, ma non si è mai fatta avanti perché lui sembrava anticipare ogni sua mossa. Quando ha scoperto che si trattasse proprio di Lia, non ci ha visto più ma questo nessuno dei due lo sa.
Aveva trovato il fidanzato, questo ha contribuito a tenerla lontana da loro due ma, nonostante il povero Julio che era davvero innamorato, lei non ha mai smesso di avere nella testa un'altro. Si sono lasciati proprio per questo: "sei noioso, per quanto preferisco Paulo ad uno come te", facendolo andare su tutte le furie. Ormai single e priva di limiti, stava per compiere il primo passo ma ecco la notizia della possibile rinascita dell'amore tra lui e Natalia: la detesta, sta sempre sulla sua strada.

Adesso Lia se ne sta seduta per terra nella sua stanza e ripensa a quello che ha visto, non può credere che sia davvero tornata dopo tutto questo tempo e nel momento esatto in cui tutto sembrava filare liscio. Sospira e rilegge gli ultimi messaggi del ragazzo a cui ha risposto quanto basta per non farlo preoccupare, non mentre deve allenarsi o è con gli altri. L'avrebbe chiamata da lì a poco e lei non sa proprio che fare, avrebbe dovuto dirglielo? Ma nemmeno a pensarci, ecco che arriva la chiamata.

-Ciao amore mio.- risponde raggiante.

-Ciao.- vorrebbe avere metà del suo stesso entusiasmo.

-Che succede? Ti sento giù.-

-No, è che.. posso chiederti una cosa? Però devi essere sincero.-

-Dimmi tutto.-

-Sei a casa, no?-

-Sono appena rientrato.-

-Ok..- respira profondamente.

-Cosa c'è, amore?-

-Non voglio fare la rompiscatole, però..- sbuffa. -Ti sei sentito con Camila?- sputa e vorrebbe morire.

-Mi ha chiamato questa mattina.- risponde senza troppi problemi.

-Ah.- mugola.

-Perché me lo chiedi?-

-Pare che abbia trovato il tempo di vantarsene nelle storie, ma non sapevo fossi proprio tu.- avrebbe preferito sentirsi dire che non era vero.

-Lo so che lei non ti piace e che a lei non piaci tu, ma non hai nulla di cui preoccuparti, dico sul serio. Si è lasciata con Julio e penso volesse sentirmi perché non mi sento da molto anche con suo fratello.- di male in peggio.

-E cosa c'entri tu con la sua rottura?- sospira. -Dio, sapevo che non ti avrebbe tolto dalla testa con nulla.-

-Non dire così, sarà stato un caso e basta. Anche se fosse, non avrebbe speranze. Io amo te.-

-Lo so, però.. è capace di tutto.-

-La vedo dura che possa combinare qualcosa dall'altra parte del mondo.- ridacchia.

-Hai ragione.- si rilassa un po'.

-Mi fai impazzire quando diventi gelosa.-

-Non sono gelosa.- nega.

-Si che lo sei.- può immaginarlo mentre sorride. -Questo sarebbe il momento migliore per stare insieme.-

-Già.-

-Solo? Non hai nient'altro da dire?-

-Non riesco a stare senza di te per più di un giorno, vorrei che fossimo insieme in un momento come questo.-

-Beh..- scoppia a ridere.

-Cosa ridi?-

-Hai detto che vorresti fossimo insieme adesso.-

-E quindi? Ti fa tanto ridere?-

-No, no. È che sarebbe tutto più facile se mi aprissi la porta.-

Si paralizza all'istante e guarda la porta d'ingresso.

-Sei serio?-

-Chi lo sa?-

-Andiamo, non puoi scherzare adesso.-

-Facciamo una cosa, apri la porta e chiudi gli occhi.-

-Giuro che se è uno dei tuoi scherzi salgo a Torino e ti rompo un paio di ossa.-

-È una sorpresa amore, fidati di me.-

Lei sospira e si avvicina alla porta, respira profondamente e chiude gli occhi come le ha detto. Cerca di aprire quanto può la porta e sente qualcosa poggiarsi contro le sue labbra. Li riapre e sorride, spingendosi contro di lui e saltandogli addosso per baciarlo ancora di più.

-Ciao gelosona, piaciuta la sorpresa?-

-Tu sei pazzo.- ride.

-Parecchio se si tratta di te.- entra in casa con lei ancora addosso.

-Non dovresti essere appena tornato dagli allenamenti?-

-Già a proposito.. diciamo che ho un fastidio muscolare, quindi devo andarci piano.- spiega e lei si dimena così da scendere con i piedi per terra.

-Perché non l'hai detto prima?-

-Perché tu non mi fai male, niña.-

-Una persona addosso con un fastidio muscolare darebbe fastidio a chiunque.-

-Non a me se si tratta di te.- la bacia mentre si toglie il giubbotto. -Invece di andarmi contro, godiamoci questo tempo insieme.-

-Quanto rimani?-

-Domani sera vado via.-

-Peccato.- mormora mentre si stringe a lui. -Però mi va bene così.-

-Questa sera sei tutta mia.-